HARRY'S POV
Usciti dalla casa Ellie mi portò in una piazza, mettendoci seduti su una panchina.
"È simpatica tua sorella"
Ridacchiai, sapendo che aveva capito cosa intendevo. Mi diede un'altro schiaffo sul petto.
"Ahio!"
"Così ti impari"
Sorrise compiaciuta.
"Quanti anni ha?"
"Ne ha 15, ne compie 16 a novembre"
Mi avvicinai al suo lobo, mordendolo delicatamente.
"Tu ne hai 17-"
"E tu ne hai 19 abbiamo tutti età diverse"
Il suo tono era abbastanza scocciato.
"Sai che non intendevo questo piccola"
Mi guardò aggrottando la fronte.
"Intendevo dire che tu non hai mai mentito per me, e che non abbiamo mai fatto cose del genere in casa tua"
"1. Io ho mentito per te, forse ti sei dimenticato quando mi hai rapita? Ho detto un sacco di cazzate alla mia migliore amica e al mio ragazzo"
Sentii i miei muscoli contrarsi alle sue ultime tre parole. Evidentemente lo notò perché la sua mano schizzò sulla mia, accarezzandone il dorso. Mi rilassai sotto il suo tocco. Portai le mie mani sui miei fianchi facendola mettere a cavalcioni su di me.
"Mi dispiace"
Disse in un sussurrò mentre la sua fronte era appoggiata alla mia.
"Non volevo"
"Va tutto bene.. Adesso sei solo mia e di nessun altro"
Annuì poggiando le sue labbra sulle mie, si muovevano in sincronia. Infilai la lingua iniziando a rincorrere la sua. Mise le sue mani tra i miei ricci tirandone le punte. Gemetti al suo gesto. Portai le mie mani sul suo culo, palpando lo leggermente facendola gemere. Scesi raggiungendo le sue cosce, accarezzandole. Si staccò dal bacio lasciandomi stupito.
"Inizia il tuo tour turistico amore, scoprirai la mia città"
Disse lasciandomi un ultimo bacio sul naso per poi alzarsi da me. Sbuffai.
"Veramente preferivo fare un'altra specie di 'tour turistico' piccola"
Ammiccai, suscitando in lei un rossore sulle sue guance.
"Sei così dolce quando arrossisci"
Le baciai la guancia per poi alzarmi.
"Perché devi essere così dannatamente pervertito?"
"Perché devi essere così dannatamente sexy?"
Ammiccai di nuovo, facendola arrossire violentemente. Ridacchiai alla sua reazione, le presi la mano e mi lasciai guidare da lei.
SYLVIA'S POV
Sentivo il calore di Austin sopra di me, mentre mi accarezzava la guancia con una mano.
"Sei perfetta."
"Sei mio."
Ridacchiai, i suoi complimenti mi facevano ancora venire la pelle d'oca.
"Oh piccola eccome se sono tuo! Ma a patto che tu sia mia per sempre.."
"Che intendi?"
Mi avvicinò di più a lui.
"Intendo che sarai solo mia, che non mi lascerai mai, intendo per sempre"
Annuii, facendo finta di riflettere passandomi l'indice sul mento.
"Ci sto.. Ma tu prometti che non mi tradirai mai?"
"Certo, a meno che non lo faccia tu"
Ammiccò e mi baciò sulle labbra, lasciandomi una scia umida per poi scendere sul mio collo e iniziare a succhiare. Mi sentivo in totale estasi. Il nostro momento fu interrotto da un tonfo. Ci staccammo per capire cosa era successo. Un altro tonfo. Ci alzammo dal divano. Un anatro tonfo ancora e tre figure a me sconosciute entrarono dalla porta d'ingresso. Vidi Auss scattare in piedi.
"Che cazzo volete?"
"Non ho tempo per spiegarti amico a dopo"
Così dicendo sparò un colpo al braccio di Austin, facendolo cadere a terra. Era una pistola diversa, si capiva dal suono e sapevo che non lo aveva ucciso ma iniziai a urlare lo stesso.
"Zitta troia o te ne sparo uno serio in gola."
Un brivido percorse insistentemente la mia schiena, facendomi zittire.
"Dov'è la chiave?"
I miei occhi si spalancarono.
