Dawson.
Oggi è il giorno decisivo. Ancora non realizzo di essere arrivato fin qui, a gareggiare per un posto ai mondiali di nuoto.
- Sei pronto? - chiede Violet con apprensione.
- Adesso che ti vedo sì.
- Io sarò qui a fare il tifo per te.
Mia madre mi abbraccia orgogliosa.
- In bocca al lupo, figlio mio.
Prima che la gara abbia inizio stringo la mano a Gregory, sono contento che partecipi anche lui.
Ci mettiamo in posizione nei blocchi di partenza. Al segnale dello starter ci tuffiamo e ha inizio la finale dei 100 metri stile libero. La gara è molto combattuta, solo all'ultimo istante riesco a portarmi in vantaggio e a vincere, proprio di un soffio, davanti a Gregory. Violet è la prima a correre verso di me. La sollevo in aria e ci baciamo a lungo.
- Sei stato fantastico, una gara bellissima ed emozionante. - dice mia madre con un tono di voce raggiante.
Veniamo interrotti dallo squillo del suo cellulare, è Evan che la avverte di una crisi di Malcom.
- Tesoro mi dispiace, devo tornare a casa. Ti lascio in buona compagnia.
- Va bene. - rispondo deluso.
Gregory si complimenta con me e lo stesso fanno tutti gli altri ragazzi. La premiazione ha inizio, sollevo in alto il trofeo appena vinto. Ho fantasticato a lungo di vivere questo momento credendo che mi sarei sentito scoppiare il cuore di gioia, invece non provo più niente da quando mia madre è andata via. La vittoria improvvisamente mi sembra priva di valore. I giornalisti mi circondano per intervistarmi e parlare del mio futuro da professionista. Rispondo alle loro domande, ma il mio sguardo è rivolto ai genitori degli altri nuotatori che raggiungono i loro figli mentre io sono da solo. Non potrò mai competere con Evan, il primogenito, il figlio perfetto. E nemmeno con Malcom, il più piccolo, bisognoso di cure e di costanti attenzioni.
Quando Violet riesce a farsi largo e a raggiungermi intuisce immediatamente che c'è qualcosa che non va.
- Cosa ti ha fatto cambiare umore? È per Rebekah?
- Nonostante sapesse quanto io ci tenessi è andata via prima della premiazione, c'è sempre qualcuno di più importante da cui correre.
- Ti capisco e mi dispiace tanto per te. Ma anche i genitori possono sbagliare, non sono perfetti come li vorremmo.
- Non posso crederci, invece di festeggiare insieme a me scappa da Malcom che le dà sempre problemi su problemi.
- Non essere così duro con lui, sta attraversando un brutto periodo. Vedrai che la prossima volta saranno tutti presenti a fare il tifo per te.
- Sai cosa ti dico? Non mi importa più. Tu sei l'unica di cui ho bisogno.
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Out of destiny
FantasyDue continenti, un universo parellelo. Violet ha tredici anni quando incontra per la prima volta i fratelli Coleman, la cui famiglia nasconde molti segreti. Qualche anno dopo si incontreranno nuovamente, mentre la guerra si avvicina e il tempo non e...