Evan.
Stasera la strada verso casa sembra più deserta che mai. Inizia a cadere qualche goccia di pioggia. A un certo punto mi sembra di vedere un'ombra, un uomo incappucciato. Una strana sensazione si fa spazio dentro di me. Mi avvicino sempre di più.
- Se non te ne vai sarò costretto a chiamare la polizia.
- Non farlo.
La sua voce mi è familiare.
- Evan? Davvero non mi riconosci?
- Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome?
In realtà credo di aver già intuito di chi si tratta, ma mi rifiuto di accettarlo.
- Non potrei mai dimenticarlo.
Si abbassa il cappuccio e finalmente riesco a vederlo bene in viso. È Jason, mio padre. Faccio un passo indietro.
- Perché sei qui? Cosa vuoi da me dopo tutto questo tempo?
- So che sono trascorsi molti anni dall'ultima volta che ti ho cercato, ma posso spiegare.
- Ho mantenuto il tuo segreto e non sai quanto mi è pesato farlo.
- È arrivato il momento che anche i tuoi fratelli conoscano tutta la storia.
Entriamo in casa. Appena mia madre si accorge della sua presenza impallidisce e barcolla. È Jason ad avvicinarsi a lei.
- Mi dispiace Rebekah, non volevo spaventarti.
Lo fulmina con gli occhi e lo spinge via.
- Adesso ti ricordi di noi? Avresti dovuto farlo tanto tempo fa.
- Dove sono Malcom e Dawson?
Sto per chiedere loro di abbassare la voce, ma è già troppo tardi. Dawson scende le scale, poi si ferma di colpo e rimane a fissarlo con un odio tale che per un attimo non lo riconosco più.
- Chi ti ha fatto entrare? Vattene via! Non voglio vederti un istante di più.
- So che sei arrabbiato con me, hai tutto il diritto di esserlo.
- Ho detto vattene! - lo dice tremando di rabbia e con gli occhi quasi usciti fuori dalle orbite.
- Dawson, ti prego, calmati. - interviene mia madre.
- Come hai potuto accoglierlo in casa?
- Mi dispiace, ti chiedo solo la possibilità di spiegarmi. Ci sono tante cose di cui non sei a conoscenza.
- Non mi importa, è troppo tardi per le tue spiegazioni.
Solo adesso mi rendo conto che Malcom ci ascolta da tempo in silenzio. Lui non ricorda Jason, era troppo piccolo quando è andato via. Jason gli si avvicina incerto.
- Ciao Malcom, so che non ti ricordi di me. Vorrei imparare a conoscerti, se sei d'accordo.
- Prima di tutto rispondi a una domanda. Sei stato tu a seguirmi in questi giorni?
- Qualcuno ti ha seguito? Ne sei certo? Comunque posso assicurarti che non sono stato io.
A queste parole Malcom mi guarda come a cercare una risposta da me. Qualcuno sta cercando di avvicinarsi a lui ma questa persona non è Jason.
- Potrai restare qui questa notte, dormirai in una delle camere degli ospiti. - afferma mia madre ancora visibilmente scossa.
- Te ne sono grato. Domani parlerò ai ragazzi e poi vi prometto che se lo vorrete ancora me ne andrò per la mia strada.
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Out of destiny
FantasyDue continenti, un universo parellelo. Violet ha tredici anni quando incontra per la prima volta i fratelli Coleman, la cui famiglia nasconde molti segreti. Qualche anno dopo si incontreranno nuovamente, mentre la guerra si avvicina e il tempo non e...