Out of destiny

Capitolo 54

Avery.

Al posto di Harlan vedo arrivare mia nonna e dietro di lei due assistenti che trascinano il suo corpo inerme. Mi getto su di lui urlando e piangendo.

- Che cosa gli avete fatto?

- Colpa tua, mi hai costretta a farlo. Dovresti solo ringraziarmi di tutto quello che ho fatto per te, ma sei solo una stupida ingrata.

- Ti odio, vi odio tutti!

Tento di guarirlo, ma è troppo tardi. Ho amato solo quattro persone nella mia vita e le ho perse tutte. Ogni notte, in quella squallida dimora, mi ritrovo a desiderare la morte. Ogni mattina, quando apro gli occhi, l'incubo ricomincia.

Dal 2005 a oggi.

Raggiunta la maggiore età decido di andarmene da quella che non ho mai considerato casa mia. Sono stati anni di solitudine, abusi e cicatrici. Non ho un piano, una strada da seguire o qualcuno a cui rivolgermi, ma non ho bisogno di niente e di nessuno. L'amore ci rende vulnerabili e io mi sono promessa di non esserlo mai più. Sono cresciuta senza affetto e ho imparato a farne a meno. Come prima tappa mi reco a Verdant a visitare, per la prima e ultima volta, la tomba della mia famiglia. Cambio il mio cognome da Emerson ad Allister, mi laureo in legge col massimo dei voti e nel frattempo per mantenermi svolgo più lavori contemporaneamente. Riesco ad avvicinare Logan Miller, a poco a poco conquisto la sua fiducia fino al punto di diventare la sua vice insieme a Cassidy. Adesso sono una donna ricca e ammirata, ho imparato a sfruttare la mia bellezza e la mia intelligenza. Non ho più avuto una relazione, solo qualche storia occasionale. Qualche tempo fa ho saputo della morte di Evelyn, la notizia mi ha lasciato del tutto indifferente. Di lei mi resta una breve lettera.

"Mi auguro che i miei insegnamenti ti siano serviti e che tu abbia smesso di odiarmi. Sono stata dura con te, lo so, ma l'ho fatto per il tuo bene. In questo mondo crudele nessuno sopravvive con la bontà."

Credevo che mia nonna avesse imparato a conoscermi, ma non è così. Non ho mai smesso di odiarla.