Chapter 41

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"È finita"

Una voce dolce continuava a ripetere quelle due parole da dietro. Sylvia. Non riuscivo a realizzare ciò che era successo. Avevo ucciso. Quella sensazione mi faceva sentire male, non potevo credere a ciò che ero capace di fare. Sylvia mi prese la mano e mi fece alzare. Cercai di trattenere le lacrime che minacciavano di scendere. Alzai lo sguardo per incontrare quello verde scuro di Sissi, il suo volto era rigato da diverse lacrime. Mi aggrappai al suo collo iniziando a piangere, mentre le sue lacrime calde bagnavano la mia guancia. Piccoli singhiozzi uscivano dalle nostre bocche. Non potei fare a meno di notare che dietro di noi Harry e Austin stavano bruciando i corpi. Ricominciai a piangere continuando l'abbraccio con Sissi, che aumentava gradualmente la stretta. La luce improvvisa del fuoco illuminò la notte buia, facendo sobbalzare si me che la ragazza abbracciata a me. Ci staccammo mentre Austin raggiunse Sylvia, allontanandola da me e stringendola. Mi inviò uno sguardo comprensivo e triste mentre si allontanava con Sissi. Vidi che la mia migliore amica si aggrappò a Austin mentre continuava a piangere, bagnando la maglietta di Auss. Una mano interruppe i miei pensieri prendendo la mia e facendomi girare. Incontrai le iridi verde chiaro di Harry, che mi guardavano tristi.

"Mi dispiace"

Sentii le lacrime raggiungere gli occhi. Mi avvinghiai al suo collo stringendolo.

"Non ti meriti questa vita"

Continuò lui. Mi staccai improvvisamente, guardandolo incuriosita e sorpresa. Non riuscivo a capire dove volesse andare a parare.

"Cosa?"

Balbettai.

"Sono un fottuto egoista ecco cosa! Non ho pensato a te.. Ho pensato solo a me, perché ti volevo e non ho pensato che ti avrei trasportata nell'oscurità così.."

Abbassò lo sguardo triste. Presi il suo viso tra le mani, costringendolo a guardarmi.

"Se stare con te significa far parte dell'oscurità allora ti seguirò all'inferno"

Annuii convinta di ciò che avevo detto mentre sul volto di Harry si fece spazio un sorriso con tanto di fossette.

"Sei un angelo"

Disse mentre si avvicinava a me, facendo sfiorare le nostre labbra.

"Non dovresti essere qui.. Tu dovresti essere su una stella.. Dovresti vivere su in cielo.."

"Con te"

Continuai io. Si mise a ridere.

"Ti prometto che un giorno ti ci porterò.. Ti porterò lassù"

Le sue parole suonavano così dolci e innocenti che arrossii mentre finalmente le nostre labbra iniziarono a combaciare. Mentre le nostre labbra giocavano la sua lingua si fiondò nella mia bocca, iniziando il solito gioco con la mia. Iniziai a mordicchiare il suo labbro inferiore, facendolo gemere. Si staccò da me, feci labbruccio facendolo ridere.

"Domani partiamo lo sai?"

"Cosa? Dove?"

Sorrise.

"In Italia"

I miei occhi si dilatarono a quelle due parole che erano state appena pronunciate dalla persona che amavo. Iniziai a saltellare dalla gioia aggrappandomi al suo collo. Si mise a ridere e si staccò dolcemente da me.

"Andiamo"

Disse soddisfatto mentre mi prendeva la mano e raggiungevano la coppia che si stava abbracciando. Sylvia si era calmata. Austin faceva miracoli.

"Torniamo a casa, ho sonno"

Disse stufa Sissi mentre si aggrappava a Austin. Il viaggio fu piacevole e in pochi minuti eravamo già arrivati a casa. Scesi dal posto del passeggero per dirigerci verso la porta, la mia mano stretta a quella di Harry. Entrammo in camera seguiti da Auss e Sissi.

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