CAPITOLO 8 ~ Does That Make Sense?

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CAPITOLO 8
Does That Make Sense?

Era da un po’ di giorni che non capitava una giornata soleggiata a Seoul.

La vita di città non è mai bella, a meno che non sei un turista di passaggio, e allora diventa più facile godere dei suoi aspetti migliori, ma per chi è costretto a viverci ogni giorno della sua vita, diventa soltanto un enorme fonte di stress, ancor di più se accompagnato da un clima tutt’altro che solare.

Seoul, in autunno, non era diversa dalle altre città che si spogliano dei propri colori per prepararsi a far posto alla fredda stagione, ma quel giorno il sole splendeva caldo nel cielo e dava l’impressione come se i fiori degli alberi sarebbero dovuti sbocciare da un momento all’altro.

Al CEO della Hybe, però, non importava affatto se fuori c’era il sole o se si stesse per abbattere una tempesta sulla città, le sue giornate si sarebbero svolte sempre alla stessa maniera, rinchiuso nel suo ufficio, seduto dietro la sua scrivania -che fosse in azienda o a casa sua non faceva grande differenza- oberato di lavoro fino a tarda sera.

In quei giorni in azienda c’era molto fermento per via dei preparativi per il lancio della prima immagine di Agust D.

Il programma era piuttosto semplice e ben organizzato.

Yoongi sarebbe stato presentato, per la prima volta, al mondo intero e per tale evento avevano scelto una location in grado di ospitare quanto più gente possibile.

La questione sul fare o non fare pagare l’ingresso era stato un’argomento di dibattito tra i vertici dell’azienda. Quasi tutti erano favorevoli all’ingresso a pagamento; Yoongi era l’unico contrario, in quanto era convinto che a nessuno importasse di pagare per qualcuno di poco famoso e che per di più non si era mai fatto vedere in viso.

Dovette ricredersi però perchè da quando la notizia della grande rivelazione del volto di Agust D era stata ufficializzata, circa un mese prima, il web era a dir poco impazzito e l’hype era salito alle stelle. I suoi fan più fedeli provenienti dall’America, sarebbero stati disposti a farsi 15 ore di volo pur di poter vedere dal vivo, e per la prima volta, il volto del loro beniamino.

Alla fine, Yoongi dovette accettare le condizioni imposte dall'agenzia.

La presentazione sarebbe avvenuta in grande stile, -sempre contro la volontà del rapper che avrebbe preferito qualcosa di contenuto e meno celebrativo- come se fosse l’evento dell’anno.

La conferenza stampa, che lo avrebbe introdotto, sarebbe stata di breve durata perchè il momento clou della serata doveva essere l’esibizione di Agust D finalmente senza maschera.

Il rapper avrebbe eseguito i suoi mixtape, già noti al suo pubblico, per poi presentare in anteprima un nuovo singolo che avrebbe anticipato l’uscita del suo primo album ufficiale.

Era già stato tutto stabilito nei minimi dettagli e mancava ormai sempre poco al fatidico giorno.

Ma ovviamente gli imprevisti erano sempre dietro l’angolo.

A cinque giorni dal grande evento, un intoppo rischiava di mandare all’aria settimane, mesi di duro lavoro: la sala scelta per ospitare il concerto non era più disponibile dal momento che erano risultati dei problemi per quanto riguarda le norme di sicurezza, costringendoli a posticipare l’evento.
Ma la scaletta promozionale era stata già decisa e non potevano permettersi di sgarrare di un solo giorno i loro piani.
Inoltre, c’era il problema degli sponsor che avrebbe rappresentato una bella gatta da pelare per quel disagio, ma non si poté scegliere diversamente.

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