Chapter 17

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Delle mani mi accarezzarono la testa svegliandomi dolcemente. Una voce cantava la mia canzone preferita, la stessa che cantava la persona che avevo amato incondizionatamente, Justin. Aprii gli occhi per vedere due occhi verdi fissare le mie iridi color nocciola.

"Buongiorno piccola"

"Giorno Haz"

Mi sollevai dandogli un bacio sulla guancia.

"Come mi hai chiamato?"

Si irrigidì sotto il mio tocco, così io gli passai una mano sul petto, cercando di calmarlo. Funzionò, ma solo in parte, perché quando mi rispose aveva ancora un'aria frustrata.

"Scusami, non volevo far-"

"Ripeti solo quel dannato nome!"

Non opposi resistenza.

"Haz, ti ho chiamato Haz.. Ma non volevo, non lo faccio più giuro"

Si mise a ridere. Come poteva passare da una sfuriata a una risata in così poco tempo? Mi controllai dallo sbuffare.

"Che cosa c'è di tanto divertente?"

Scosse la testa ancora ridendo.

"Non devi scusarti.. È solo che.. Nessuno mi chiamava così da un po' di tempo, sai, solo mia sorella mi chiamava così.. È solo che è da tanto che non sento quel nomignolo.."

Le mia fronte si aggrottò, un velo di tristezza attraversò i miei occhi.

"Da quanto tempo non li vedi?"

"Chi?"

Mi guardò con aria interrogativa.

"La tua famiglia."

La sua bocca formò una 'o'.

"Rispondi."

Sbuffò.

"Credimi da fastidio anche a me quando sbuffi quindi.. Rispondi e basta."

Mi squadrò.

"Da molto.. Circa 3 anni, ero ancora con loro quando avevo sedici anni"

Alzò lo sguardo per guardare il soffitto.

"Ti mancano"

Quella che dissi era un'affermazione ma volevo sentire la sua risposta.

"Si, tanto"

Strofinai la mia guancia sul suo petto.

"Allora perché non li risenti?"

"Non mi accetterebbero."

Fu l'unica risposta che ricevetti.

"Ma perché? Non ne varrebbe la pena provar-"

Mi bloccò.

"Tu non capisci!"

"Allora aiutami a capire.."

Si irrigidì di nuovo.

"Non mi accetterebbero perché.. Beh.."

Si bloccò. Disegnai dei cerchi sul suo petto con le mie dita, spronandolo a continuare. Riprese a parlare.

"Io ho ucciso una persona davanti a mia sorella e a mia madre.. Per questo non mi accetterebbero"

Finì li l'argomento non volendo continuare.

"Chi?"

Azzardai io.

"Mio padre."

Disse lui in tono freddo.

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