"Quale chiave?"
L'altro ragazzo iniziò a parlare.
"Bro ci è solo d'intralcio, ci divertiremo dopo con lei"
Un altro brivido percorse la mia schiena. Non riuscii a dire niente ma il ragazzo che aveva sparato a Austin annuì, per poi puntare la stessa strana pistola sulla mia spalla e sparare. Sentii le mie gambe deboli cedere al mio peso, per poi sbattere il corpo sul pavimento e perdere i sensi.
ELEANOR'S POV
"Allora che ne dici ti piace Roma?"
Avevamo appena finito di visitare la mia città e Harry sembrava incantato.
"È bellissima"
Sorrisi soddisfatta alzandomi sulle punte per lasciargli un dolce bacio sulle labbra. I suoi occhi catturarono i miei in uno sguardo che non riuscii a decifrare.
"Che c'è?"
"Niente non importa, andiamo a cenare, tua madre ci starà aspettando."
Mi prese per mano e iniziammo ad incamminarci verso casa.
"So che hai qualcosa Haz.. Perché non me lo dici?"
Scosse la testa, cercando di cambiare argomento anche se sapeva che con me non funzionava.
"Harry basta! Non mi puoi nascondere tutto! Stiamo insieme da tre mesi e tu ancora continui a mentirmi!"
Sbuffò e alzò lo sguardo, incontrando il mio. Era abbastanza triste, non lo vedevo molto spesso così.
"È solo che.. Tu dovresti stare qui, con la tua famiglia.. Non dovresti stare con un omicida come me.."
"Ma di cosa stai parlando?"
"Sto dicendo che per colpa mia tu rinuncerai alla tua famiglia.. Alla tua città.. Alla tua sincerità capisci? Per me dovresti rinunciare alla tua vita.. Per stare con me dovresti venderti l'anima, non posso fare in modo che questo accada.."
Gli presi il viso tra le mani, accarezzandogli entrambi le guance.
"La mia anima l'ho persa quella sera quando ti ho visto uccidere"
Lo sentii irrigidirsi, così ricominciai ad accarezzarlo.
"La mia vita sei tu, si ho fatto un sacco di cazzate e mi sono messa in un sacco di guai da quando ti ho conosciuto ma tu sei sempre riuscito a rimarginare tutte le mie ferite"
Alzò lo sguardo speranzoso incontrando il mio.
"Io ti amo, questo non posso cambiarlo"
Annuì baciandomi la fronte.
"Ti amo anche io"
Eravamo appena arrivati a casa mia, bussai impaziente. Ci aprì Liam.
"Ciao disturbiamo?"
"No vi stavamo aspettando!"
Annuimmo per poi entrare. Elisa si trovava sul divano, dove andò poi Liam stringendole un fianco. Stavano vedendo uno di quei film d'azione con gangster pericolosi. Era strano come nella storia erano sempre le ragazze a rimetterci. Deglutii rumorosamente al pensiero e notando che ero rimasta a fissare la televisione Harry mi tirò a se, mi aveva capito. Si avvicinò al mio orecchio.
"Tranquilla, io ti proteggerò"
Disse quelle parole assicurandosi che mi potesse sentire solo lui. Annuii con la testa, anche se sapevo che non avrebbe potuto proteggervi per sempre.
"La cena è pronta venite!"
Mia madre ci chiamò da dietro. Ci girammo tutti guardando la donna che ci stava osservando con un camice da cucina.
"Arriviamo mamma"
Sorrisi e mi diressi verso di lei abbracciandola.
"Tesoro mi sei mancata"
"Anche tu"
Liam e Elisa ci sorpassarono entrando nella cucina abbracciati. Si vedeva che Liam ci teneva veramente, è come se avesse una stretta protettiva verso mia sorella e questo mi fece rilassare. Entrai in cucina, era più grande di quanto mi ricordavo, ma aveva sempre la stessa tonalità di rosso. Mi misi seduta sul tavolo, accanto a mia madre. Harry arrivò poco dopo, mettendosi accanto a me. Abbassai lo sguardo sui nostri piatti. Era una porzione di pasta al sugo.
"Buon appetito"
Disse mettendosi seduta. Liam e Elisa mangiarono con foga il piatto sotto di loro, io non avevo molta fame, così mangiai il piatto (che era delizioso) di malavoglia. Girai il mio sguardo verso Harry, aveva il viso chinato sul piatto. Fissava la pasta in adorazione. Ridacchiai. Harry lo sentì perché si voltò di scatto verso di me.
"Che c'è?"
Scossi la testa continuando a ridere. Alzò le spalle per riprendere a mangiare.
"Porca puttana che buona!"
I miei occhi (come quelli di tutti) schizzarono su quello verdi di Harry.
"Modera il linguaggio signorino!"
Urlò mia madre, arrossii per lui, ma a quanto pare a lui non importava molto, perché sul suo volto si fece spazio un sorriso.
"Sei tutto sporco"
Gli feci notare. Vidi Harry chinarsi verso di me.
"Perché non mi aiuto a pulir mi piccola?"
Sussurrò al mio orecchio per poi avvicinare le sue labbra alle mie. Mi scansai contrariata.
"Harry smettila"
Sorrisi cercando di non far notare il rossore che era evidente sulle mie guance. Rise anche lui.
"Sei adorabile quando arrossisci."
Questa volta il commento era ad alta voce, ma gli altri non si stranirono.
"È vero"
Disse mia madre sorridendomi. Ricambiai il sorriso. Sentii una mano sul mio ginocchio, mi voltai per vedere che era quella di Harry. Gli sorrisi. La sua mano non si toglieva da li, mentre iniziava a salire su per la mia coscia. Scossi la mia gamba per sottrarmi al tocco provocatorio di Harry.
"Harry tutto bene?"
Mi voltai verso di lui, la domanda sembrava innocente ma dal mio sguardo di poteva benissimo capire che era un incitamento a stare fermo. Alzò lo sguardo verso il mio e solo in quel momento notai che le sue iridi erano di un verde molto scuro.
"Tutto bene amore"
E ammiccò. Sentii un brivido percorrermi la schiena. In quel momento Harry mi faceva leggermente paura. Sobbalzai al suono del mio cellulare.
"Scusate"
Mi alzai un secondo dal tavolo per rispondere. Il numero di Sylvia illuminò lo schermo.
"Pronto?"
"El? Dovete tornare subito!"
"Perché? Cosa è successo?"
Sentii due mani stringermi la vita, Harry. Scansò i miei capelli dal mio collo per poi iniziare a succhiare.
"Harry smettila ma che ti prende?!"
Urlai, Sylvia mi sentì dall'altra parte del telefono perché segui una delle sue domande.
"Che sta combinando Harry?"
"Niente ma sembra ubriaco"
Alzai gli occhi al cielo suscitando una risatina in Harry.
"Adesso dimmi cosa è successo."
"Tre ragazzi sono entrati in casa armati e ci hanno fatto svenire sia a me che a Austin"
"Chi erano?"
Harry notò il nervosismo nelle mie parole perché catturò il telefonino dalla mia mano.
"Passami Austin"
La sua conversazione era a tratti, ma non capivo cosa si stessero dicendo perché l'unica cosa che faceva Harry era annuire e imprecare. Attaccò la chiamata e mi diede di nuovo il telefonino.
"Dobbiamo andare"
Disse frettolosamente.
"Mi vuoi spiegare cosa cazzo succede?"
"Dopo"
Non osai chiedere altro, lo seguii soltanto, salutando tutti.
"Mamma mi dispiace io devo andare, ma prometto che ti chiamerò spesso"
La abbracciai più forte che potevo, non volevo lasciarla andare, lo stesso feci con Elisa.
"Ma perché?"
"Niente mamma non ti posso spiegare adesso"
Gli sorrisi e andai verso la porta, dove mi stava aspettando Harry. Salutammo con la mano per poi uscire.
"Mi spieghi cosa è successo ora?"
Continuavamo a correre verso un taxi che ci portasse all'aeroporto.
"Hanno rubato la chiave."
STAI LEGGENDO
Him.
Fanfiction"Io ti amo El.. Ti amo sul serio e non voglio-" Mi interruppi a metà frase. "Non posso vederti così o pensare che forse rimarrai per sempre stesa su un lettino, senza più svegliarti.." Arricciai il naso cercando di calmarmi. Sentivo una rabbia de...