Capitolo 16

487 74 11
                                    


Rossella era così immersa nei suoi pensieri da non avvertire che qualcuno gli stava alle spalle. Quando senti una mano sulla sua spalla, si alzo di scatto e si girò con il cuore in gola dall'angoscia. Aveva paura che fosse qualche mal intenzionato, invece davanti a se si trovo la figura di Damiano, con i capelli scompigliati dal vento, alla luce del sole i suoi capelli avevano varie sfumature di nero ed erano mossi, non legati, il viso un po abbronzato e la barba era molto corta.
<<Scusami non volevo farti spaventare, mi sono avvicinato troppo di istinto.....>>  le parole di Damiano si fermarono in aria, vedendo il viso di Rossella che era pallido e gli occhi erano lucidi e rossi come chi aveva pianto in silenzio.
<<Scusami davvero....stai piangendo dalla paura...>> e la attirò a sé per abbracciarla. Lei era molto riluttante, ed era arrabbiata per vari motivi : lui la vedeva piangere per la terza volta, aveva rotto quell'incantesimo in cui era immersa e infine aveva temuto il peggio per se stessa. Così mentre era fra le sue breccia gli prese a pugni il petto, sentiva la rabbia esplodere, non riusciva a capire perché vicino a lui non sapeva mai come comportarsi, era sempre a disagio e lui riusciva sempre a metterla in ridicolo.
<< Lo sai cosa distingue un essere umano da un animale? L'istinto. PARE CHE TU SIA PIÙ' INCLINE AD ESSERE UN ANIMALE!>> strillò Rossella.
<< Oh !!! Ecco i tuoi modi da gran dama venir fuori.!>> la derise Damiano, battendo le mani imitando un applauso.
<<Basta ! >> scatto Rossella e si girò per andarsene.
Damiano la fermo prendendola per un polso, lei non lo ritirò e si fermo.
<<Perché piangevi? Insomma non è per lo spavento. Stai bene? >> e gli poso una mano su una guancia. Lei si lascio accarezzare e chiuse gli occhi per un secondo. Riapri gli occhi e lo fisso intensamente, lo supplico con lo sguardo di non insistere. Damiano capì che lei non voleva rispondere, noto che aveva il lettore mp3 in mano.
Si sedette sulla sabbia, tirando giù pure lei , che lo imitò sedendosi vicino a lui, così vicino da sentire il suo profumo all'essenza di bergamotto e ambra grigia.
<<Va bene! Non mi piace vederti piangere. Ti ho spaventato sono mortificato. Volevo solo scusarmi per l'altro pomeriggio......>> gli si era seccata la gola non riusciva a parlare                     ''Dove è finita tutta la mia spavalderia? ''Si chiese Damiano, aveva così desiderato rivederla, che quando gli si era materializzata davanti aveva agito senza pensare per paura di perdere di nuovo le sue traccie, e non voleva  creare  l'ennesimo pasticcio aveva già di che scusarsi. Quando gli stava vicino sentiva tutto il suo muro creparsi, si sentiva insicuro e lui odiava essere insicuro.
Rossella noto un certo imbarazzo in lui, <<Non fa niente. Ho reagito male!>> rispose pacatamente continuando a guardare il mare, l'ultima cosa di cui voleva parlare era del bacio, e non lo guardava per paura che lui potesse vedere un rossore che gli si affacciava sulle guance.
<<Ti va di fare un gioco?>> chiese Damiano.
<<Siamo un po cresciuti per giocare!>>
<<Dipende dai giochi.....ci sono molti giochi che conosco per soli adulti..>> rispose Damiano aprendosi in un sorriso molto malizioso.
<<Ecco ricominciamo....>> sbuffò Rossella e stava per alzarsi, ma lui la ritirò giù per un braccio.
<< Relax .... Ross...allora tu hai un mp3, cerca una canzone che rappresenta qualcosa di importante nella tua vita,  che  cosa è per te l'amicizia , l'amore ecc, io faccio lo stesso, le cerco dalla mia raccolta del telefono.
Poi sentiamo prima una e poi un'altra in base a quella che scegliamo sapremo qualcosa in più dell'altro. >>
<< Perché dovrei farti sapere qualcosa di me ?E cosa ti fa pensare che voglio sapere qualcosa di te?>>
<<Sei curiosa come tutte le donne! Hai paura che possa sapere qualcosa di te che non dovrei sapere? >>
<< Non sono curiosa io!>> affermò offesa Rossella, << è una stronzata, non ho tempo da perdere! Ho un appuntamento.....>>cercava una scusa per andarsene, anche se non era quello che voleva, e stava cercando di sembrava convinta, quando il suo telefono squillo rompendo il suo misero tentativo.
Si sposto un po' di lato da lui, come a cercare un po' di privacy , era Ludovico, cerco di assumere un tono calmo

"Pronto ....Ehi" rispose Rossella, si sentiva una stupida.
" Tesoro, sto correndo in clinica c' è un emergenza.... niente di grave. No essere arrabbiata lo so è sabato sera e ti avevo promesso che avremmo passato del tempo insieme...però " parlava a raffica e cercava di giustificarsi, in realtà Rossella era sollevata, quell urgenza di lavoro di Ludovico era provvidenziale. Non aveva voglia di niente, in realtà la mattinata era stata pesante e domani sarebbe stato ancora più impegnativo, quella pausa le avrebbe fatto bene.
"Ok ! Va bene, non ti devi giustificare o sentirti in colpa. Domani staremo insieme tutto il giorno. Ti aspetto dopo a casa." Rispose Rossella sforzandosi di essere allegra.
"Certo, domani mi farò perdonare....te lo giuro...! A dopo Ti Amo." e chiuse la telefonata.

Un colpo di  tosse alle sue spalle richiamo la sua attenzione, << Pare che ti hanno dato buca!>>
Disse Damiano dietro di lei, con un sorriso stampato sulla faccia,  ed estrasse dalla tasca interna del suo giubbotto di pelle due bottigliette di vodka, e ne porse una a Rossella.
<<Così pare ......No grazie. >> sventolando la mano per rifiutare la vodka
<<To Take! Su non abuserò di te se ti ubriachi....penso che ti puoi fidare.>>
<<Forse....!>> rispose Rossella prendendo la bottiglia.
<< Mi piace il "Forse" apre delle possibilità, mi aspettavo un "No" , invece hai detto "Forse" , mi fa sperare che un giorno ti fiderai di me, non è una certezza ma neanche una cosa definitiva non è parola che mette fine a un discorso ma da una possibilità.>> disse Damiano guardandola dritta negli occhi.
Rossella fu colpita dalle sue parole, apri la bottiglia e ne prese un sorso, aveva bisogno di qualcosa che la sostenesse, quegli neri che la fissavano, la spogliavano di quelle poche e misere certezze che lei aveva.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora