Il suo sguardo mi pietrificò sulla strada.
"Allora? Ti sono mancato?"
Ripetè.
"Oh certo! Come potrebbe non mancarmi una persona che mi ha rapita e adesso mi fa anche cacciare di casa?"
"Bene. Perché adesso vieni con me. Dalla tua 'matrigna' o come cazzo si chiama ci torni dopo, tesoro."
Stavo per rialzare il medio mandandolo a fanculo quando mi sfiorai il polso. Cazzo, ancora faceva male.
"Mi dispiace deluderti 'tesoro', ma io prendo le mie cose e torno alla mia nuova casa."
Accentuai la parola 'tesoro prendendolo in giro e accompagnai il resto della frase con disprezzo. Mi si avvicinò e scostò i miei capelli dalla spalla, scoprendo il segno violaceo che mi aveva lasciato Justin.
"Sai, ti dona. Te ne dovrei fare uno anche io."
E rise, riferendosi al succhiotto. Feci un finto sorriso anche io e lo guardai con disgusto. Si irrigidì e mi prese il polso.
"Anche questo ti dona, troietta. Quindi vedi di comportarti bene o te ne faccio un altro."
Questa volta la sua voce era dura. Mi afferrò per l'avambraccio e mi fece salire nella sua macchina.
"So camminare da sola, grazie"
Dissi con un tono acido.
"Oh bene, allora potresti anche imparare a portare rispetto ok? Perché alla fine ti ho salvato la vita-"
"Ah sul serio?! E quando?"
Lo interruppi ma lui non ci diede peso.
"Anche adesso. Potrei uccidenti ma non lo farò."
I suoi occhi stavano diventando più cupi e questo fu il segnale per farmi capire che dovevo smetterla. Mise in moto e si concentrò sulla strada.
"Dove mi porti?"
Dissi.
"A mangiare, voglio solo conoscerti meglio, ok?"
Annuii. Dopo tutto se mi voleva soltanto conoscere sarei ritornata a casa in tempo. Il viaggio fu gradevole. Cioè, non avevamo parlato, ma non era imbarazzante, altroché, era rilassante.
"Siamo arrivati piccola"
Feci per scendere quando mi bloccò con la mano.
"Non muovere il tuo culetto sexy da qui finché non te lo dico io."
Arrossii e annuii, nascondendo il viso. Harry scese e parlò con una persona che intanto stava raggiungendo la macchina. Li vidi parlare e Harry pareva abbastanza scocciato. Non riuscivo a capire cosa stava dicendo, ma lo vidi girarsi verso la macchina e poi come ripensarci. Così si girò di nuovo e diede un pugno al ragazzo dietro a lui. Poi risalì in macchina.
"Mi dispiace piccola ma dovremo mangiare a casa mia, e dopo ti riporterò a casa"
Annuii, non feci domande, avevo paura che si sarebbe innervosito ancora di più. Arrivammo a casa sua e mi fece scendere. Era molto bella e spaziosa. Entrai dopo di lui e mi misi seduta sul tavolino della volta precedente. Lui si levò la maglietta.
"Perché quando cucini qualcosa devi stare sempre a petto nudo?"
"Lo so lo so.. Se ti faccio distrarre mi rimetto la maglietta eh"
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
"No grazie"
Dissi. Probabilmente perché era piacevole vedere quel corpo perfetto. A quel pensiero scossi la testa e pensai a Justin.
"Allora potresti farmi compagnia.. Perché non ti levi la maglietta anche tu?"
Si mise a ridere e mi guardò con uno sguardo malizioso.
"Stò apposto così grazie"
Si sedette sul tavolo con due piatti. Sopra c'era un hamburger. Presi la forchetta e lo mangiai di malavoglia, non avevo molta fame. Lui lo divorò.
"Bene grazie per il pranzo ma penso che adesso dovrei ritornare a casa"
"Le tue valigie sono all'ingresso"
Disse lui.
"Le ho preparate quando sono andato per la prima volta a casa tua e tu non c'eri, quella donna mi aveva detto che ti avrebbe cacciata così ho pensato di prevenire, sai assomiglia molto a Julia Roberts"
A quel commento risi.
"Beh, grazie"
Si rimise la maglietta e prese le borse all'ingresso. Poi aprì la porta e salimmo in macchina di nuovo. Questa volta il fu pieno di tensione. Lui era abbastanza incazzato, lo si leggeva negli occhi. Appena arrivati presi le borse e scesi.
"Almeno stavolta mi saluti senza mancarmi a fanculo e ti faccio l'altro 'bracciale'?"
Mi avvicinai a lui è gli diedi un bacio sulla guancia.
"Così va bene?"
"Sempre meglio del dito medio"
Disse e sorrise, facendomi vedere le sue fossette. Andai alla porta e bussai, mi aprì Sylvia. La salutai m lei soffermò il suo sguardo oltre me.
"Aspetta.. Lui? Che cazzo ti ha fatto?!"
"Non urlare! Non mi ha fatto niente! Come lo conosci?"
"Stai scherzando El? Lo conoscono tutti! Hai presente quel ragazzo che morì un paio di mesi fa? Lui lo ha ucciso.. Per questo tutti lo evitano.."
I miei occhi si spalancarono. Allora aveva già ucciso oltre a quello che avevo visto la notte che mi aveva rapita.
"Non mi ha fatto niente tranquilla."
"Se non lo dico agli altri è solo per il tuo bene"
Disse lei, dopo mi ritornarono subito in mente le minacce che mi aveva detto Harry.
"No! Neanche tu lo devi sapere! Ok?!"
Mi guardò con aria confusa ma capì subito che non stavo scherzando e annuì. Subito arrivò Justin.
"Piccola! Mi ha detto Sylvia che ti trasferisci da noi.. Dovrei parlarti"
Disse e io annuii seguendolo con lo sguardo mentre saliva su. Guardai Sissi e poi mi concentrai su Justin. Di che cosa doveva parlarmi?
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Him.
Fanfiction"Io ti amo El.. Ti amo sul serio e non voglio-" Mi interruppi a metà frase. "Non posso vederti così o pensare che forse rimarrai per sempre stesa su un lettino, senza più svegliarti.." Arricciai il naso cercando di calmarmi. Sentivo una rabbia de...