Rossella arrivo al lavoro carica e piena di energie. La piccola fuga che si era concessa con Ludovico aveva dato i suoi benefici. La sera lui l'aveva accompagnata a casa, non le aveva proposto di dormire da lei. La cosa fece piacere a Rossella, aveva mentito sulla storia dell'anello doveva trovare il modo di recuperalo il più in fretta possibile. Ma come fare se aveva deciso di tenere alla larga Damiano?. Decise di chiamare Marta, lei le disse che stava arrivando e che l'avrebbe aspettata al bar per la colazione. Rossella andò nella sua stanza si infilò il camice, e gli zoccoli. Aveva i capelli sciolti con morbide onde che gli erano rimaste dal giorno prima. La caposala del reparto la saluto facendogli dei complimenti. Raggiunse la sua amica, che al contrario di lei aveva un aspetto orribile. Delle grosse occhiaie e gli occhi rossi marcavano il suo viso. Si avvicinò le prese la mano : << Marta cosa è successo... hai la faccia stravolta.>>
<< Rossella non puoi immaginare che nottataccia!>> disse lei.
Inizio a raccontarle tutto, da quando Pierre voleva riprendersi le sue cose, della sua uscita senza meta, il momento in cui torno a casa e vide l'abito appeso.
<<Gesù cose è pazz!!! >> la interruppe Rossella. << Quindi che è fatt poi? >>
<<Gli ho raccontato tutto, ho dovuto farlo, mi ha accusato di averlo usato, pensava che fossi sposata. Mi ha detto che mi sono divertita con lui mentre avevo una crisi matrimoniale!>> concluse Marta con sdegno.
<<Oh! Gesù!!! Deve essere stata dura per te ... ricordare tutte quelle cose ... parlare di quel farabutto..>> poi presa dalla curiosità le chiese <<E che ha detto lui alla fine? Come siete rimasti?>>
<< Quando ha capito che aveva frainteso, mi ha chiesto cosa provassi io! Mi ha fatto le sue scusa e mi ha detto che potevamo ricominciare...-prese fiato per mandare giù quel nodo alla gola che la impediva di piangere- ma io gli ho risposto che non sapevo cosa provavo, probabilmente niente e che non potevo perdonarlo per aver dubitato della mia onestà.>> concluse Marta girando con stizza il cucchiaino nella tazza del suo cappuccino.
Rossella non sapeva cosa dire, Pierre aveva sbagliato, l'aveva quasi forzata a dire la verità sul suo passato, però adesso Marta era libera da quel peso e potevano ricominciare insieme proprio come aveva detto lui. <<Pierre ha sbagliato a dubitare di te, in questi mesi vuol dire che non ha capito niente di te. Però Marta anche tu non gli hai dato modo di capire molto, con il tuo modo di tenere sempre alla larga le persone. >> gli disse Rossella, siccome Marta non replico Rossella prosegui << Lui ha ragione a dire che potreste provarci di nuovo. Sono sicura che lui prova qualcosa per te...e scusami ma credo che tu abbia solo una grande paura, perché già sei totalmente presa da questo ragazzo. Sei diversa da quando esci con lui..... >> <<Non credo proprio!>> la interruppe Marta mettendo il broncio come una bambina e incrociando le braccia al petto. Sapeva che sotto sotto Rossella aveva ragione. Finirono la colazione in silenzio, Rossella sapeva di aver colpito e affondato il bersaglio, Marta aveva solo una gran confusione nella testa. Si diressero ognuno al proprio lavoro.
•~•~•~•~•~•~•~•~•~•Damiano e Pierre avevano iniziato il loro primo giorno di lavoro. Damiano prima di recarsi a lavoro si era recato in una concessionaria, aveva comprato una moto, stile Harley Davison nera. Erano lì da un paio di ore, quando si recò sul posto anche il proprietario della villa che dovevano restaurare. Il Sig.re Brancaccio aveva voluto Pierre e Damiano per riportare agli antichi splendori la villa ottocentesca che aveva acquistato. Era un uomo di umili origini, ma che con i suoi affari si era arricchito, faceva parte di quelli che contavano ma non aveva né buon gusto né buone maniere. Ma a suo favore si può dire che era una persona di buon cuore. Aveva ingaggiato una ditta edile che si sarebbe occupata dei lavori strutturali, mentre i suoi pupilli, così li chiamava lui, si dovevano occupare di tutta la parte concernente l'arredamento; tendaggi, mobilio, quadri, come organizzare gli spazi. Inoltre sul soffitto, che era molto alto, e sulle pareti c'erano degli affreschi e Damiano aveva il compito di restaurarli. Il lavoro era molto impegnativo e avrebbero impiegato senza intoppi almeno quattro mesi circa, considerando agosto il mese delle ferie estive degli operai. Damiano parlava con il Sig.re Brancaccio ma ogni tanto il suo sguardo cadeva su Pierre che era totalmente perso nei suoi pensieri, non era certo un buon inizio, doveva assolutamente parlare con il suo amico. Guardò il suo orologio da polso erano le dodici, si ricordo che tra un'ora poteva andare a vedere sua nonna che era ancora in terapia intensiva. Liquidò il Sig.re Brancaccio, e si rivolse a Pierre: << Insomma cosa hai? >> gli chiese Damiano, mettendogli una mano spalla. <<Niente è stata solo una brutta serata...>> rispose lui. << Una brutta serata...che hai passato grazie ad una certa persona.>> Azzardò Damiano. << Non la nominare per cortesia!!>> disse Pierre prendendo a pugni un muro, le nocchie gli si arrossarono, e dello stucco che ricoprivano la parete cadde sul pavimento. Damiano si passo una mano sul viso, la cosa era molto grave, non aveva mai visto Pierre perdere le staffe, in genere era un tipo che sembrava che nulla lo scuotesse. <<OK...!! Va bene, andiamo a prenderci una birra e un panino ti va? Poi voglio passare da mia nonna.>> l'amico annui presero le loro cose e uscirono.
Poco dopo mentre erano seduti a un tavolino di una birreria Pierre racconto tutto quello che era successo la sera prima con Marta. Il pittore rimase a bocca aperta, capì cosa sua sorella voleva dire quel pomeriggio. << Pierre adesso sai la verità, cosa ti impedisce di stare con lei?>>chiese. << Lei non sa cosa prova per me...io gli ho detto che provo dei sentimenti, ma niente lei non si è smossa. Mi ha detto che non può stare con una persona che l'ha giudicata senza sapere niente di lei.>> rispose Pierre affranto. <<Stupido orgoglio femminile.>> sbuffò Damiano irritato, conosceva Pierre sapeva la fatica che aveva fatto ad ammettere che provava un sentimento, non sapeva ancora con certezza se era innamorato di lei, ma di sicuro il suo amico era molto vicino all'amore. << Forse ha ragione ...>> replico Pierre sospirando. << Non farmi ridere.... -controbatté Damiano- le donne hanno sempre torto!.>>. Entrambi scoppiarono a ridere.
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Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)
RomanceRossella una ragazza che deve sgomitare nel mondo della chirurgia per essere apprezzata e per dimostrare chi è al di là del suo importante cognome. Il suo primo amore finisce in tragedia.... Tutta la sua vita cambia, le ripercussioni di quella trag...