Capitolo 35

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Violet.

Stamattina salterò la scuola per una buona causa, mia madre mi porterà a vedere il suo nuovo studio.

- Allora? Che te ne pare? - dice con entusiasmo.

- È bellissimo, proprio come lo avevo immaginato. - rispondo mentre continuo a guardarmi intorno e ad ammirare gli ambienti spaziosi e luminosi arredati con gusto e sobrietà.

- Sono anni che sogno di avere uno studio così.

- Ma dopo aver scoperto il segreto dei Coleman è cambiato tutto.

Trattengo queste parole dalla sera in cui tanti anni prima ho sentito mia madre parlare con Evan.

- Non so di cosa tu stia parlando. Tra poco ho un appuntamento, dovresti tornare a casa.

- Adesso puoi dirmelo, so già tutto.

Mi fissa con aria interrogativa e inizio a raccontarle ciò di cui sono a conoscenza tramite Malcom e Dawson.

- Quindi era di questo che parlavi con Evan e Rebekah?

- In parte. Rebekah mi ha raccontato anche della sua relazione con Lukas.

- Cosa ti ha detto esattamente? - chiedo sempre più incuriosita.

- Non hai mai sentito parlare di lui?

- Solo vagamente, i ragazzi evitano l'argomento.

- Si è fatto tardi, il mio paziente sarà qui a minuti. Ne parleremo un'altra volta.

Esco dallo studio con più domande di quando sono entrata. D'impulso decido di telefonare a Dawson.

- Ho parlato con mia madre, sapeva di Jason.

- Le nostre madri ci hanno sempre mentito.

- Ha anche fatto il nome di Lukas, ma non ha voluto spiegarsi. Chi è veramente?

- Non me la sento di parlare di lui, ti prego di non nominarlo più.

- Credevo di essere una di voi.

- Posso solo dirti che a causa sua abbiamo sofferto molto.

- Mi dispiace. Vorrei saperne di più per comprendervi meglio, non per spettegolare.

- Lascia perdere, è meglio così.

- Quindi mia madre può saperlo e io no?

- Non sono stato io a parlarne con tua madre. Quando me la sentirò ti racconterò tutto, ma adesso non sono pronto.

- Pensavo che non ci fossero segreti tra di noi.

Detto questo chiudo la telefonata. Stare accanto ai Coleman è come viaggiare sulle montagne russe. Con loro ho provato più felicità di quanta ne potessi immaginare, ma riescono a ferirmi come nessun altro ha mai fatto. Mi chiedo quali altri segreti nasconda questa famiglia. 


Malcom.

Trascorro sempre più tempo nei bassifondi con i miei nuovi amici. Spesso ceniamo tutti insieme, a volte rimango fuori intere giornate in compagnia di Harper e Colin.

- Sei più interessante di quanto credessi, Coleman. - dice Colin mentre sorseggiamo una birra ghiacciata.

- Ho detto niente nomi.

- È notte fonda, chi vuoi che ci senta?

- Io invece ho capito fin dal primo momento quanto fossi diverso dai soliti ragazzi ricchi e viziati. - afferma Harper.

- Nella mia famiglia nessuno è così.

- Che rapporto hai con i tuoi fratelli?

- Ci vogliamo bene.

- Tua madre che tipo è?

- È fin troppo protettiva. Mi vuole bene, ma a volte mi sento soffocare. Non ha mai capito che il problema non è fuori ma dentro di me.

- Cambiando discorso, voglio darti un consiglio da amico. Non dare troppa confidenza al clan di Douglas, sono quasi tutti dei delinquenti.

- Non temo nessuno.

- Io ti ho avvertito.

- Se dovessero fare del male a qualcuno che amo gliela farei pagare.

- Hai una ragazza? - chiede Harper incuriosita.

- Io vado, domani ho un incontro e devo riposare a sufficienza. - annuncia Colin allontanandosi da noi.

- Allora? Sono curiosa, non hai risposto alla mia domanda. - insiste Harper.

- Non ho una ragazza, solo una cara amica.

- Sei innamorato di lei?

Scoppio a ridere e scuoto la testa.

- È come una sorella per me.

- Dicono tutti così. Sai, tu mi piaci. - si avvicina e mi dà un bacio a stampo.

Mi ritraggo immediatamente. Non me lo aspettavo.

- Si può sapere cosa ti prende? Non ti piaccio?

- Mi dispiace. Il problema non sei tu, sono io. Non hai idea dell'oscurità che mi porto dentro. 

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