CAPITOLO 34
You never walk aloneLa cucina non era mai stata così caotica.
Forse “caotica” non rendeva neanche l’idea del disordine in cui avversava ogni angolo di essa. Sembrava che una mandria impazzita di animali affamati fosse passata di lì e avesse messo a soqquadro ogni cosa.
E invece, era solo Taehyung che si era messo ai fornelli con l'intento di preparare la cena, dal momento che si era offerto di cucinare per sé e per Jungkook, che l’avrebbe raggiunto a breve.Non aveva mai passato così tanto tempo in quella zona di casa sua perchè, come in passato, anche ora, si riteneva una persona abbastanza pigra da mettersi a cucinare per se stesso.
Prima c’era Jimin ad occuparsi del suo nutrimento, ora c’era Bogum, che per sua fortuna, possedeva doti culinarie invidiabili persino a uno chef stellato, ma loro erano pur sempre due modelli che dovevano fare molta attenzione alla linea e quindi, raramente potevano strafare con la loro alimentazione.Nelle ultime settimane però, Bogum era sempre più spesso fuori casa per lavoro e Taehyung aveva dovuto arrangiarsi mangiando fuori o ordinando i suoi pasti facendoseli consegnare direttamente a casa sua.
E quanto gli sarebbe stato utile avere una mano del coinquilino per quella sera.
Di sicuro, grazie a lui avrebbe fatto una splendida figura agli occhi del corvino.
Sarebbe stato disposto persino a pagarlo per preparare quel piatto di Jajangmyeon*, ma alla fine, anche se aveva impiegato il doppio del tempo, era riuscito a riprodurre, quasi fedelmente, quella ricetta che aveva copiato da un sito internet.Ciò che gli stava dando davvero del filo da torcere invece, era la pizza che stava preparando in quel momento.
Aveva ancora le mani nell’impasto quando aveva sentito suonare il campanello.<<Cazzo, è già qui!>>
Il rosso non si era reso conto di quanto il tempo fosse volato stando dietro ai fornelli e ancora era solo a metà dell’opera.
Per fortuna, al dolce ci avrebbe pensato Jungkook.Senza neanche ripulirsi, era andato ad aprire la porta al corvino, seminando tracce di farina sia per terra che sul telaio bianco della porta stessa.
<<Ma che ca- piccola Tigre, che ti è successo?>>
Taehyung di certo, non sospettava minimamente che parte di quell’impasto, oltre ad imbrattare le sue mani, era finito anche sui suoi capelli rossi e su metà del viso.
Jungkook fece fatica a trattenersi dal ridere e a momenti, gli sarebbe potuta cadere dalle mani la confezione della torta alla frutta che aveva portato.
Ogni loro incontro era una scoperta di quanto Taehyung apparisse buffo e impacciato nella vita di tutti i giorni ma, stranamente, al corvino, questo aspetto di lui lo affascinava parecchio.<<Smettila di ridere e vieni a darmi una mano!>>
A quel punto Jungkook non riuscì davvero a frenare la sua risata che era talmente alta e sguaiata da fare eco in tutta la cucina e il rosso, in tutta risposta, aveva arricciato il muso, offeso.
Solo quando il più giovane si accorse dell’espressione accigliata del modello smise di ridere e ritornò serio.
<<È uno scherzo vero?>>
<<Ho l’aria di uno che scherza?>>
Il corvino, che era rimasto ancora sulla soglia di casa, entrò dentro e prima di ogni cosa, poggiò la torta sulla tavola già apparecchiata e con una rapida occhiata, si accorse del disastro e del disordine che vi era sul bancone della cucina.
<<Seriamente, hai una vaga idea di quanto costi il completo che sto indossando?>>
Il giovane indicò se stesso e il suo outfit, scelto accuratamente per l’occasione, rigorosamente nero.
STAI LEGGENDO
ALIVE
FanfictionIl tempo e la distanza cambiano le persone, ma sarà così anche per i sentimenti? Sequel di "Survivors". Tratto dalla storia: Il desiderio di lui traspariva dalle iridi scure del maggiore e il più giovane si accorse di come ora i suoi occhi stessero...