Violet.
Stamattina salterò la scuola per una buona causa, mia madre mi porterà a vedere il suo nuovo studio.
- Allora? Che te ne pare? - dice con entusiasmo.
- È bellissimo, proprio come lo avevo immaginato. - rispondo mentre continuo a guardarmi intorno e ad ammirare gli ambienti spaziosi e luminosi arredati con gusto e sobrietà.
- Sono anni che sogno di avere uno studio così.
- Ma dopo aver scoperto il segreto dei Coleman è cambiato tutto.
Trattengo queste parole dalla sera in cui tanti anni prima ho sentito mia madre parlare con Evan.
- Non so di cosa tu stia parlando. Tra poco ho un appuntamento, dovresti tornare a casa.
- Adesso puoi dirmelo, so già tutto.
Mi fissa con aria interrogativa e inizio a raccontarle ciò di cui sono a conoscenza tramite Malcom e Dawson.
- Quindi era di questo che parlavi con Evan e Rebekah?
- In parte. Rebekah mi ha raccontato anche della sua relazione con Lukas.
- Cosa ti ha detto esattamente? - chiedo sempre più incuriosita.
- Non hai mai sentito parlare di lui?
- Solo vagamente, i ragazzi evitano l'argomento.
- Si è fatto tardi, il mio paziente sarà qui a minuti. Ne parleremo un'altra volta.
Esco dallo studio con più domande di quando sono entrata. D'impulso decido di telefonare a Dawson.
- Ho parlato con mia madre, sapeva di Jason.
- Le nostre madri ci hanno sempre mentito.
- Ha anche fatto il nome di Lukas, ma non ha voluto spiegarsi. Chi è veramente?
- Non me la sento di parlare di lui, ti prego di non nominarlo più.
- Credevo di essere una di voi.
- Posso solo dirti che a causa sua abbiamo sofferto molto.
- Mi dispiace. Vorrei saperne di più per comprendervi meglio, non per spettegolare.
- Lascia perdere, è meglio così.
- Quindi mia madre può saperlo e io no?
- Non sono stato io a parlarne con tua madre. Quando me la sentirò ti racconterò tutto, ma adesso non sono pronto.
- Pensavo che non ci fossero segreti tra di noi.
Detto questo chiudo la telefonata. Stare accanto ai Coleman è come viaggiare sulle montagne russe. Con loro ho provato più felicità di quanta ne potessi immaginare, ma riescono a ferirmi come nessun altro ha mai fatto. Mi chiedo quali altri segreti nasconda questa famiglia.
Malcom.
Trascorro sempre più tempo nei bassifondi con i miei nuovi amici. Spesso ceniamo tutti insieme, a volte rimango fuori intere giornate in compagnia di Harper e Colin.
- Sei più interessante di quanto credessi, Coleman. - dice Colin mentre sorseggiamo una birra ghiacciata.
- Ho detto niente nomi.
- È notte fonda, chi vuoi che ci senta?
- Io invece ho capito fin dal primo momento quanto fossi diverso dai soliti ragazzi ricchi e viziati. - afferma Harper.
- Nella mia famiglia nessuno è così.
- Che rapporto hai con i tuoi fratelli?
- Ci vogliamo bene.
- Tua madre che tipo è?
- È fin troppo protettiva. Mi vuole bene, ma a volte mi sento soffocare. Non ha mai capito che il problema non è fuori ma dentro di me.
- Cambiando discorso, voglio darti un consiglio da amico. Non dare troppa confidenza al clan di Douglas, sono quasi tutti dei delinquenti.
- Non temo nessuno.
- Io ti ho avvertito.
- Se dovessero fare del male a qualcuno che amo gliela farei pagare.
- Hai una ragazza? - chiede Harper incuriosita.
- Io vado, domani ho un incontro e devo riposare a sufficienza. - annuncia Colin allontanandosi da noi.
- Allora? Sono curiosa, non hai risposto alla mia domanda. - insiste Harper.
- Non ho una ragazza, solo una cara amica.
- Sei innamorato di lei?
Scoppio a ridere e scuoto la testa.
- È come una sorella per me.
- Dicono tutti così. Sai, tu mi piaci. - si avvicina e mi dà un bacio a stampo.
Mi ritraggo immediatamente. Non me lo aspettavo.
- Si può sapere cosa ti prende? Non ti piaccio?
- Mi dispiace. Il problema non sei tu, sono io. Non hai idea dell'oscurità che mi porto dentro.
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Out of destiny
FantasyDue continenti, un universo parellelo. Violet ha tredici anni quando incontra per la prima volta i fratelli Coleman, la cui famiglia nasconde molti segreti. Qualche anno dopo si incontreranno nuovamente, mentre la guerra si avvicina e il tempo non e...