ALIYA
Non ho mai visto Tristen così felice da quando lo conosco. Abbiamo varcato i confini di Edhenville solo da pochi minuti e lui sembra quasi rinato. La luce della luna si riflette sulle case costruite in legno e pietra, mentre le lucciole blu addolciscono il paesaggio. Il villaggio è costruito su almeno tre livelli che si possono raggiungere tramite ampie scale con innumerevoli gradini. Gli alberi sono talmente bianchi da emanare quasi un bagliore azzurro e costeggiano le vie che non hanno nemmeno bisogno di lanterne. Lo scrosciare dell'acqua delle diverse fontane è l'unico suono che si sente oltre al chiacchiericcio indistinto degli abitanti. Sono circa le sei di sera, le piazze sono ancora gremite di mercanti e le botteghe non hanno ancora chiuso. Molte case hanno perfino un giardino sul tetto e delle grandi vetrate da cui proviene la luce delle candele.
Il villaggio procede verso l'alto e dobbiamo fare parecchie scale con il fiato corto per stare dietro alle falcate di Tristen. La torre dell'orologio rintocca in lontananza quando arriviamo davanti alla porta di quella che deve essere la casa dei suoi zii.
«Non voglio commenti, non aspettatevi una reggia e, soprattutto, sono persone estremamente espansive... quindi non scandalizzatevi», asserisce Tristen facendo un respiro profondo. Deve essere una grande emozione vedere i propri parenti dopo un anno e qualche mese di sole lettere. Se sono persone espansive però, il nipote non ha preso niente da loro.
«Stai tranquillo, sarà sicuramente meglio delle taverne in cui siamo stati», dice Nori incrociando le braccia al petto. Come darle torto.
«Apprezziamo tantissimo la tua ospitalità», affermo io rivolgendogli un sorriso. Ho sempre sognato di vivere in una casa normale, dove potessi respirare l'atmosfera familiare che un palazzo non potrà mai darmi. La casa di Tristen è disposta su due livelli e sembra comunque abbastanza ampia. Dalla via stretta si scorgono le luci dentro alle finestre coperte da delle tende e la curiosità di vedere dove è cresciuto per parte della sua vita continua a crescere in me.
«Va bene, allora vi faccio entrare.» Allunga la mano verso la porta e bussa ripetutamente. Si allontana di un passo dall'entrata e lo vedo contorcersi le dita delle mani. Il fatto che sia così ansioso di tornare a casa mi fa sentire una punta di invidia, vorrei tanto poter dire che proverò la stessa emozione quando ritornerò al castello.
«Non vogliamo convertirci, siete già passati ieri e la risposta è sempre la stessa!» esclama una voce maschile prima di aprire la porta. Quello che deve essere suo zio rimane con la bocca aperta non appena si ritrova davanti il nipote. Ha una barba piuttosto folta e curata, i capelli castani con dei ciuffi grigi e degli occhi azzurri messi in ombra da un paio di occhiali.
«Armel, chi è alla porta? Non sarà il tizio di ieri...» Questa volta è una donna a parlare da qualche parte dentro la casa.
«Be' credo che questo sia anche per te, cara.» Un sorriso ampissimo si presenta sul suo viso e Tristen lo imita.
«Bentornato, finalmente», mormora sulla sua spalla quando i due si abbracciano dandosi delle pacche affettuose sulla schiena. Qualcosa di infrange sul pavimento e l'uomo si allontana per controllare dietro di lui.
La zia di Tristen si tiene una mano sulla bocca scioccata e ha appena fatto cadere un piatto. Non si cura dei cocci ancora sparsi e corre ad abbracciare il nipote senza pensarci due volte. Tiene i capelli scuri raccolti in una crocchia e noto anche delle lacrime che le bagnano le guance.
«Ci sei mancato così tanto», sussurra continuando a stringere il ragazzo ormai al culmine della felicità. Questa è esattamente la frase che non sentirò mai uscire dalle labbra dei miei genitori. Stringo la spallina dello zaino e scrollo le spalle. Sono davvero contenta per lui.
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Divided Lights - La scelta dei draghi
FantasyDiciotto anni fa, la Scissione sconvolse i Due Regni. La leggenda narra che il drago della luce e quello del buio si sacrificarono per far pentire gli uomini delle loro azioni cruente. Ora ne pagheranno le conseguenze sia quando aprono gli occhi pe...