Chapter 14

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HARRY'S POV

Un pugno entrò in collisione con il mio naso, che scricchiolò leggermente. La rabbia si avventò sul mi corpo, prendendo possesso di lui e divorandolo interiormente. Serrai i pugni e il mio viso diventò di un rosso fuoco. Probabilmente Eleanor se ne rese conto perché mi strinse la mano, cercando di calmarmi. Non servì a molto per il semplice fatto che mi avvicinai al viso di Austin pericolosamente.

"Che cazzo hai fatto?!"

Gli sussurrai, sputando odio e minaccia in ogni singola parola.

"Questo"

Disse lui e mi ridiede un pugno, stavolta sulla mascella. Il mio petto si alzava e abbassava troppo velocemente e in modo irregolare. Lo presi per la spalla e lo scaraventai al muro più vicino a nomi strinse gli occhi per la botta e io ritrassi il pugno all'indietro per poi sbatterò sulla sua faccia, facendogli uscire del sangue sul labbro, proprio dove avevo colpito. Ritirai indietro il pugno e stavolta lo colpii allo stomaco. Si piegò a metà per il dolore ma usò questa mossa a suo vantaggio perché alzò il ginocchio colpendo i lo stomaco, facendomi indietreggiare, anche io chinato dal dolore. Si avvicinò verso di me e mi colpì ripetutamente sul viso, riuscii a schivare un paio di colpi e questo mi permise di muoversi in modo da ribaltare la situazione, adesso lui era piegato mentre io riempivo di pugni il suo corpo. Quattro mani mi bloccarono le braccia tirandomi all'indietro e supplicandomi di smetterla, poi Sylvia si sporse verso Austin per aiutarlo ad alzarlo, sogghignai vedendo il suo volto sanguinante.

"Smettila ok? Avevi detto che non avresti fatto cazzate!"

Quella voce mi riportò alla realtà, era piena di tristezza e disperazione. Mi girai per vedere il suo volto rigato dalle lacrime che continuavano a scendere. Scossi la testa con le sopracciglia corrugate. Pensando a quello che avevo appena fatto. Cazzo.

"Ha iniziato lui lo hai visto anche tu!"

Le urlai contro, indietreggiò e corse verso Austin.

"Come stai?"

Quella domanda uscì strozzata dalla sua gola mentre Sissi si stringeva a lui, accarezzandogli la nuca. Annuì. Andai li a dargli una pacca sulla spalla.

"Mi dispiace, amico"

Gli dissi, il suo sguardi si posò sulle mie iridi verdi.

"Che testa di cazzo, vieni a chiedermi scusa dopo aver rubato la ragazza a Justin?"

I miei occhi lo guardarono confuso. Sylvia rivolse subito uno sguardo sconcertato verso Ellie che abbassò la testa in segno di frustrazione. Alla fine parlò.

"È stata colpa mia, ero confusa. Io amo Justin, ma non so in che modo.. Non lo vedevo più come il mio ragazzo, ma come mio fratello, il mio migliore amico.."

Sospirò e si asciugò il viso ancora bagnato. Poi continuò.

"Gli ho detto che mi dispiaceva ma lui è voluto scappare via, mi ha lasciato sola, io non volevo perderlo e poi lui mi ha detto che sarebbe tornato, aveva solo bisogno di un po' di tempo."

Tutti gli occhi, compresi i miei, erano fissi su quelli tristi di Eleanor. Odiavo vederla piangere. La abbracciai, non sapendo cosa fare.

"Beh, non lo sapevo.. Mi dispiace bro.."

Disse Justin restituendo mi la pacca sulla spalla. Alzai la mano in aria con non-chalance. Poi parlò Sylvia.

"El, dobbiamo parlare."

Annuii e si scansò dal mio abbraccio. Chiamai un secondo Ellie mentre andava su, e voltandosi la vidi. Il suo sguardo era speranzoso. Scossi la testa distogliendo lo sguardo.

"Niente, solo, se hai bisogno di qualcosa sono qui"

Dissi e lei mi sorrise.

"Grazie, davvero."

Si voltò e continuò a camminare salendo le scale. A quel punto capii che volevo che diventasse parte di me, e c'era solo un modo per poter farla entrare dentro la mia vita. Guardai Austin, e ripensando a quanto fosse stato agile poco tempo fa decisi di provarci.

"Amico, sai tenere un segreto?"

"Certo"

Disse lui alzando le spalle.

"Ho notato che sei agile con le mani, faresti qualche lavoretto con me?"

"Allora non sono cazzate quelle che girano in città.."

Alzai le spalle anche io.

"Certo che lo sono. Io sono molto peggio."

Sorrise, annuendo.

"Conta su di me"

Disse continuando a sorridere. Gli diedi un'altra pacca sulla spalla e gli diedi una delle frittelle che avevo preparato, dimenticandomi che in realtà avevamo saltato la colazione e si erano già fatte le 11:30. Ringraziò e iniziò a mangiare. Lo stesso feci io.

ELEANOR'S POV

Appena raggiunta la 'nostra' camera Sissi chiuse la porta dietro di se.

"Ti piace?"

"Chi?"

Domandai confusa, ma sapendo benissimo a chi si riferisse.

"Non fare la finta tonta con me Ellie, parlo di Harry."

Annuii nascondendo mi il viso dai capelli per la vergogna.

"È per questo che hai rotto con mio fratello?"

"Io.. Beh.."

Sbuffai e annuii.

"Volevo sapere solo questo e.. Beh.. Sappi che ti appoggiò perché, mi sembra abbastanza evidente che anche tu gli interessi, solo, stai attenta ok?"

Annuii di nuovo abbracciandola.

"Grazie"

"Di niente scema, sono la tua migliore amica! Ricordi?"

Annuii silenziosamente, per la quarta volta nella giornata (?).

"Oh ma.. Ne hai parlato con Austin?"

Scosse la testa.

"Avevo intenzione di farlo prima ma.. È successo quel casino eh.. Beh lo farò adesso"

Disse lei annuendo, convinta di ciò che stava dicendo. Scendemmo le scale e qualcuno bussò alla porta.

"Vado io"

Dissi ma la mano di Sylvia mi bloccò tirandomi per l'avambraccio.

"Dopo quello che è successo.. Andiamo insieme."

Disse e scoppiammo a ridere. Aprendo la porta trovai Charlotte e Stefano alla porta.

"Finalmente vi abbiamo trovati!"

Disse Charlotte e ci abbracciò soffocandoci. Stefano entrò fissando Harry.

"Harry?"

Disse incredulo fissandolo. Harry si girò e lo fissò anche lui con lo stesso sguardo.

"Stefano?"

Risero e si abbracciarono dandosi delle pacche sulle spalle. Come facevano a conoscersi?

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