Evan.
Trascorro il pomeriggio facendo ricerche sulla storia di Dark Rose. È assurdo pensare che io e i miei fratelli potremmo possedere lo stesso potere di nostro padre. Anni fa mi aveva raccontato che di ogni epoca e luogo visitato ha conservato un cimelio, un oggetto che gli permetterà di ricordare quel viaggio per tutta la vita. Aveva promesso che un giorno mi avrebbe mostrato la stanza in cui conserva questi ricordi, ma non è mai stato bravo a mantenere la parola data. I miei pensieri vengono interrotti quando Malcom rientra in casa. Ultimamente noto qualcosa di diverso nel suo sguardo, mentre Dawson sembra il ragazzo più felice del mondo. Decido di raggiungerli e scendo di sotto.
- Devo parlarvi.
- Magari più tardi, adesso non ho tempo. - dice Malcom freddamente.
- Non è una richiesta. Dobbiamo proprio parlare, tutti e tre.
Dawson, stranamente, si lascia convincere con facilità.
- Vorrei scusarmi con voi per aver mantenuto il segreto, ma Jason mi aveva fatto giurare di non dire nulla a nessuno.
- Non avrebbe dovuto chiederti una cosa simile. Posso capire te, ma non riesco a perdonare lui. - dice Dawson.
- Mi dispiace, non volevo colpirti. - commenta Malcom, che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
- Inoltre faccio fatica a credere che abbiamo ereditato il suo cosiddetto potere. - continua Dawson.
- Dovremmo scoprirlo molto presto.
- Se dovesse tornare mi rifiuterò di incontrarlo.
- Non possiamo cambiare il passato, ma adesso abbiamo l'opportunità di scegliere tra continuare come se niente fosse oppure combattere a fianco di nostro padre, non per lui ma per le sue idee. Io ho già preso la mia decisione.
- Non voglio prendere parte a una guerra. Non posso morire proprio adesso, anche se perlomeno morirei felice.
- Perché? Cos'è successo in questi giorni?
- L'ho baciata. - mentre lo dice i suoi occhi assumono un'espressione sognante.
- Violet?
- Chi, sennò? Sono sempre stato innamorato di lei. Ti sbagliavi, le piaccio davvero.
Mi rendo conto di provare un certo fastidio che non riesco a spiegarmi, forse sarà per il fatto di essermi sbagliato?
- E com'è stato?
Subito dopo mi pento di aver posto questa domanda, preferisco non sapere.
- Fantastico, oltre ogni mia aspettativa.
Dovrei essere felice per mio fratello, eppure non è così.
Dawson.
Mi avvicino incerto a mia madre mentre è intenta a cucinare.
- Ti serve aiuto?
Si gira stupita, ma accetta volentieri.
- Io e Violet ci siamo baciati. - dico di getto.
Lei mi abbraccia, quasi dimenticandosi della cena. È visibilmente contenta per me.
- Quando è successo? Perché non me lo hai detto prima?
- Qualche giorno fa, ma non so se adesso posso già considerarla la mia ragazza.
- Che bella notizia, Dawson. Ho sempre creduto che prima o poi tra di voi sarebbe nata una storia.
- Tu cosa ne pensi di lei?
- Le voglio bene da tanti anni ormai, credo che sia la ragazza perfetta per te.
- Allora perché hai convinto Evan ad andare alla festa delle Green Roses al posto mio?
- Non lo hai ancora capito? Cercavo di spronarti, pensavo che pur di non farla andare con Evan avresti cambiato idea.
- Sono stato un vero idiota.
- Hai ragione, ma per fortuna adesso non ha più importanza.
In questi giorni tutto va per il meglio, mi sembra quasi di vivere in un sogno.
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Out of destiny
FantasyDue continenti, un universo parellelo. Violet ha tredici anni quando incontra per la prima volta i fratelli Coleman, la cui famiglia nasconde molti segreti. Qualche anno dopo si incontreranno nuovamente, mentre la guerra si avvicina e il tempo non e...