Capitolo 45

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Senza accorgermene, entro nella cabina in cui, per quattro giorni, sono rimasta vicino a Tristen. Ormai ero così abituata ad andare a controllare come stesse che ho completamente dimenticato che lui si fosse già svegliato. Nella mia testa ricompaiono i suoi occhi brillanti sotto la luce della luna e il mio corpo ricorda le sue mani e le sue labbra sulle mie. Mi sento avvampare all'istante al solo pensiero e non posso fare a meno di fantasticare di rifare ogni cosa e provare di nuovo ogni singolo brivido.

«Mi cercavi?» domanda in un sussurro a pochi centimetri dal mio orecchio dietro di me. Il suo respiro mi scalda il collo e i battiti aumentano la loro velocità.

«Ormai era diventata un'abitudine venire a controllare come stessi», ammetto per poi girarmi a guardarlo.

«Potrebbe diventare un'abitudine anche rimanere con me la notte», propone accarezzandomi il fianco lentamente.

«Non sarebbe consono, voglio dire...» Mi volto per nascondere le mie gote arrossate e ogni segno di imbarazzo sul mio viso. Passare ogni notte abbracciata a lui sarebbe la cosa che più bramo in questo momento, ma anche quella sbagliata. Quando diceva che il nostro tempo non è contato ho fatto del mio meglio per credergli. Purtroppo, la realtà è un'altra e lui non ne ha la minima idea. Continuo a nascondere nel mio cuore un segreto che potrebbe far sgretolare tutta la fiducia che ha in me.

«Sono giorni che dormi vicino a me senza che me ne possa rendere conto. Ora che ho ripreso i sensi vorrei poterti sentire. Sarebbe il più bello dei risvegli averti accanto domani mattina e tenerti con me per tutta la notte», afferma prendendomi la mano tra le sue per accarezzarne il dorso. Osservo i suoi occhi velati da tutta la felicità che, sicuramente, riempie anche i miei.

«Va bene, ma non ti ci abituare», rispondo con l'amaro in bocca e il peso di quel segreto che mi opprime le spalle. Tristen sorride scoprendo i denti e il suo entusiasmo è così contagioso che lo imito anche io.

Una volta stesi nel letto rimaniamo a guardarci come se entrambi non riuscissimo ancora a credere che siamo arrivati a questo punto del nostro rapporto. Non avrei mai pensato che, dopo mesi, avrei desiderato con tutto il cuore averlo vicino in ogni momento.

Affondo le dita tra i suoi capelli e lui mi tiene vicina posando ogni tanto qualche bacio sulle mie guance o sulla fronte. Questa sarà l'ultima notte di quiete prima che io gli riveli ciò che nascondo da ormai troppo tempo. Questa sarà l'ultima notte in cui lui vorrà avere a che fare con me e quella in cui non mi vedrà come una bugiarda.

Vorrei che il nostro tempo non fosse racchiuso in una clessidra, vorrei non aver mai strappato quella pagina e poter stare con lui senza menzogne ad allontanarci.

«Non ti ho detto che cosa ci ha fatto sapere Eric poco prima che ti svegliassi», pongo fine al silenzio per prima. Quando ho appreso quella notizia lui era la prima persona con cui ne volevo parlare e, ora che posso farlo, ho bisogno di abbandonare la paura che aleggia dentro di me. Lui scuote la testa e io gli faccio sapere ogni cosa. Dico che Nori ha confermato che Eric stesse dicendo la verità con il suo potere e che, effettivamente, nessuno ha mai controllato i castelli. Un lieve tremore fa muovere freneticamente le mie dita quando gli parlo di mio padre. L'idea di aver sempre avuto sotto i miei piedi il rifugio dei Selgrith mi chiude lo stomaco e fa nascere un groppo nella mia gola. Vorrei urlare al mare l'odio per mio padre e il senso di colpa per non aver aperto gli occhi prima e sospettato di lui. Vorrei liberarmi per sempre di questi pesi insormontabili che mi opprimono e mi impediscono perfino di respirare.

Tristen prende le mie mani tra le sue e posa due baci sul loro dorso senza staccare gli occhi da me. Solo quando le accarezza smettono di tremare.

«Niente di tutto questo è colpa tua, Aliya. Non hai aiutato il re in nessun modo in questa faccenda e non hai motivo di incolparti. Non sarai mai tuo padre e, se c'è qualcuno in grado di riportare la pace nei Due Regni, quella sei tu. E se le mie parole non fossero abbastanza, puoi chiedere anche agli altri, la penseranno proprio come me», mi rassicura posando un bacio delicato sulla mia fronte. Non c'è niente al mondo che riesce a calmarmi più della sua presenza o di una sua carezza.

Divided Lights - La scelta dei draghiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora