Chapter 11

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Quel ragazzo mi stringeva ancora a sé con la lametta puntata al collo, che finalmente aveva smesso di sanguinare. Vidi Harry oltrepassare la porta e rimanere stordito a quella visione.

"Che cazzo hai fatto McDiver?!"

Disse. I suoi occhi diventarono immediatamente color pece e il suo petto si alzava ed abbassava troppo velocemente. Notai le sue mani che si strinsero velocemente in un pugno e si avvicinò minacciosamente al ragazzo che mi aveva ferita, (probabilmente quel McDiver).

"Senti se non riesci a farlo tu lo farò io ok? Non possiamo rischiare così tanto! La polizia di starà alle costole finché non ci sbarazzeremo di lei! Dirà tutto!"

"Invece non dirà niente! Te l'assicuro io e togli quel cazzo di coltello dalla sua faccia!"

Oramai i due si trovavano a pochi centimetri tra di loro e il biondino che mi stava accanto lasciò la presa su di me, lasciando cadere il coltello a terra. Mi misi seduta per terra, non sorreggendo più il mio peso e con la ferita che bruciava ancora. Poi vidi Harry che prese per la maglietta il ragazzo e lo sbatté al muro dalla sua camera.

"Non ci provare più ok?! Lei è un MIO problema e tu ti devi solo levare dal cazzo! Non puoi entrare a casa mia e ferirla!"

Spostò il pugno all'indietro per poi farlo entrare in collisione con il naso del ragazzo, che iniziò a sanguinare.

"Hai capito, Jason?"

Disse infine Harry, tirandogli un altro pugno per avere la certezza che non avrebbe fatto più cazzate. Mi passai la mano appena sotto il collo, la ferita stava riiniziando a sanguinare. Mi strinsi a me e aspettai che Jason se ne andasse, con il viso pieno di sangue. Vidi Harry avvicinarsi a me.

"Tutto apposto El?"

Disse lui, la voce così dolce da poter sembrare surreale, almeno detta da lui. Annuii.

"Tranquilla, non ti faranno più del male, promesso"

Continuò lui, cercando di rassicurarmi accarezzandomi la guancia con il pollice. Mi prese in braccio e mi portò nel suo bagno, appoggiandomi sul comò.

"Grazie"

Sussurrai.

"Di niente piccola e.."

Fece una breve pausa prendendo fiato.

"Mi dispiace di averti cacciato in questo guaio, sul serio"

Finì. I suoi occhi pieni di tristezza e dispiacere.

"Non importa e poi"

Alzai le spalla.

"Come se non mi fosse capitato già altre volte"

Si mise a ridere, ed io felice di poter rivedere di nuovo le sue fossette. Prese uno straccio e lo inzuppò di acqua prima di passarmelo sulla ferita. All'inizio bruciava un po', ma poi diventò piacevole sentire l'acqua fresca sulla mia pelle che bruciava.

"Grazie ancora"

Dissi io senza fiato. Lui si soffermò un secondo a guardarmi negli occhi, confuso.

HARRY'S POV

"Grazie ancora"

La sentii sussurrare. Alzai la testa smettendo un secondo di pulire la sua ferita per guardarla negli occhi incredulo.

"Come puoi 'ringraziarmi'? Ti ricordo che questa ferita è colpa mia."

Dissi mentre i sensi di colpa prendevano la meglio su di me.

"Non è vero, se sono ancora viva, è grazie a te.. Quindi grazie"

Era la prima persona che vedeva in me quello che gli altri non riuscivano a vedere. Era come se lei non si rendesse conto che stesse parlando con un criminale, con uno che ha ucciso molte persone. Le passai una mano tra i capelli. Era bellissima.

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