Him.

Chapter 20

HARRY'S POV

Stavo parlando con Austin di alcuni affari quando dei passi che provenivano dalle scale mi fecero voltare. I miei occhi esplosero alla visione delle due bellissime ragazze che stavano scendendo.

"Cazzo."

Dissi tra me e me. Erano vestite in maniera estremamente sexy. Scrutai ogni parte del corpo di Ellie, cercando qualche imperfezione ma niente. Mi girai verso di Austin guardandolo incredulo, a quanto pare lui la pensava alla stessa maniera. Il silenzio che era calato su di noi fu interrotto dal gemito di Austin quando Sissi gli saltò al collo, non feci che provare invidia per tutta la scena, mentre tutto quello che faceva El era ridere.

"State mettendo a dura prova la nostra pazienza"

Disse Austin mentre si staccava da Sissi, guardandomi divertito.

"Si, ci stiamo trattenendo dal fottervi sul pavimento fino a farvi pregare di smettere"

Continuai io la frase per lui, che si girò verso di me guardandomi divertito e facendomi un sorriso malizioso. Ricambiai la smorfia. Ci girammo tutti e due istintivamente correndo verso di loro, che intanto stavano scappando, urlando. Austin era già riuscito a prendere Sylvia, che era piegata in due dal ridere. Diressi uno sguardo a El, che mi guardi divertita.

"Tanto ti prendo prima o poi"

"Devi solo provarci"

Mi stuzzicò lei. Balzai verso le scale in maniera improvvisa, e lei si mise a correre urlando mentre cercava una porta aperta. Corsi ancora più velocemente vedendo che stava cedendo. Le strins i fianchi pizzicandole la parte più in alto, facendole il solletico.

"Cosa dicevi?"

Continuò a ridere.

"Rispondimi."

Continuò a ridere ma stavolta soffocò la risata per parlare.

"Ok, mi hai preso"

"Bene.. Di che sono il tuo re adesso"

Dissi con una faccia divertita, minacciando la di ricominciare il solletico.

"Dillo. Ora."

Continuai a stuzzicare i fianchi.

"Ok!"

Prese un respiro.

"Sei il mio re"

Disse, combattuta. Le lasciai andare i fianchi.

"Ho vinto"

"Si certo"

Disse lei, e sbuffò.

"Quando imparai a smetterla di sbuffare?"

"Quando tu imparerai a smetterla di fare il re"

Sorrisi alla sua provocazione.

"Ma oramai hai detto che sono il tuo re quindi ti obbligo.."

Le presi il mento tra l'indice e il pollice costringendola a guardarmi e poi continuai la frase.

"A baciarmi"

Mi avvicinai a lei, premendo le mie labbra sulle sue. Era incredibile quanto si muovessero bene insieme! Era come se lei fosse l'altra metà del puzzle, e non l'avrei lasciata scappare. Tirai fuori la lingua bagnandole le labbra, cercando un accesso ma lei rimase impassibile, così ripresi leggermente i fianchi tra le mie mani e la stuzzicai di nuovo, facendole spalancare la bocca. Approfittai di quell'occasione per fiondarci la lingua e da li iniziammo a giocare, e le nostre lingue iniziarono a rincorrersi.