Capitolo 58

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Dopo qualche giorno....
Una leggera brezza estiva faceva muovere la gonna del suo abito. Nel pomeriggio nel suo studio aveva trovato un pacco per lei, lo apri con il cuore il gola, ed era accompagnato da un biglietto :

"Ho bisogno di vederti, spero che mi raggiungerai... ti aspetto."

Indosso l'abito e sciolse i suoi lunghi capelli. Conosceva molto bene quella casa, era quella di nonna Rosario. Davanti alla porta c'era un'altro biglietto, lo aprì. Era molto tesa, e tutti questi indizi la stavano mettendo in agitazione. Il foglio diceva di andare in spiaggia.
Giro l'angolo scese i tre scalini che portavano alla spiaggia.

La sera era calata e un tappeto di stelle scintillavano nel cielo. Camminava affossando i piedi nella sabbia.
Era stato tracciato un sentiero sulla spiaggia fatto da candele rosse e petali di fiori. La strada terminava con un cuore fatto da lanterne.

Lei si fermò al centro della figura, si guardava intorno alla ricerca di altri indizi. Ma niente!

Si girò verso la casa della nonna di Damiano, e vide un enorme striscione con una scritta che la lascio senza fiato.

VUOI DIVENTARE MIA MOGLIE?

Stordita dalla felicità si porto le mani alla bocca, per trattenere   i singhiozzi di gioia che le risalivano in gola.
Non si rese conto di avere alle sue spalle la persona che gli faceva quella domanda.

Lui era dietro di lei, è appena questa di girò lui si inginocchiò ai suoi piedi. Le prese una mano, era molto emozionato e tremava dalla gioia.
Non si era mai inginocchiato ai piedi di una donna, e ora sapeva perché.
Aveva capito fin dai primi giorni che lei era il suo incastro perfetto, quel pezzo che gli mancava per essere completo. Era bella, intelligente e pungente.
Per lei sarebbe andato in ginocchio fino a Lourdes, se fosse stato necessario.
Aveva sofferto molto quella ragazza, meritava il meglio.

La guardò negli occhi, si schiarì la voce: << Una volta mi hai detto che qualcuno ti aveva strappato il cuore dal petto. E che il tuo cuore ha iniziato e rotolare, è più ti affannavi a riprenderlo e più si allontana. È stato un bene che tu non si riuscita a prenderlo, è sai perché?>> gli chiese lui dolcemente.

Lei non rispose e fece di no con la testa.
Non c'è la faceva a parlare, per la prima volta lui era riuscito a fargli perdere l uso della parola.
Lui continuo il suo discorso, << Il tuo cuore si è fermato vicino a me. Io l'ho raccolto, ho curato le sue ferite, ricucito i suoi strappi, l'ho tenuto al caldo dentro di me.
Ora conosco la sua mappatura, ogni tuo battito accompagna il mio battito. Te lo restituisco con la promessa che mi prenderò sempre cura di te.
Ti amo .... sposami e permetti a noi di essere felici!>>
La voce di Pierre era carica di speranza, guadava Marta e le infilo un anello di brillanti al dito.

Lei si sciolse in un pianto.
Gli getto le braccia al collo e si perse nel suo profumo di liquirizia. <<Si!! Si!!! >> prese a urlare come una bambina fiondandosi sulla sua bocca.

Lui ricambio i suoi baci. Era felice, si sentiva rigenerato. Erano stati giorni difficili, un alternanza di sentimenti.
La paure di essere rifiutato, la speranza di essere accettato.
Ora non c'era più nessun dubbio, il matrimonio era il punto di partenza per costruire il loro strada insieme.
<< Vieni, andiamo le sorprese non sono ancora finite...>>Pierre la prese e la condusse sulla terrazza della casa. C'era un tavolo apparecchiato per due, l'atmosfera era molto romantica e Marta si sentì la donna più importante e amata della terra. Lui da perfetto gentiluomo francese la fece accomodare e gli servi la cena. Si misero a parlare, non vedevano l'ora di diventare marito e moglie. Pierre mise un po' di musica e invito Marta a ballare. Si strinsero l uno all'altra e presi dalla passione finirono in una camera degli ospiti. Anche lì era tutto decisamente romantico. Candele profumate riempivano la stanza e il letto era ricoperto di cuscini e lenzuola di seta. Era stato tutto troppo perfetto, non poteva essere opera solo di Pierre. Così lei chiese:<< Chi ti aiutato? È tutto bellissimo!>>
<<Touche !>> sospiró Pierre. Era stato scoperto. << Ti dirò tutto... ma prima vieni qui!>> La prese e la trascino sul letto con lui.
A lei non importo più niente, la sua curiosità si spense. Lui aveva la capacità di accendere una dimensione ultra terrena. Una dimensione tutta loro. Ben presto la stanza si riempì dei loro respiri dei loro gemiti.

~•~•~•~•~•~•~•~•~•

Se Damiano ancora non sapeva che pesci prendere, qualcuno molto vicino a lui sapeva perfettamente cosa voleva! Quella mattina Pierre era molto agitato e maldestro.      << Si può sapere che hai?Ma che è tutta questa agitazione?!>> gli chiese Damiano.
Non poteva stare anche dietro ai problemi del suo amico.

Pierre moriva dalla voglia di parlare con qualcuno, anzi voleva parlare con Damiano, del resto aveva solo lui, ma aveva paura della reazione del pittore.
Negli ultimi giorni era molto scontroso.
Anche Simone che ormai girovagava spesso per la villa aveva notato la tensione che si respirava. <<Infatti.... sei più strano del solito!>> Disse confermando le parole di Damiano.

Alla fine lasciò andare ogni timore e confessò i suoi tormenti. <<Vorrei chiedere a Marta di diventare mia moglie. >>. Pronuncio quella parole con occhi bassi e con la voce carica di imbarazzo.
Giusy gli fece subito le sue congratulazioni.
Simone gli chiese se si sentisse bene. Damiano lo scrutò a lungo, indeciso su cosa rispondere.
Certo la situazione del suo amico era diversa dalla sua. Marta era una donna molto caparbia, ma sicuramente innamorata del suo amico.
Ed era sicuro che il cuore di Pierre appartenesse a Marta. Forse era un tantino prematuro, lui avrebbe aspettato ancora un po'.
Si ma lui era lui!.
Forse difficilmente avrebbe fatto un passo del genere.

Infatti si sarebbe potuto proporre come marito, ma non lo aveva fatto.
Ed ora doveva accettare che forse l unica donna che avrebbe mai amato stava per sposare un altro, solo per dei dannati soldi.
Il problema per lui era proprio questo. La leggerezza, non si fa un passo del genere senza esserne sicuri e forse l'amore non sempre può bastare.

Gli occhi di Pierre erano fissi su di lui, aspettava una risposta, lo aspettava come le parole del Papa quando benedice i fedeli.
Lo guardava in cerca di approvazione.

Alle fine Damiano sospirò pensando che il suo amico si meritava ogni bene possibile. Si congratulò con lui, e lo abbracciò.
<< Grazie, a tutti!>> disse Pierre. Poi continuo:<< Io vorrei fare qualcosa di speciale per lei!>> Non voleva fare la solita proposta di matrimonio.<< Ma non so cosa? >>
<< Puoi portarla a casa mia. Non vi disturberò, potrai preparare tutto sulla terrazza che da sul mare!>> Propose Damiano.
<< Oh che cosa romantica !! >> Esclamò Giusy.
<< Che palle...>> disse Simone imitando il tono di voce smielato di Giusy. Iniziarono a litigare i due giovani. Damiano che non ne potava più delle loro urla li mise a tacere. << Tu, e tu- disse puntando un dito verso di loro- organizzerete la più bella proposta di matrimonio per il mio amico!>> Il suo tono era autoritario.
I due tentarono di protestare, ma senza alcun successo.
Così il diavolo e l'acqua passarono il pomeriggio a litigare su cosa fare. Tutto quello che proponeva lui, lei lo bocciava e viceversa. Alla fine però fecero un bel lavoro. Soddisfatti la sera, si misero a sbirciare un po' i due i innamorati. Quando videro che lei aveva accettato se ne andarono in una birreria con Damiano.

Buon pomeriggio a tutti! Spero che vi piaccia, lo so forse non è il capitolo che stavate aspettando ma spero che vi emozionerà! A presto aspetto i vostri commenti. 😘😘😘😘

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora