Chapter 60

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Sbattei un paio di volte le palpebre prima di mettere a fuoco la situazione. Sentivo il braccio di Leo premere sulla mia pancia. Mi scansai delicatamente dalla presa per poi scivolare giù dal letto e andare verso la cucina. Non era cambiato niente da quando ci passavo le serate insieme a Sissi e a Tommaso. Sissi. Dovevo tornare. Scossi la testa e presi dalla dispensa una Barletta la caramello. Scartandone l'involucro e prendendo e un morso. Era deliziosa.

"El!"

La voce che proveniva dalle mie spalle era sconvolta. Mi girai di scatto per vedere Harry, in mano aveva una pistola.

"Harry?! Che ci fai qui?!"

"Cerco la mia ragazza, ma quella vera.. Non quella che si scopa il primo che capita pur di non andare a letto con il suo ragazzo!"

La pistola che aveva in mano scattò di colpo sulla mia fronte. Un tonfo al petto mi fece cadere sulle ginocchia, mentre la pistola seguiva tremante le mie mosse. Harry non aveva sparato, ma non pensavo che avrebbe potuto puntati una pistola addosso. Solo il suo gesto mi fece sentire malissimo.

"Come puoi puntarmi una pistola addosso?!"

"Come puoi tradirmi così?!"

"Io non ti ho tradito!

I miei cuori stavano ricevendo diverse pugnalate per ogni parola che stava pronunciando.

"E allora spiegami perché cazzo stavi insieme a quel coglione nel letto!"

Iniziai a respirare irregolarmente, mi sentivo più fiacca.

"Noi stavamo solo dormendo!"

Urlai disperate, mentre con tutte le mie forze tentavo di alzarmi.

"Oh si anche noi 'dormivamo' spesso ricordi?"

Sottolineò la parola 'dormivamo' con più sarcasmo possibile.

"Io non ho fatto sesso con lui!"

La disperazione stava prendendo la meglio su di me. Mi alzai in piedi, mentre notato che il braccio di Harry si stava lentamente abbassando.

"Stai zitta troia!"

Non era la prima volta che mi chiamava così ma ogni volta faceva più male di quella precedente.

"D-dove sono Austin e Sylvia.."

Deglutii rumorosamente, sperando che qualcunaltro venisse da me. Non capivo perché Leonardo non aveva sentito le urla.

"Sylvia ti stava cercando in giardino e Austin è di sopra a occuparsi di un'affare.."

Spalancai la bocca sapendo cosa intendeva.

"Lo dovete lasciare stare cazzo!"

Urlai mentre mi diedi la spinta necessaria per iniziare a correre verso il piano di sopra, cercando di andare ad aiutare Leo ma un braccio mi fermò ad altezza vita facendomi indietreggiare.

"Tu non andrai da lui."

Le parole di Harry uscivano come una minaccia, ma oramai aveva totalmente abbassato il braccio. Notai il corpo di Sissi entrare dalla porta-finestra. Le feci capire con lo sguardo che doveva andare ad aiutare Leonardo. Annuì con la testa e salì su.

"Tu sei mia cazzo."

Mi avvicinai cautamente a lui, facendo piccoli passetti.

"Lo so"

Dissi con calma cercando di tranquillizzarlo. I suoi respiri stavano tornando più regolari, così mi avvicinai fino a toccare con la mano il suo petto.

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