Capitolo 35

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Questo capitolo potrebbe urtare chi shippa #taliya (e lo credo bene). Però tranquilli, sarete *presto accontentati 🤠

*Presto relativo: Aliya impiegherà un Archeozoico a svegliarsi.
Questa parte potrebbe averla scritta Leif (fan numero uno di #taliya dopo di me).

🌗

Il dolore mi percorre la parte destra del corpo mentre cado su un pavimento di marmo freddo e scuro. La testa è dannatamente pesante quando cerco di spostare il peso sugli avambracci per tentare di alzarmi. Qualcosa si trascina per terra quando muovo le mani in cerca di un appiglio, capisco che si tratta di catene che si intrecciano quando si diffonde il clangore nella stanza. Mi appoggio al muro gelido, cercando di sollevarmi lentamente, mentre sbatto le palpebre più volte, sperando che la vista si faccia più chiara nell'oscurità. Scorgo il contorno di ciò che dovrebbero essere delle vetrate lungo una parete, coperte da pesanti tende che lasciano passare solo una fioca luce. Alzo le braccia per portare con me le maglie di ferro. Con forza sposto il drappeggio e chiudo gli occhi di scatto, accecata dalla luce intensa che mi investe. Non ho bisogno di guardarmi intorno per capire dove mi trovo. Nessun mobile adorna le pareti e la porta sembra così lontana che so già che le catene sono troppo corte per raggiungerla. Non posso essere certa, ma l'aria che respiro è la stessa che avevo respirato nel mio palazzo mesi fa nella stanza in cui mi rinchiudeva mio padre.

Torno a guardare oltre il vetro, protetto da sbarre di ferro alle quali mi aggrappo con entrambe le mani. La vista del paesaggio che mi si presenta è così raccapricciante che ho bisogno di tenermi a qualcosa per evitare di sprofondare di nuovo sul pavimento. Davanti a me il paesaggio cambia incessantemente. Vedo Gosthwater avvolta dalle fiamme, con il fiume completamente prosciugato, e soldati che calpestano i corpi delle persone. Riconosco Andomyar, grazie ai mosaici di vetro, ora ricoperti dal sangue delle vittime di un attacco. A Fayreach, ogni tempio eretto in onore dei draghi è ridotto a macerie, con ceneri ancora fumanti. Le tuniche degli Alti Sacerdoti sono stracciate, e i loro volti sono segnati dalle ferite e dalla sporcizia. I miei occhi si riempiono del dolore e della disperazione di ciò che vedo, sempre più sfocato. Non sono mai stata nella maggior parte dei villaggi di Galador, eppure non avrei mai immaginato di vederli per la prima volta così, completamente distrutti dalla guerra.

Stringo ancora più forte le grate e il sudore freddo inizia a farsi spazio nei palmi delle mani. Le lacrime percorrono il mio viso fino a cadere sul pavimento e l'impotenza prende il sopravvento su di me. Dei tremori percuotono le mie spalle e mi accascio a terra facendo scivolare le catene sul marmo.

Continuo a scrutare l'orizzonte, la luce del sole si adagia sui corpi inerti dei miei cittadini. I soldati senza volto non si fermano mai, sterminando chiunque osi opporsi al loro cammino. Rilascio un urlo gutturale e liberatorio per buttare fuori tutta la rabbia che mi sta facendo ribollire il sangue nelle vene. Digrigno i denti quando l'ennesimo bambino cade a terra, ucciso con violenza e crudeltà.

Non posso fare niente da qui, sono impotente come lo sono stata per diciotto anni. Non ho potuto mai fare niente per i miei sudditi e mi odio così tanto per questo. Sacrificherei ogni cosa che ho per poterli salvare e darei la mia vita pur di veder loro stare bene.

Porto tutte le forze del mio corpo sui piedi e assottiglio gli occhi prima di gettarmi a capofitto in ciò che sto per fare. Con un balzo vado verso la porta per ritrovarmi con la faccia per terra in meno di un secondo. Mi rialzo con le lacrime che bagnano il viso e giungono fino al mio collo, ancora calde. Spingo il mio corpo facendo leva sul terreno con mani e piedi. Le catene scivolano sul pavimento e le mie grida di dolore riecheggiano nella stanza vuota. Continuo a tirare fino a far diventare i miei polsi rossi e violacei per lo sforzo. I muscoli delle spalle gemono sotto i miei sforzi ma non posso smettere adesso. Conficco i denti nel labbro inferiore, ho bisogno di sforzarmi al massimo per raggiungere quella porta e provare a fare qualcosa per il mio popolo.

Divided Lights - La scelta dei draghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora