Chapter 56

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CHARLOTTE'S POV

Mi avvicinai al bancone della cucina. La casa di Justin era bellissima. Sorrisi al pensiero di quanto lo amavo e mi avvicinai al frigo, per prendere una pera e darle un morso.

"Amore che stai facendo?"

Una voce da dietro catturò la mia attenzione facendomi sobbalzare. Mi girai di scatto notando Justin con solo un'asciugamano al punto vita. Deglutii rumorosamente notando il petto scolpito del mio ragazzo bagnato da mille goccioline che risplendevano ogni volta che posava gli occhi sul suo fisico. Sentii Justin ridere e questo mi bastò per abbassare lo sguardo e farmi arrossire.

"Oh no piccola se vuoi puoi continuare a guardare"

Disse continuando a ridacchiare mentre si avvicinava a me. Strinse il mio bacino con un braccio per poi avvicinarsi sempre di più al mio volto, facendomi fremere dal nervosismo. Il piacere si impossessò di me quando Justin strusciò il suo petto sul mio.

"Basta ti prego"

Dissi con voce soffocata per poi lasciar fuoriuscire un gemito dalla mia bocca.

"No piccola Divertiamoci un po'"

Disse con un ghigno sul volto prima di far incontrare le nostre labbra in un bacio pieno di foga.

"Beh allora lasciami divertire anche a me"

Dissi prima di spostarsi da men lasciandola cadere sul divano in pelle. Si mise seduto prima di rivolgermi uno sguardo stupito. Mi misi a cavalcioni sul di lui prima di passare il mio indice sul suo petto, mentre i miei occhi vagavano curiosi sul suo corpo nudo insieme alla mia mano.

"Tu si che ci sai fare piccola"

Disse ammiccando prima di sorridermi. Ricambiai il sorriso prima di muovermi su di lui, imitando una spinta.

"Cazzo piccola"

Gemette per poi stringere i miei fianchi in una stretta possente. Rifeci la mossa, imitando un'altra spinta. Il suo respiro iniziò a diventare irregolare mentre il suo petto si alzava e abbassava a fatica.

"Fammi entrare piccola non ce la faccio!"

Urlò in un gemito. Il calore si impossessò del mio corpo mentre il piacere iniziò a scorrere nelle mie vene, che pulsavano sempre più velocemente.

"Aspetta Jus, voglio farti una sorpresa"

Dissi tutto d'un fiato prima di alzarmi da lui. Mi guardò esterrefatto prima di sbuffare. Abbassai lo sguardo sulla sua erezione, che era già abbastanza sviluppata.

"Ok beh te ne farò una anche io"

Disse con un ghigno prima di alzarsi dal divano e sistemarsi l'asciugamano sulla vita, per poi incamminarsi verso il bagno. Alzai gli occhi al cielo mentre un pizzico riò stuzzicava il mio interno coscia insistentemente, lasciando una sensazione di fastidio su tutto il mio corpo. Scossi la testa come se con quel gesto potessi eliminare anche il formicolio e mi diressi verso la mia camera. Presi la mia valigia svuotando la fino a trovare quel che cercavo. Sorrisi soddisfatta immaginando la reazione di Justin e presi il completino che avevo scelto. Un reggiseno in pelle con dei graffi sul davanti totalmente nero abbinato con gli slip e un nastro nero con degli strass. Arrossii all'idea di come lo avrei utilizzato tra poco. Mi misi il completino spogliando i completamente e mi diressi verso l'altra camera. Rimasi a bocca aperta allo spettacolo che mi si aprì davanti. Il letto era contornato da petali rossi che erano accompagnati dalla luce fioca che emanavano alcune candele messe qua e la.

"È bellissimo"

Dissi senza fiato. Solo in quel momento mi resi conto di Justin steso sul letto. Ridacchiai alla sua espressione, era come in trans.

"Cazzo che figa"

Fu l'unico commento che uscì dalla sua bocca per poi ritornare a formare una 'o'. Mi avvicinai sensualmente a lui gesticolando con il mio nastro tra le mani.

"Ti farò provare piacere come mai in vita tua"

Dissi maliziosamente mentre mi avvicinavo a gattoni sopra di lui.

"Ne sono più che sicuro piccola."

Disse con tono sexy mentre si paralizzava sotto il mio tocco. Presi le sue mani e le legai con il nastro per poi passare la mia bocca su tutto il mio petto, soffermandomi su ogni tatuaggio e passando i contorni sulla lingua. Questo mio atteggiamento lo fece gemere fortemente.

"Piccola fammi gestire la cosa"

Disse prima di invertire la situazione, le sue mani ancora legate dal nastro.

"Bene"

Dissi soddisfatta.

"Ma dovrai farlo da legato"

Sospirò prima di sorridere. Sorrisi anche io in attesa che cominciasse. Mi lasciò un leggero bacio sulle labbra prima scendere e di soffermar si sui miei seni. Ridacchiai del fatto che non poteva levare il reggiseno in pelle perché era ancora legate ma lui non sembrò preoccuparsi del fatto e passò oltre con la lingua, mentre una strana ma familiare sensazione si impossessò del mio corpo. Continuò a scendere con la bocca fino ad arrivare alle mie soglie intime.

"Justin!"

Gemetti in preda al piacere. Con l'aiuto della bocca Justin abbassò i miei slip iniziando a succhiare la piccola protuberanza e facendomi provare un piacere immenso. La sua bocca e la sua lingua si muovevano in sincrono mentre io continuavo a gemere per il piacere. Senza preavviso Justin infilò la lingua in me, facendomi gemere pesantemente. Notai subito che il formicolio si stava facendo più insistente.

"J-Justin ho bisogno che entri"

Dissi con voce spezzata facendo così staccare Justin da me e lasciando lo alzarsi su di me. Lo aiutai a levarmi l'asciugamano che ancora stringeva in vita e così entrò in me. Un urlo spezzato abbandonò le mie labbra e continuammo a gemere per il piacere mentre i nostri corpi si muovevano in sincrono. Il formicolio stava pian piano svanendo mentre le spinte di Justin si facevano più forti e frequenti. Venimmo insieme mentre i nostri corpi si accasciavano uno su quello dell'altra. Sospirai per la vicinanza dei nostri visi e Justin si avvicinò a me per stamparmi un delicato bacio sulla fronte sudata.

"Che dici ora mi puoi slegare?"

Chiese divertito mentre mi mostrava i polsi legati. Ridacchiai prima di aiutarlo a liberarsi dalle corde.

"Sei eccitante lo sai?"

Dissi stampandogli un bacio sulle labbra prima di alzarmi dal letto e infilarmi gli slip di prima.

"Mai quanto te piccola"

Disse con tono sexy prima di raggiungermi.

"Stavo pensando.."

Iniziai il discorso mentre sentivo il respiro caldo di Justin sul mio collo.

"Che forse è meglio se torniamo no?"

Azzardai. Lo sentii irrigidirsi per poi rilassarsi.

"Si forse hai ragione"

Disse sbuffando. Capivo perché era tanto scocciato. Ci eravamo divertiti tantissimo li ma ora era il momento di tornare alla realtà.

"Andiamo"

Dissi coraggiosamente prima di avanzare verso l'armadio per preparare le robe.

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