L'invidia mi avvolge come un'ombra pesante, insinuandosi in ogni mio pensiero. L'emozione che sento mi perseguita da giorni, impetuosa come un fuoco che non riesco a spegnere. Non faccio altro che chiedermi perché io non riesca a sviluppare le mie virtù come Tristen. Perché lui sì e io no? Che cosa ho in meno di lui? Queste domande mi tormentano, facendo crescere un veleno che corrode qualsiasi altra cosa. Ogni notte, quando il castello si addormenta, mi rigiro nel letto, il cuore martellante e la mente in tumulto. Non chiudo occhio. Al buio, le ombre sembrano incarnare i miei dubbi, che mi sussurrano incessantemente all'orecchio che sono inadeguata al potere che ho ottenuto. Guardo le tenebre che si muovono sul muro, le stesse che Tristen riesce a creare a comando. Davanti a loro c'è la fiamma della mia candela e, guardando la sua luce, mi rendo conto che dalle mie dita provengono dei bagliori senza che io li controlli.
Stringo più forte del dovuto il nastro che tiene al suo posto una lunga treccia. Sbuffo sonoramente prima di annodare di nuovo i capelli che minacciano di sciogliersi. Questa mattina non ci sarà nessuna lezione, ma in ogni caso non avrei avuto intenzione di andarci. Ieri notte ho pensato che, forse, mi conviene chiedere aiuto a Sailric.
Percepisco il battito del mio cuore più accelerato quando svolto l'angolo per raggiungere il secondo corridoio. Afferro i polsini del maglione scuro, tirandoli fino alle dita. Percorro le scale che portano al piano terra con l'aria fredda che mi accarezza le guance. Da quando Tristen mi ha mostrato che perfino la sua seconda virtù si è manifestata, non sono più stata in grado di pensare ad altro. Ripenso alla facilità con cui mi ha trattenuta con lui quella sera e la rabbia si insinua nelle mie vene, in netto contrasto con la gentilezza dietro il suo gesto. Non so che cosa mi sia preso in quest'ultima settimana, ma è come se il senso di inadeguatezza avesse oscurato ogni altra emozione dentro di me. Mi sono svegliata solo da qualche ora e, con mio dispiacere, la doccia che ho fatto non mi ha aiutata a calmare i nervi. L'irritazione aleggia attorno a me come una nebbia rossastra che non ne vuole saperne di andarsene. Il peso che mi opprime le spalle ogni giorno da quando sono stata riconosciuta non si è di certo affievolito in questi mesi. Ho fatto del mio meglio per ignorarlo, ma le aspettative dei professori non se ne sono mai andate, presentandosi tramite sguardi eloquenti e domande sul mio potere ancora inesistente.
Non impiego molto tempo a raggiungere la sala insegnanti. Leggo la piccola targhetta sulla porta ed entro senza bussare visto che non ho sentito alcun rumore provenire dall'interno. Dubito che stia avendo luogo una riunione di vitale importanza.
Il silenzio tombale è la prima cosa a investirmi quando lascio la maniglia. L'intera parete dalla parte opposta a me è costellata da vetrate istoriate, ognuna con un drago di colore diverso. Le diverse sfumature delle loro scaglie si riflettono su scaffali colmi di libri e sul pavimento in pietra. Il soffitto è altissimo, tanto che questa stanza sembra essere ricavata da una delle torri dell'Accademia. Enormi librerie occupano le restanti pareti, e scorgo anche un secondo piano a cui si può accedere tramite due rampe di scale. Un tavolo color ebano è posto esattamente al centro e, attorno a esso, ci sono sette sedie riccamente decorate. Il mio sguardo si posa sulle persone sedute.
Gli sguardi accigliati dei professori sono su di me. Il timore reverenziale che riservo per loro mi porta ad abbassare la testa dall'imbarazzo. Non le vedo, ma immagino che le mie gote si siano colorate di rosso.
«Aliya cara, non ti hanno insegnato a bussare?» domanda una voce femminile. Solo quando alzo il mento noto l'espressione intenerita della professoressa Vallerie. Deve essere gentile con me solo perché non mi sono mai scagliata contro uno studente di Gaerys durante le sue lezioni. Il comandante Preas mi guarda con le braccia incrociate ma non sembra fare molto caso a me, lo stesso non si può dire per gli altri due professori con cui non ho mai parlato.
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Divided Lights - La scelta dei draghi
Fantasy1º LIBRO DELLA TRILOGIA DIVIDED LIGHTS 🌓 Diciotto anni fa, la Scissione sconvolse i Due Regni. La leggenda narra che il drago della luce e quello del buio si sacrificarono per far pentire gli uomini delle loro azioni cruente. Ora ne pagheranno le...