Chapter 8

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Mi svegliai sul petto di Justin. Dio quanto era bello! Mi alzai per andare verso il bagno, avevo bisogno urgentemente di una doccia. Grugnii appena mi alzai. Mi girava la testa. Sorrisi debolmente ripensando a ciò che era successo la sera prima. Avrei dovuto chiamare immediatamente Sissi e raccontarglielo, ma preferii prima sciacquarmi. Aprii la porta del bagno mi spogliai e feci scivolare la tenda da un lato in modo da poter entrare e aprii il rubinetto dell'acqua. Un getto d'acqua calda mi fece venire i brividi. Adoravo rimanere sotto il getto, anche per ore, era rilassante, come se potessi 'sciacquarti' i problemi di dosso. Sentii un rumore e chiusi insinui ambente il getto. La porta si aprì e io mi affacciai per veder chi era.

"Piccola, se vuoi ti faccio compagnia"

Disse Justin entrando.

"Scemo! Mi hai fatto mettere paura"

Gli sussurrai contro, mentre lui si avvicinava sempre di più a me con fare minaccioso.

"Davvero? Mi dispiace sul serio.."

Fece la faccia da cucciolo.

"Ma permettimi di recuperare al mio errore ok?"

Continuò in modo estremamente sexy.

"Beh, 'piccolo', è meglio che esci fuori da questa stanza oppure-"

"Oppure cosa? Dai minacciami picc-"

Si fermò mostrandosi confuso e arricciò la fronte.

"Come mi hai chiamato?"

Alla sua domanda prima spalancai gli occhi e poi feci uno dei sorrisi più maliziosi che riuscissi a fare.

"Hai capito benissimo. E adesso passami un'asciugamano così esco"

"Oh piccola puoi anche uscire senza-"

"Passami l'asciugamano senza fare troppe storie ok?!"

Lui mi passò subito l'accappatoio, sbalordito dal mio modo di fare leggermente alterato. Me lo misi dentro la doccia e poi uscii. Il bellissimo ragazzo davanti a me aveva il broncio sul viso, giocherellando con i suoi capelli lo baciai.

"Ti amo"

Gli dissi abbassando la voce gradualmente.

"Anche io"

Rispose lui con un sorriso sulle labbra. Mi alzai dolcemente.

"Dobbiamo andare, oggi c'è scuola ricordi?"

Sbuffò e rimise il broncio. Risi. Mi incamminai verso la porta in modo seducente e lo sentii gemere, voltandomi. Si stava mordendo il labbro inferiore scrutando il mio corpo attentamente. Risi di nuovo. Uscii dal bagno facendomi seguire da Justin e mi infilai mutandine e reggiseno senza levarmi l'asciugamano di dosso. Così presi un paio di pantaloncini e una canottiera e me li misi. Sentii Justin afferrarmi da dietro stringendomi la vita.

"Dormirai qui con me, vero amore?"

Sentii uscire queste leggere parole dalle sue labbra mentre mi baciava il collo.

"Certo amore"

Sorrise e mi morse il collo, succhiando dolcemente. Sylvia entrò e mi tirò per un braccio.

"El mi dispiace ma dobbiamo andare! Ricordi? Inizia con la 'S' e finisce con 'cuola' sai?"

Sbuffai.

"Ok"

Scesi giù e trovai Charlotte.

"Charlie come va?"

Mi sporsi verso di lei per abbracciarla.

"Tutto bene El.. Ora Steph e io vi accompagnamo a scuola e poi ritorno al lavoro"

La ringraziai e uscii prendendo la borsa all'ingresso. Entrai nello sportello dietro con Sissi e salutai Stefano che stava davanti. Il mio telefono vibrò. Un messaggio. Controllai il display illuminato.

Da: Harry.

Piccola, pensavo saresti venuta con me a scuola.. Vuol dire che ti porterò fuori a cena ;) x

Sorrisi e cercai di nascondere il cellulare. A quanto pare Sissi se ne rese conto perché si affacciò e lesse il messaggio. Mi si avvicinò e mi sussurrò.

"Non frequentarlo, credimi Ellie lui è pericoloso"

Ricordai la notte al laghetto. Forse Sylvia aveva ragione. Risbloccai lo schermo trascinando il dito verso l'alto.

A: Harry.

Mi dispiace deluderti ma ti ricordo che io ho un ragazzo e non ho intenzione di venire con te ;)

Decisi di rispondergli facendogli capire che non stavo al gioco. Mi girai verso Sissi che mi sorrise.

"E Austin?"

Dissi.

"Oh beh, volevo dirti che anche lui verrà da noi per un po'.. Quindi tu dormirai da me e lui dormirà con Jay"

Annuì, anche se sapevo di aver deluso Justin. Arrivammo e notai le iridi verdi di Harry fisse su di me appena scesi dalla macchina.

"Piccola, come va? Dobbiamo parlare"

Lo guardai confusa mentre Sylvia che aveva assistito a tutto aumentava la presa sul mio braccio. Si mise a ridere.

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