CAPITOLO 9
Shot glass of tearsNon lo aveva mai vestito con così pochi colori addosso e senza quelle felpe strambe con qualche manga disegnato.
Yoongi continuava a fissare il ragazzo che non vedeva da anni e che ora gli sedeva accanto, chiedendosi se fosse davvero lo sfigato col caschetto e gli occhiali tondi che sembrava gli fossero stati cuciti addosso, dal momento che non se ne separava mai.
Beh, il caschetto gli era sempre rimasto, ma ogni altra cosa di lui era cambiata.
La sua pelle era più liscia e luminosa, priva di imperfezioni. Nonostante le luci basse del locale, si poteva notare una leggera sfumatura di trucco sul suo viso, il che mise i brividi al menta perchè mai avrebbe pensato che Taehyung potesse essere interessato a questo genere di cose.
Quello che ci teneva di più a prendersi cura del suo aspetto era...
"Cazzo, devo smetterla di pensare a lui!"
Scosse la testa come a voler scacciare il pensiero di Jimin dalla sua mente e tornò a concentrarsi sulla figura di Taehyung e ancora faceva fatica a metabolizzare la notizia che gli aveva detto pochi minuti prima.
<<E quindi.. adesso fai il modello.. incredibile!>>
<<Già, persino io stento ancora a crederlo. È stato solo un puro caso>>
<<Non si diventa modelli per caso>>
Di tutte le cose che aveva pensato potesse diventare uno sfigato come lui -non che Taehyung avesse occupato un posto rilevante tra i suoi pensieri in passato- la carriera di modello era sicuramente l'ultima cosa che avrebbe annoverato in una sua ipotetica lista.
Eppure, vedendolo ora, così ben curato e ben vestito, non gli veniva più così difficile da credere.
<<Hai ragione. Diciamo che ho incontrato le persone giuste nel momento giusto>>
Un'altra cosa che sorprese il maggiore fu il tono amichevole con cui Taehyung gli stava parlando.
Non erano mai stati amici, e se non per un breve lasso di tempo, in cui avevano deciso di deporre l'ascia di guerra, per il bene di Jimin, non avevano mai avuto delle vere e proprie conversazioni che non contenessero insulti nelle frasi che si rivolgevano l'un l'altro.
<<Beh, sono contento che qualcuno ti abbia fatto scollare da quei videogiochi. A proposito, com'è andato poi quel famoso torneo?>>
Il sorriso di Taehyung si spense come per magia, sostituito da un'espressione triste.
<<Siamo arrivati terzi>>
E anche il volto del maggiore si rabbuiò di punto in bianco.
<<Sai, all'epoca erano successe talmente tante cose che non avevo lo spirito giusto per affrontare quel torneo. Onestamente, ero pure intenzionato a non presentarmi all'International. L'ho fatto solo per la mia squadra. Non potevo abbandonarli dopo tutta la fatica che avevamo fatto per arrivare fin lì>>
<<Mi dispiace, so quanto quel torneo fosse importante per te..>>
<<Lo credevo anch'io, fino a quando non ho realizzato che c'era qualcosa, qualcuno, di molto più importante>>
Yoongi aveva capito benissimo a chi si riferisse.
<<È per lui che hai tinto i capelli di rosso?>>
A quanto pare non era il solo a sentirne la mancanza.
Taehyung non lo aveva detto esplicitamente, ma quel suo mezzo sorriso tirato fu una risposta sufficiente per il menta, ma volle evitare di insistere sull'argomento, dopotutto, ribadì a sé stesso, che tra di loro, non c'era mai stata alcuna confidenza.
Era già abbastanza strano continuare a conversare senza litigare, nonostante di motivi ne avrebbero avuti, ora più che mai.
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ALIVE
FanfictionIl tempo e la distanza cambiano le persone, ma sarà così anche per i sentimenti? Sequel di "Survivors". Tratto dalla storia: Il desiderio di lui traspariva dalle iridi scure del maggiore e il più giovane si accorse di come ora i suoi occhi stessero...