CAPITOLO 11
Out of love
<<Rallenta Nam, mi stai facendo male!>>Quella domenica era cominciata in maniera piuttosto movimentata per il giovane stripper e il CEO della Hybe.
In realtà, già dal venerdì sera, durante la cena, Jimin aveva notato uno strano cambiamento nel comportamento del suo compagno.
Il castano non sembrava minimamente intenzionato a staccarsi da lui e, per la prima volta, aveva fatto storie persino nel lasciargli fare il suo lavoro al Dynamite.Dopo il suo spettacolo, Namjoon lo aveva raggiunto nella sua stanza con la fretta e la foga di possederlo ed era stato diverso dalle altre volte. Non che a Jimin non piacesse il sesso un po’ più rude, ma il castano non era molto avvezzo alle pratiche più masochistiche, avendo avuto sempre cura e un occhio di rigurdo per il suo ballerino preferito. Eppure non si era risparmiato in quel fine settimana, sperimentando in sole due notti, tutto ciò che non avevano provato in cinque anni.
E quella mattina, il rosa sperava di poter aver un po’ di tregua. Il suo corpo era ancora arrossato per via dei segni delle corde, delle sculacciate e dei morsi che il compagno gli aveva inflitto durante le notti precedenti, ma Namjoon non gli aveva dato pace poiché si appropriò nuovamente di quel corpo magro e seducente, ancor più appetitoso con i suoi marchi sparsi sulla sua pelle, e lo penetrò senza neanche perdere tempo nel prepararlo, dal momento che non ce n’era bisogno, visto l’intensità del rapporto avuto solo poche ore prima di addormentarsi.
Non l’aveva mai lasciato andare via da casa sua, se non giusto per le ore in cui avrebbe dovuto esibirsi al night, ma puntualmente l’uomo, ogni sera, dopo ogni sua performance, si faceva trovare già pronto con la sua auto lussuosa a scortarlo nella sua loggia, per poi trascorrere tutto il resto del tempo in camera da letto fino all’indomani, quando gli impegni lavorativi di entrambi li obbligavano a separarsi.Quel giorno, Namjoon non aveva alcun lavoro urgente da svolgere, perciò non aveva alcuna intenzione di separarsi dal corpo del rosa.
<<Fa’ piano o potrebbero sentirci!>>
<<Sta’ tranquillo. Le camere dei domestici e quella di Jin sono dall’altra parte della casa e queste pareti sono insonorizzate. Nessuno ci sentirà>>
E Jimin lo sapeva bene che non c’era modo che gli altri potessero sentire i loro gemiti. In realtà, neppure gli importava se li avessero sentiti, ma sperava che così dicendo, il CEO avrebbe rallentato con le spinte che iniziavano ad essere davvero insopportabilmente profonde e violente. Il suo orifizio era stato già abbondantemente torturato negli ultimi due giorni da esigere necessariamente un po’ di riposo.
Tutto ciò che poteva fare era cercare di abbreviare i tempi di quell’agonia, inducendo il compagno al raggiungimento veloce del suo climax, e lui sapeva benissimo come farlo e non c’era neppure il bisogno di stancarsi fisicamente perchè, per quanto Namjoon fosse un amante dai modi più gentili -fatta eccezione per i loro ultimi amplessi- era pur sempre molto sensibile quando Jimin si rivolgeva a lui utilizzando un linguaggio sporco. Jimin lo aveva capito fin da subito quanto l’uomo amasse il dirty talking. Aveva constatato che la maggior parte degli uomini si eccitavano sentendo il partner parlargli in maniera così volgare.
Per Namjoon era invece l’elemento chiave che gli faceva raggiungere l’orgasmo prima del previsto.Jimin aveva davvero bisogno che il compagno smettesse di affondare in lui in quel modo perchè il suo corpo non ne poteva davvero più, per cui si vide costretto ad utilizzare quella piccola escamotage per liberarsi di lui.
E ci riuscì.
Erano bastate poche parole, quelle giuste, per farlo riversare dentro di lui nel giro di pochi secondi e il rosa si trovò a sospirare sollevato perchè era finita.
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ALIVE
FanfictionIl tempo e la distanza cambiano le persone, ma sarà così anche per i sentimenti? Sequel di "Survivors". Tratto dalla storia: Il desiderio di lui traspariva dalle iridi scure del maggiore e il più giovane si accorse di come ora i suoi occhi stessero...