CAPITOLO 53 - EPILOGO ~ Love Wins All

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CAPITOLO 53
EPILOGO
Love wins all

21 mesi dopo.

La vita matrimoniale non è sempre rosa e fiori e questo Yoongi e Jimin lo sapevano bene.
Per i due, nulla mai era stato semplice, persino il giorno del loro matrimonio -che si era tenuto diciotto mesi prima- avevano rischiato di far saltare la cerimonia.

Yoongi si era presentato con più di due ore di ritardo nella località di La Jolla.
Gli invitati, già dopo la prima mezz’ora senza che lo sposo facesse la sua comparsa, avevano cominciato a temere il peggio, ma non Jimin.
Jimin non aveva mai dubitato che il suo Yoonie lo lasciasse solo il giorno del loro matrimonio.

La fama, divenuta mondiale, di Agust D aveva reso la loro vita di coppia non molto semplice negli ultimi due anni, ma il loro amore non era mai stato intaccato.
Sì, c’erano stati dei momenti di crisi, dei giorni in cui la distanza sembrava così insormontabile e dura da accettare, che Jimin, per un attimo, era arrivato a pensare se non fosse il caso di separarsi per un po’, così da non essere d’intralcio l’uno per la carriera dell’altro.

Jimin stesso infatti, aveva sempre meno tempo da dedicare a suo marito da quando era diventato il primo ballerino del Boston Ballet. Le esibizioni con la compagnia, in giro per il mondo, gli davano sempre meno respiro durante la giornata, tanto che, quando rientrava nella sua stanza d’albergo in tarda serata, finiva per crollare sfinito sul letto addormentandosi e dimenticandosi della videochiamata rituale con Yoongi che si erano imposti di fare a fine giornata, ogni giorno fino al loro prossimo incontro.

La risposta del rapper alla proposta di una pausa da parte del ballerino fu quella di prendere il primo aereo da Bangkok, dove stava tenendo i suoi concerti in quel periodo, per raggiungerlo e convincerlo dell’assurdità della sua idea.

Erano sposati, che diamine! Yoongi non avrebbe sciolto per nessun motivo al mondo il vincolo matrimoniale.

Volò per più di 9 ore, nei suoi giorni di “stacco” tra un concerto e l’altro” per raggiungere Sydney, dove si trovava Jimin in quel momento con la sua compagnia di ballo, soltanto per ribadirgli che non aveva la benché minima intenzione di lasciarlo andare via, arrivando persino a proporre di rinunciare alla propria carriera pur di restargli accanto.

Jimin ebbe un tonfo al cuore quella notte quando vide il maggiore presentarsi alla porta della sua stanza d’albergo, con tanto di occhiaie sotto gli occhi. Era convinto di star sognando. Non si vedevano da quasi un mese e si sentì mancare il respiro nel ritrovarselo di fronte, senza preavviso, bello come sempre, -anche se provato dalla stanchezza del tour e del lungo viaggio- che non riuscì a resistergli.
Era crollato, cercando rifugio tra le sue braccia, in lacrime, e subito quella sensazione di sconforto era stata rimpiazzata da un senso di pienezza e di completezza, rendendosi conto solo in quel momento, di quanto, fino ad allora, si fosse sentito vuoto senza Yoongi accanto.

Erano rimasti ad abbracciarsi sull’uscio della porta per un tempo incalcolabile, non volendo per alcun motivo sciogliere quell’abbraccio che sapeva di casa.
Non si erano detti una parola, non si erano neppure scambiati un bacio, avevano lasciato soltanto che le lacrime di gioia e di sollievo si sfogassero senza il timore di apparire ridicolo agli occhi dell’altro.

<<Non dire mai più una cosa del genere. Non posso vivere senza di te, mettitelo in testa!>> furono le prime parole che si sentì sussurrare dal maggiore dopo un lungo silenzio.

E quelle stesse parole furono la miccia che fece esplodere i loro corpi, perchè l’attimo immediatamente successivo, Jimin trascinò Yoongi sul suo letto dove fecero l’amore fino all’alba del mattino dopo.

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