CAPITOLO 32
MamaStava lavorando troppo.
Si era convinto di questo il modello.
Lo sosteneva da sempre di non essere tagliato per la vita stressante perchè il suo corpo tendeva a manifestare ogni volta strani sintomi.Quanto era grave il suo livello di stress per iniziare ad avere delle allucinazioni?
Perchè Lui non era qui. Non l’aveva visto per davvero. Era stata la sua mente stanca a giocargli quel brutto tiro.<<Tisana alle 7:00 del mattino? La giornata non è neppure cominciata!>>
Si sentiva troppo stanco persino per rispondere al suo coinquilino, già vestito di tutto punto, pronto per recarsi sul set del suo nuovo shooting.
<<Non hai un servizio fotografico anche tu, stamattina?>> domandò il moro mentre addentava al volo un Hotteok senza farcitura.
<<Stavo pensando di chiedere un periodo di riposo>> disse, senza nascondere la tristezza nel suo tono di voce.
Bogum, che si stava muovendo freneticamente da un punto all’altro della cucina per evitare di far tardi a lavoro, si fermò a guardare il rosso che aveva lo sguardo perso nel vuoto e la mano che continuava a girare il cucchiaio nella tazza con l’infuso per inerzia.
Al diavolo, 10 minuti di ritardo non avrebbero ucciso nessuno.
Si sedette accanto all'amico e afferrò la mano che roteava così da attirare la sua attenzione.
<<Qualcosa non va? Credevo che le cose stessero andando bene con.. quel tipo>>
Taehyung sgranò gli occhi ricordandosi solo in quel momento del corvino.
Quella di due sere fa era stata una serata molto intensa.
Jungkook, finalmente, aveva trovato il coraggio di aprirsi con lui e lo aveva apprezzato, davvero. Si era persino arrabbiato sapendo quello che le due persone a lui più vicine gli avevano fatto, eppure, da quando gli era parso di rivedere Hoseok, i suoi primi pensieri erano sempre stati rivolti a quella visione.
Aveva persino ignorato i messaggi che il corvino gli aveva mandato la sera prima.Semplicemente, il suo cervello si era come spento.
<<Non ha a che fare con lui. Sono solo stanco..>>
<<So che non ami molto parlare degli affari tuoi, ma lo sai che con me puoi farlo, vero Tae?>>
Si sentì leggermente confortato dalle parole dell’amico, nonostante sapesse già che no, dalla sua bocca non sarebbe uscita alcuna parola.
Annuì soltanto, forzando un sorriso e poggiando l’altra mano su quella del moro per ringraziarlo.<<Farai tardi a lavoro, Bogummy>>
Si, sarebbe arrivato tardi, ma non si fidava a lasciare il suo amico in quelle condizioni. L’ultima volta che lo aveva visto in quello stato quasi catatonico risaliva al periodo in cui si erano conosciuti.
All’epoca era riuscito solo a fargli confessare che fosse per via di una delusione amorosa e di un’amicizia di lunga data interrotta.Aveva empatizzato fin da subito con lui e avrebbe davvero voluto saperne di più sulla sua storia, ma aveva capito quanto Taehyung fosse un tipo molto riservato su certe questioni, un po’ teatrale in altre circostanze, ma quando qualcosa lo faceva star male, preferiva tenere il suo dolore per sé.
E Bogum aveva sempre rispettato questo aspetto del suo carattere, ed era il motivo per cui la loro amicizia durava da più di cinque anni.
Non aveva mai cercato di prendere il posto di quell’amico che lo aveva allontanato e, senza alcuna imposizione, era riuscito a colmare il vuoto della persona che gli aveva spezzato il cuore.
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ALIVE
FanfictionIl tempo e la distanza cambiano le persone, ma sarà così anche per i sentimenti? Sequel di "Survivors". Tratto dalla storia: Il desiderio di lui traspariva dalle iridi scure del maggiore e il più giovane si accorse di come ora i suoi occhi stessero...