Chapter 15

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Harry e Stefano si abbracciarono. Perché si conoscevano?

"Bro, ma che ci fai qui?"

Disse Harry guardandolo.

"Beh, ti presento la mia ragazza"

Fece una pausa indietreggiando verso Charlotte e stringendole la vita con un braccio incitandola ad andare avanti.

"Lei si chiama Charlotte e beh, si è trasferita con me"

"Beh amico ti sei dato da fare! Non è niente male!"

Ammiccò, le mie vene si ghiacciarono mentre le lacrime iniziarono a salire, come poteva comportarsi così dopo aver pomiciato con me? Mi allontanai dalla porta e salii le scale, dal mio comportamento si poteva notare che ero abbastanza incazzata e soprattutto Harry se ne rese conto.

"Piccola aspetta, che hai?"

Mi disse. Mi voltai e lo fulminai con lo sguardo. Volevo soltanto sapere come si conoscevano, e se Charlotte conosceva Harry già da un po'.

"Come vi conoscete?"

Dissi, il mio tono freddo e teso.

"Beh, noi lavoravamo insieme, finché lui non se ne è andato senza dire niente e.. Beh era come un fratello quind-"

Lo bloccai. Non me ne frugava un cazzo di quello che pensava. Mi girai verso Charlotte.

"Lo sapevi? Conoscevi Harry tu?"

Scosse la testa. La ringraziai mentalmente mandandogli un sorriso. Continuai a sali le scale mentre Harry continuava a chiamarsi. Mi sentii bloccare il polso e mi voltai.

"Non sono in vena ok, Styles? Lasciami stare."

Dissi e mi voltai. Andai in camera mia e sbattei la porta dietro di me. Da sotto si sentivano i pugni che, probabilmente, Harry stava dando contro il muro. La porta si aprì e mi voltai per vedere chi era. Sylvia.

"Mi dispiace per aver reagito così ma quando fa così è veramente-"

"Un coglione"

Proseguì lei. Mi voltai per guardarla e annuii.

"Credimi, è conosciuto per come è fatto, ma a te ci tiene veramente, o non si sarebbe incazzato così tanto.. Lo hai sentito?"

Annuii di nuovo.

"Mi dispiace di non averti fatto fare il grande annuncio, scusami non vol-"

Mi interruppe di nuovo scuotendo la testa.

"Non scusarti, avrei fatto lo stesso se Austin si sarebbe comportato così.."

La ringraziai è corsi ad abbracciarla. Ricambiò l'abbraccio e mi sussurrò all'orecchio.

"Ci sarò sempre per te"

"Promesso?"

"Promesso."

Una lacrima bagnò la sua maglietta e mi accarezzò la nuca con il palmo della mano. Una mano in più si intromise tra di noi e coprì la bocca di Sissi con un fazzoletto, sentii il suo corpo cedere sotto di me e una mano avvolse anche la mia bocca, poggiandoci sopra un fazzoletto. Cercai in tutti i modi di urlare ma sentii il mio corpo diventare sempre più debole, e le mie gambe piegar si sotto di me. Riuscii ad emettere un ultimo strillo e svenni.

AUSTIN'S POV

Sentii un urlo da sopra e interruppi. Loro continuarono a parlare.

"Allora la squadra si riunisce?"

Disse Stefano.

"Certo e.. C'è un nuovo membro"

Voltandosi verso di me mi indicò con la mano.

"E lui è Austin"

Sorrisi agitando la mano in segno di saluti e interruppi subito ciò che stavo facendo per avvertire Harry di ciò che avevo sentito.

"Harry sopra qualcuno ha urlato, credo sia meglio se andiamo a controllare"

Dissi e giù interrotto da Charlie.

"I-io devo andare"

Si avvicinò a Stefano dandogli un bacio e si girò per andarsene. Aveva abbastanza fretta ma questo al momento non mi interessava minimamente.

"Harry.."

Ripresi, lui si voltò verso di me per salire le scale e dirigersi verso la camera delle ragazze. Lo vidi irrigidirsi davanti a me quando notammo che non c'era nessuno in quella stanza e la finestra era aperta, lasciando passare un'aria abbastanza fredda nella camera. Ci raggiunse Stefano.

"Che succede"

Stavo aspettando che Harry rispondesse quando dovetti rispondere io perché, a quanto pare, Harry era rimasto immobile fissando il vuoto.

"Sylvia e Eleanor. Non sono qui."

Le uniche parole che riuscii a far uscire dalla mia bocca furono quelle e Stefano interruppe l'andata di silenzio che ci stava sovrastando poggiando le mani una sulla spalla di Harry e una sulla mia spalla.

"Avevi detto che la squadra era riunita no? Bene mettiamoci al lavoro."

Annuimmo tutti e due insieme, incapaci di parlare. Solo l'idea che qualcuno potesse toccare Sylvia mi faceva stare male, mi faceva incazzare. E in qualche modo capii che era lo stesso per Harry, anche se mi sembrava strano. Scendemmo e iniziammo a fare delle ricerche.

****

HARRY'S POV

Era passata un'ora e ancora non eravamo riusciti a trovare niente. I miei pensieri su come riprendermi Ellie furono interrotti da Austin, che si girò verso di me.

"Ammettilo, ti piace."

Lo guardai con uno sguardo interrogativo.

"Lei, Eleanor, ti piace, si vede da come la guardi, da come la tratti.. Ci tieni a lei."

Stefano si voltò, interrompendo un secondo la ricerca che stava facendo.

"Era la ragazza che è salita su?"

Annuii. Ma poi scossi la testa.

"Ma che cazzo dite."

"Quello che è più che evidente."

Disse Austin continuando.

"È impossibile, quella ragazza è insopportabile."

Ed era vero, quando sbuffava, era estremamente irritante. Ma quando faceva qualsiasi altra cosa, era adorabile, carina, sexy. Sorrisi a quel pensiero e Austin mi guardò come per dire 'te-lo-avevo-detto'. Alzai gli occhi al cielo e Stefano continuò a parlare.

"Ragazzi ho trovato qualcosa, grazie al telefonino di Sylvia posso rintracciare dove stanno e.. Sono alla Wall Street 312B.. Sapete dov'è?"

Scossi la testa e Austin fece lo stesso. Ma poi ripensai al numero 312B, mi era troppo familiare. Poi capii.

"McDiver"

Sussurrai senza fiato, con i denti che si stringevano sempre di più tra di loro e le mascelle che si stringevano. Presi una pistola dal comodino e aprii l'armadio che si trovava sopra la TV. Mi girai per vedere i ragazzi, Stefano aveva gli occhi incorniciati da uno sguardo diabolico e divertito mentre Austin aveva uno sguardo stupefatto ma divertito. Presi altre due pistole e gliele tirai, poi uscii dalla stanza e andai ad aprire la porta. Quel fottuto bastardo me l'avrebbe pagato. Fosse l'ultima cosa che avrei fatto.

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