Capitolo 6

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Rossella sali in macchina con Damiano, lui era perso nei suoi pensieri era chiuso come in una bolla impenetrabile, Rossella non riusciva a decifrare cosa gli passasse per la testa. Mentre guidava non faceva altro che pensare a come aveva fatto a infilarsi in questo pasticcio, in macchina di sera con uno sconosciuto. Non era sicura che fosse una persona sana di mente , nel giro di pochi minuti aveva mostrato più facce. I suoi pensieri vennero fermati dalla voce di Damiano che gli diceva di accostare a quel bar lungo la strada. Rossella non si era accorta che erano a via Caracciolo erano quasi arrivati , a due passi dal bar che Damiano indicava c'era l'albergo dove alloggiava . Accostò e non spense il motore, lui scese dalla macchina e si fermò ad aspettare Rossella, poi intui che lei non sarebbe scesa, così si accostò al lato guida e le disse <<Dai scendi prendiamo qualcosa, per ringraziarti di avermi accompagnato.>>
<<No la ringrazio preferisco tornare a casa>>
<<Chi non beve in compagnia o è un ladro o una spia ! Su five minuts! Lets go baby! E non essere così formale dammi del tu.>>
Rossella scese dalla macchina un po infastidita è pronta a replicare <<veramente io del "tu" lo do solo a chi conosco.!>>incrociando le breccia.
<<Ecco ci risiamo!>>
<<Non è quello che pensi che voglio sapere , mi basterebbe un nome l'età e cantante preferito.>>
Damiano rise <<Devo ammettere che hai ragione allora Damiano Carlay età 28. E lei Miss?"
<< Rossella De Curtis età 27 .>>
<<Bene, e ora andiamo a prenderci qualcosa.>> e offrì il suo braccio a Rossella.
Nel bar non c'era molta gente e Rossella si senti sollevata, non voleva essere vista da sola con Damiano anche se non faceva nulla di male , in fin dei conti mica era la prima volta che si trovava a prendere un caffè con un amico o un collega di lavoro . Ordinarono, Damiano una grappa barricata e Rossella un Campari. Forse aveva un po azzardato doveva guidare ma si ogni tanto sti cavoli! . Mentre aspettavano i loro sguardi si incrociarono e per la prima volta ebbero modo di osservasi bene senza interferenze. Rossella appuro che lui aveva dei lineamenti grezzi ma allo stesso tempo belli da guardare gli occhi di un colore scuro quasi nero e i capelli un po spettinati castani scuro gli davano in aria di bello e trasandato. Rossella invece per lui era una vera e propria delizia, la tipica bellezza mediterranea non era artefatta con questi lineamenti marcati , il trucco li esaltava ancora di più ma sapeva che struccata aveva comunque labbra carnose e occhi che ti inchiodano, ne aveva viste di belle ragazze di modelle, di americane ossigenate non ne poteva più, lei aveva un modo di fare molto femminile . Anche ora lei era in imbarazzo e con l'indice si strofinava la punta del naso.
Rossella si sentiva osservata , sentiva il suo sguardo su di lei , la scrutava la studiava e non sapeva se volesse che lui smettesse o no.                                                                                                    Finalmente arrivarono le loro ordinazioni accompagnati anche da stuzzichini e si misero a bere. Parlarono così del più del meno e nel frattempo ordinarono ancora e la conversazione si sciolse e si ritrovarono a parlare in maniera più intima , lei ascoltava Damiano esterrefatta sapeva tante cose e le raccontava con tanta passione ,non si rese conto che da che gli era seduta di fronte ora gli era seduta di fianco tanto che la sua ginocchia era a contatto con la sua , non si accorse del intimità che si era creata tra di loro.
<< È tu verso che colore propendi ?Rosso fuoco passione o nera come la notte e le tenebre.>>disse Damiano indicando la sua tuta.
<<Non saprei! Perché non ti piace la mia tuta ?>> e si alzò facendo un giro su stessa richiamando l'attenzione di altri .
<<Stai giù !>>le disse Damiano afferrandola per un polso.
<<Non ho detto questo , anzi posso dire che adoro il vedo e non vedo che crea questo merletto nero sul tuo seno.>> Lo disse avvicinandosi a lei, che sentì il suo alito sul suo collo e penso che non aveva più provato una simile eccitazione .
<<Forse è meglio se andiamo! E' tardi domani lavoro , mica come te che non sei sotto nessuno!>>disse Rossella per liberarsi di quella intimità che si stava creando,eppure il suo sesto senso gli diceva che già aveva visto questo ragazzo ma non si ricordava dove e quando.
Si alzarono e Damiano pagò il conto . Rossella aveva su di se gli sguardi degli uomini presenti,
Damiano era seccato e penso che a Napoli è così le belle ragazze sono soggetti a sguardi e a battute poco eleganti da parte dei maschi. Così si apprestò a uscire con lei per mano.
<<Lasciami la mano non c'è bisogno>>disse Rossella che cercava di svincolarsi dalla stretta della mano di lui .
<<Invece si >>replicò lui << tu non hai visto come cazzo ti guadavano quei trogloditi! Ti stavano mangiando con gli occhi , dovevo fargli capire di smettere!>>
<<Okay ma ora siamo fuori....>> Non finì la frase perché comincio a barcollare.
Damiano la teneva e l'aiuto a trovare l'equilibrio e ridendo disse <<Si lo so, baby faccio questo effetto ! È questo è solo l'inizio ...>>
<<Smettila !>>rispose Rossella con tono acido, ma ancora non c'è la faceva a stare dritta <<Forse ho bevuto troppo ...., non sono nelle condizioni di guidare! >>
<<Vieni da me, ti giuro non ti molesterò non ti torcerò un capello.>> rispose lui cercando di essere convincente.
Non poteva fare altro che accettare , così andarono da lui in camera. Appena arrivati nella sua suite al ultimo piano Damiano gli diede un pantaloncini e una sua polo a maniche corte, si scusò del fatto che non usava i pigiami per dormire, dal servizio del hotel fece preparare una camomilla per Rossella, qualcosa di caldo gli avrebbe fatto bene . Nel frattempo erano lì sulla terrazza della sua suite e Rossella nel suo barlume di lucidità fumava e ammirava il mare.
<<Ho vissuto qualche anno fuori da Napoli , un po di tempo fa, ero a pezzi e andare via in quel momento era l'unica mia cura, ma credimi sono stata così male , sognavo questo posto ogni notte. L odore del mare lo cercavo in ogni angolo, mi sento rapita da questa città. Il cielo azzurro che c'è qui, il sole...sembra che sia sempre d'estate, l'inverno non è mai vierno . Come hai fatto a stare tanto tempo via ? Non ti è mancata? Io non potrei . >> disse Rossella, rompendo il silenzio.
Damiano aspiro la sua sigaretta <<No avevo nessun motivo per restare, nessuno mi voleva qui.! Ho dovuto cancellare questa città dal mio cuore , si mi è mancata e tanto, ma non avevo alternativa. Questa città io la giravo di notte come un matto bevendo fino a non ricordare chi fossi. >> Lo disse con una tale malinconia che Rossella senti che per un attimo erano simili , avverti che anche lui aveva vissuto qualcosa che lo aveva profondamente turbato. Qualcosa che gli era rimasto ancora sotto pelle, che era stato un anima in pena come lei . Chissà , penso forse per la donna raffigurata nel suo quadro, gli avrà spezzato il cuore, la avrà dipinta di spalle proprio per non ricordare il suo viso. Eppure quel giardino gli sembrava familiare, ma non era lucida per pensare così si addormentò lì sulla terrazza. Damiano la prese con delicatezza in braccio, lo chignon di Rossella si era tutto aperto e tutti i suoi capelli ora gli cadevano lungo le spalle. La adagio sul letto, accarezzo i suoi capelli e si avvicinò al suo collo e ne ispiro il profumo, gli accarezzò le guance, la copri con il trapuntino e si andò a stendere sul divano, meravigliato dalla bellezza di quella sconosciuta. Non sentiva la solita eccitazione di tipo sessuale da una sera e domani ciao , sentiva una curiosità nel conoscerla, nel voler capire cose pensava cosa aveva da dire.  Chiuse gli occhi e penso che doveva reprimere questa curiosità , "è solo una donna come le altre!!!ti tradirà come già ti ha tradito lei." Gli disse la voce del suo rancore. È così si addormentò.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora