Him.

18.9K 132 1
                                    

"Ciao Elizabeth, io vado!"

Dissi con voce scocciata. Elizabeth era la mia 'nuova madre' come la definiva sempre mio padre, finché non morì in un incidente d'auto per tornare a casa dopo una giornata di lavoro come le altre. Da allora ho vissuto sempre con lei, e io la odiavo. Oh, e lei odiava me.

"Lo sai che non mi frega niente di quello che fai, basta che ritorni a casa per cena, Eleanor."

E io sono Eleanor, una ragazza di sedici anni che vive a Londra da due anni. Da piccola vivevo in Italia, a Roma, con mia madre e mio padre. Poi però è arrivata Elizabeth che ha 'stregato' mio padre facendolo divorziare con mia madre e poi è morto. Uscii per andare a casa della mia migliore amica, Sylvia, ma mi ritrovai bloccata in una piazza. Cazzo. Ci mancava solo una manifestazione. Cercai di oltrepassare la piazza, ma mi ritrovai bloccata tra la marea di gente. Sentii una mano afferrare la mia e portarmi fuori da quella massa di gente.

"Hey piccola! Che ci fa una bellezza come te qui?"

Era una ragazzo molto bello, lo avrei riconosciuto ovunque. Occhi color nocciola e capelli marroni, era Justin, il mio ragazzo.

"Buongiorno Signore! Mi sono persa, sa dirmi dov'è la strada per andare a casa della mia migliore amica nonché sua sorella?"

Si mise a ridere e mi baciò delicatamente sulle labbra. Era un bacio caldo e appassionante, di quelli che sapeva darmi solo lui. Mi staccai leggermente e gli presi la mano.

"No sul serio io devo andare a casa di Sissi, vieni anche tu?"

"No io devo andare a casa di Ale. Vi raggiungo dopo"

Lo salutai dandogli un altro bacio e mi incamminai. Non ci misi molto ad arrivare.

"Hey El! Come va?"

"Hey Sissi! Tutto bene, pronta per uscire?"

"Non vedo l'ora! Ma come sei vestita?"

Mi guardai. Avevo dei jeans e una maglietta a maniche corte.

"Normale, come mi sarei dovuta vestire?"

Mi rivolse uno sguardo stupito, mi prese per il braccio e mi portò davanti al suo armadio. Wow, era pieno di vestiti. Mi prese un paio di pantaloncini cortissimi e una canottiera rosa fosforescente.

"Mettiti questi e non dire niente."

Andai nel suo bagno e mi cambiai. Mi sentivo leggermente a disagio con quei vestiti ma mi convinsi ad uscire lo stesso. Uscimmo a andammo in una piazzetta dove c'erano i nostri compagni di classe. Avevamo organizzato una piccola cenetta di classe.

"Eleanor! Aspetta! Dov'è Sissi?"

Era Austin. Praticamente il ragazzo che andava dietro alla mia amica da tre anni, e anche se a lei piaceva, non si erano mai messi insieme.

"È al bancone delle bevande. Non fare troppo il cretino ok?"

Annuì sorridendo e andò verso di lei. Io mi diressi verso un tavolo pieno di alcolici e presi una vodka, non mi piaceva bere ma in quel momento era l'unica cosa che volevo fare. Vidi Austin che stava letteralmente divorando la faccia di Sissi, e lei contraccambiava. Poi spostai il mio sguardo al centro della piazza, dove c'era un gruppo di ragazzi carini che mi stavano fissando, probabilmente facendo battutine su come ero vestita. Mi guardai e sbuffai, avevano ragione. Mi alzai dallo sgabello su cui ero seduta e andai verso Sylvia.

"Hey Sissi, io vado a farmi un giro.. Ti dispiace se stanotte stò da te?"

Lei si staccò leggermente da Austin e mi guardò confusa, probabilmente stava elaborando ciò che le avevo detto.

"Oh certo El! Ci vediamo dopo tranquilla."

Si girò e ricominciò ciò che stava facendo. Mi allontanai da li, volevo farmi una passeggiata e stare un po' da sola. Presi il telefonino e vidi un messaggio.

Da: Justin

Piccola! Non ti trovo a casa :( Mi manchi già! Dimmi dove sei e ti vengo a prendere. Jx

Apparve un leggero sorriso sul mio volto e risposi.

A: Justin

Scusami, sono uscita con Sissi.. Stò andando al laghetto, ti aspetto li. ;) x

Presi le cuffiette e misi la musica. Iniziai a camminare verso il laghetto. Appena arrivata spensi la musica e sentii delle voci, così mi nascosi dietro a un albero.

"Che cazzo ti avevo detto?! Non ti dovevi mettere contro di lui!"

"Ti giuro che lo pagherò! Dammi solo qualche altro giorno!"

Dei passi si fecero avanti nella scena, era un ragazzo, il viso coperto da un cappuccio ma alto e con una muscolatura possente. Poi iniziò a parlare.

"Non avrai qualche altro giorno."

Disse e tirò fuori una pistola, la puntò sul ragazzo e si sentì un tonfo. Il mio cuore iniziò a battere e caddi sulle mie ginocchia. Il ragazzo che aveva sparato mi guardò e se ne andò insieme al suo compagno. Mi sporsi per vedere cosa era successo. Un ragazzo era steso a terra su una pozza di sangue. Cazzo. La testa mi girò e svenni.

Him.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora