Capitolo 9

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Violet.

Oggi l'aria di festa è evidente in ogni angolo di Dark Rose, il solstizio di primavera è una delle ricorrenze più attese dell'anno. Con mia sorpresa sono riuscita a convincere mia madre a prendere parte alla festa organizzata dai membri del Governo della Speranza, il cui leader è Logan Miller. L'evento si svolge in quello che un tempo era un antico castello, diviso in due ali, uno dei pochi monumenti sopravvissuto alle numerose guerre che si sono succedute nei secoli. Una delle due ali è stata costruita in stile gotico utilizzando pietre grigie ed è decorata con festoni scuri e ombrosi a rappresentare il male. L'altra, in cristallo, è decorata con una moltitudine di fiori colorati a simboleggiare la primavera, stagione che sconfigge le tenebre e riporta la luce e la bellezza. Per l'occasione decido di indossare un abito di pizzo bianco e come unico ornamento una coroncina di rose gialle tra i capelli. Mia madre mi accompagna dai Coleman, andremo alla festa con la loro Rolls Royce. Viene ad aprirmi Dawson, indossa pantaloni azzurri e camicia bianca in lino.

- Vorrei quasi non essere il tuo accompagnatore, rischio di sfigurare accanto a te.

- Sei proprio uno stupido Dawson, non sfigureresti mai. - lo dico ridendo e allo stesso tempo arrossendo per l'imbarazzo.

Stiamo per uscire di casa quando mia madre mi ferma. 

- State già andando via?

- La festa sta per iniziare, l'autista ci aspetta.

- Hai ripassato le regole?

- Vediamo se le ricordo. Punto uno non infastidire nessuno, punto due non combinare guai, punto tre non fare domande invadenti, punto quattro non andare in giro per il castello a curiosare. Tranquilla mamma, le infrangerò tutte. - dico ironicamente, mentre lei mi guarda con uno sguardo a metà tra lo sbalordimento e l'esasperazione.

Arriviamo a destinazione, il castello pullula di gente e presto inizieranno le danze. Ballerò il primo lento della mia vita con il ragazzo migliore che avrei mai potuto desiderare.

- Ci stanno guardando tutti.

- Davvero? - risponde Dawson sorpreso e girando la testa quasi per verificare che sia così.

- Non te ne sei accorto? 

- No, perché ho davanti a me la ragazza più bella della festa.

Evan arriva qualche ora dopo, in ritardo come al solito, portandosi dietro un gruppo di amici tra cui Justin, che ha tutta l'aria di uno che vorrebbe fuggire da un momento all'altro. Viene subito accerchiato da decine di ragazze e per accontentarle tutte concede un ballo a ognuna di loro. Ogni tanto guarda nella mia direzione quasi con curiosità e lo stesso faccio io, chiedendomi come faccia a riscuotere tanto successo. Detesto notare che si comporti in modo così gentile con tutte tranne che con me. Molti ragazzi mi invitano a ballare e io accetto tornando ogni volta da Dawson, che nel frattempo lancia loro occhiatacce. Le ore volano via piacevolmente tra danze, buon cibo e discorsi sulla politica. Verso la fine Logan Miller pronuncia il tanto atteso discorso. 

- Signore e signori, un attimo di attenzione e pazienza. Siamo qui riuniti in questo giorno speciale per celebrare come ogni anno l'arrivo della primavera. - parla ancora per qualche minuto, poi conclude il suo discorso - Propongo un brindisi, con la speranza che la nostra amata città rimanga sempre così unita e libera dall'oscurità.

Una volta tornata a casa, dopo essermi cambiata, vado in cucina per bere un bicchiere di latte prima di andare a dormire quando sento i miei genitori conversare animatamente.

- Per l'ultima volta, ti chiedo di non occuparti più dei Coleman. Telefona e dì che non potrai più andare.

- Come ti permetti di dirmi cosa dovrei fare col mio lavoro?

Out of destinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora