"Sapete che saremo coinvolte lo stesso"
La voce di Sissi era più che scocciata. Aveva ragione. Loro ci avrebbero usato per arrivare a loro.
"Ha ragione, ci faranno del male"
"Non è vero! Noi vi proteggeremo cazzo! Faremo di tutto per proteggervi!"
Austin urlò in una maniera spaventosa.
"È una cosa troppo grande per voi, siete piccole e indifese. Siete delle bambine non potete affrontare tutto da sole"
Ero una bambina per Harry? Ciò che aveva appena detto mi fece salire una vampata di calore. La rabbia si impossessò delle mie vene, facendole pulsare più che mai.
"Fanculo!"
Mi alzai dalle sue gambe e corsi in camera mia, sbattendo la porta. Le lacrime iniziarono a rigare le mie guance. Alcuni 'toc toc' fecero eco nella stanza.
"Non ti voglio vedere!"
Urlai.
"Sono Sylvia"
Levai le mie mani dal viso e mi alzai dal letto, per andare ad aprire la porta.
"È tutto apposto."
Scossi la testa. Sapeva anche lei che era una delle sue più grandi cazzate.
"Ora ho bisogno di stare da sola"
Harry si avvicinò alla porta, rimanendo dietro di Sissi.
"Mi dispiace"
Abbassai lo sguardo, non volevo cedere al suo.
"Lo so"
Ebbi il coraggio di incontrare le sue iridi verde chiari, era piene di dolore.
"Ma ora ho bisogno di stare da sola."
Chiusi la porta dietro di me. Sentii le mie gambe tremare per poi cedere sul pavimento. Ero in ginocchio, la mia schiena incurvata in avanti e le mie mani sul mio volto, che cercavano di coprire il rumore dei singhiozzi che uscivano ininterrottamente dalla mia bocca. Come poteva trattarmi così e poi dirmi che gli dispiaceva? Che mi amava? Scossi la testa un'altra volta, mentre un urlo di dolore uscì dalle mie labbra. Non potevo stare così male per lui, non dovevo. Un rumore dietro di me mi fece sobbalzare, e quella fu la spinta necessaria per farmi alzare. La finestra era aperta. I miei occhi perlustrarono tutta la casa, fino a soffermarsi su una figura maschile a pochi passi da me. Un urlo soffocato uscì dalla mia bocca, prima di essere bloccate da delle mani. Gli occhi azzurri del ragazzo incontrarono i miei, mentre i suoi capelli neri e pettinati verso l'alto mi solleticavano la fronte.
"Sh piccola, adesso ti portò via da questo incubo"
In un certo senso quelle parole mi rassicurarono. Era quello che volevo. Volevo scappare. Andare via. Così mi abbandonai al suo tocco, prima di sentire la mia testa girare e perdere i sensi.
SYLVIA'S POV
Sentivo le urla e i singhiozzi della porta accanto. Non potevo stare ferma a sentire la mia migliore amica che soffriva in quel modo. I ricordi riaffiorarono la mia mente.
****
"Hey va tutto bene?"
Una voce inconfondibile mi attraverso le orecchie, facendomi alzare lo sguardo. Era Ellie.
"No che non va bene! Mi ha usata! Mi ha fatto stare male per niente!"
Le lacrime iniziarono a scendere, mentre le parole mi morivano in bocca.
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Him.
Fanfiction"Io ti amo El.. Ti amo sul serio e non voglio-" Mi interruppi a metà frase. "Non posso vederti così o pensare che forse rimarrai per sempre stesa su un lettino, senza più svegliarti.." Arricciai il naso cercando di calmarmi. Sentivo una rabbia de...