Chapter 9

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"Ti devo parlare"

La voce roca di Harry riecheggiava nella mia testa come se quell'eco mi volesse far capire che era qualcosa di importante. Inoltre la presa di Sissi sulla mia spalla aumentava gradualmente, fino a che non mi irrigidii al suo tocco scansandola.

"Andiamo via di qui"

Mi sussurrò Sylvia con un tono che non poteva essere nient'altro se non terrorizzato. Evidentemente Harry la sentì perché i suoi occhi si fecero più cupi e le sue vene iniziarono a pulsare mentre il suo petto si alzava e abbassava.

"No troietta, se vuoi te ne vai tu ma lei rimane qui.. Cosa non ti è chiaro 'devo parlare con lei'?!"

Appena sputò tutto fuori mi misi davanti a Sissi in posizione protettiva.

"Non trattarla così ok? Chi cazzo sei tu per parlare così?! E poi non chiamarlo più in quel modo!"

Dissi con tutto il fiato che avevo in me, e probabilmente anche con tutto il coraggio. Ma l'unica cosa che non doveva fare era prendersela con la mia migliore amica. Non lo avrei permesso.

"Tranquilla El, non importa"

Si girò verso Harry e lo guardò con disprezzo.

"Basta che ti sbrighi.. Ti aspetto all'angolo, se ti serve qualcosa chiama."

Annuii e la vidi allontanarsi.

"Che cazzo vuoi?"

Dissi accompagnando le parola con più minaccia possibile.

"Non fare la stronzetta con me ok? Devo dirti che questi due giorni dovrai stare da me"

"Perché?"

Adesso il mio tono era più calmo, solamente confuso.

"C'era un altro ragazzo al bosco con me, ricordi?"

Annuii.

"Beh lui adesso sa che tu hai visto e vuole 'tenerti sotto controllo'."

Disse le ultime parole scuotendo il medio e l'indice di tutte e due le mani.

"Se verrò con te prometti che dopo la questione finirà?"

"Probabile.. A meno che tu non ne voglia ancora"

Ammiccò. Alzai gli occhi al cielo e incrociai le braccia al petto. Quel ragazzo mi faceva impazzire, come cambiava umore in pochi secondi, giuro mi dava alla testa!

"Portarmi a casa tua e facciamo la finita"

Mi guardò con una sguardo che mi fece ribaltare lo stomaco. Odiavo sentirmi in quel modo quando la causa era Harry. Ripensai a Justin e mi sentii in colpa. Io lo amavo ma Harry, era semplicemente 'eccitante'. Mi maledii mentalmente per ciò che avevo pensato.

"Beh aspetta almeno che mi inventi qualcosa con Sissi"

Dissi e lui annuì. Mi avvicinai a Sylvia che era appoggiata al muro aspettando che finissi.

"Hey Sissi.. Mi dispiace, ma io devo andare.. I miei mi hanno chiamato e-"

"Ho capito.. Lascia stare basta che mi fai sapere"

La ringrazia mentalmente per non aver fatto troppe domande e la vidi contraccambiare il sorrise, evidentemente avendo capito ciò che avevo pensato. Odiavo mentirle ma non potevo dirle tutto in quel momento. L'abbracciai e mi diressi verso Harry.

"Adesso sei tutta mia, tesoro"

A quelle parole tremai ma non feci niente. Quel ragazzo più mi incuriosiva più mi faceva paura. Salii in macchina senza fare storie ma stavolta mi concentrai sui particolari dell'auto evitando una conversazione che sarebbe andata a finire male. Dopotutto, era una bella macchina. L'interno era grigio scuro, con i sedili in pelle, era molto grande e il fuori era di un nero corvino (o non saprei come descriverlo) e aveva un aspetto molto possente. Dopo aver notato anche i minimi dettagli la voce roca e familiare di Harry mi fece sobbalzare.

"Che fai hai intenzione di ignorarmi per tutto il viaggio?"

Disse. Il suo tono non era freddo, anzi, era amichevole. Mi sorpresi a quel pensiero, certe volte mi dimenticavo di essere in macchina con un assassino e quando si comportava così.. Beh.. Era irresistibilmente affascinante. Quando non ti faceva venire i brividi intendo. Ricordando i di ciò che mi aveva chiesto risposi, cercando di non fargli cambiare umore.

"No, non sapevo cosa dire tutto qui"

"Beh, trova un argomento"

Disse e sbuffai. Harry si girò verso di me.

"Non sbuffare"

Disse.

"Perché?"

Chiesi io, non sapendo realmente quale fosse la risposta.

"Mi da al cazzo quando lo fai"

Disse, il suo tono stava diventando più rigido e io cercai di farlo ritornare alla normalità.

"Nah.. Io sono adorabile, sempre."

Mi passai una mano tra i capelli come per dire 'e-lo-so-anche-io'.

Scosse la testa e rise. 'Missione compiuta' pensai.

"Si hai ragione"

Disse e con la mano libera prese la mia che era appoggiata sul bracciolo del sedile. Mi ritrassi leggermente al suo tocco, se ne rese conto e mi accarezzò con il pollice il dorso per farmi calmare. Evidentemente funzionò perché accettai la sua offerta avvicinandomi di più a lui, cercando di poggiare la mia testa sulla sua spalla. Ci riuscii. Un nome passò nella mia mente l'istante in cui sfiorai la pelle calda di Harry con l'orecchio. Justin. Andai nel panico pensando a quanto potessi essere stronza. Io lo amavo e lui amava me. Ma Harry, non so, era unico e (prendetemi per pazza) ma riusciva a farti scombussolare lo stomaco soltanto con due parole o con un tocco. A quel pensiero riappoggiai la testa sulla sua spalla e lui girò il viso per darmi un bacio sulla fronte. Rimanemmo così per il resto del viaggio. Appena scesi mi accompagnò in camera sua.

"Aspetta qui, tornò subito El"

Annuii. Sentii dei passi venire verso di me e prendermi da dietro, una mano tapparmi la bocca e mi accorsi subito dell'oggetto ghiacciato e tagliente che stava scavando nella mia gola. Un coltello.

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