Capitolo 20

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La cerimonia si era svolta senza nessun problema. Damiano era seduto accanto a Kevin con Pierre. Rossella Ludovico e Marta nella  seconda fila di panche in direzione opposta a Damiano. Rossella poteva vederlo di profilo. Notò  che il suo viso era poco rilassato e avvolte sfoggiava un sorriso forzato. I suoi lineamenti duri catturavano l'attenzione di Rossella, che non riusciva a rilassarsi e a godersi la cerimonia, annuiva con lo sguardo quando Ludovico o Marta richiamavano la sua attenzione, non riuscendo a parlare. Damiano ai suoi occhi sembrava un modello da rivista, era molto bello e curato e il vestito metteva in risalto le sue spalle larghe. Rossella arrossì per i suoi pensieri cercando di scacciarli. Marta invece sembrava tranquilla, la sua era una calma apparente pronta ad esplodere al momento giusto. Pierre invece era molto composto seduto sull'altare vicino a Damiano, mentre aspettavano la sposa aveva scambiato qualche battuta con Damiano.
<< Perché non mi hai detto chi era Rossella? >> gli aveva chiesto Damiano quasi ringhiando, si vedeva che era come un'animale ferito che voleva esplodere, che stava facendo appello a tutto il suo autocontrollo.
<<Damiano....tu volevi la privacy più totale, pensa che neanche a Marta ho detto niente, per evitare che potessero parlare tra di loro e potesse sfuggirgli qualcosa !>>
Sbuffo Pierre .
Damiano rimase sorpreso << Quindi Marta non sapeva di me! >> si disse sollevato.... Forse i nostri incontri sono stati una coincidenza pensò. Però la sua mente sempre diffidente gli suggerì che doveva stare in campana. Cosi disse << Ma Rossella era a Marechiaro ieri dove abitano i nonni quindi doveva aver intuito chi ero!.>>
<< Non credo .... Ma che importanza ha tutto questo?>> gli chiese Pierre.
<<Penso che mi ha preso in giro facendosi passare per chi non è. Invece fa parte di tutta questa bella società altolocata che dà valore solo a cosa sei e non a chi sei!>>
<<Non so ... Ho avuto modo di conoscerla non mi sembra un' arpia anzi la ritengo molto sensibile. Come mai vuoi capire chi è? Perché tutto questo interesse? e poi stai per ripartire ! Non ci pensiamo e godiamoci questa giornata.>> disse mettendogli una mano sulla spalla.
Dentro di se sapeva già in che direzione si stava girando il cuore o quello che aveva Damiano al suo posto. Pierre lo conosceva bene, e questo interesse non nasceva da una semplice paura di essere stato preso in giro da Rossella. Gli dispiaceva solo non aver potuto essere presente nel momento in cui le maschere furono calate. Quello che non sapeva, mentre giocava a fare cupido, era la delusione di Marta. Lei era entrata in chiesa e non si era avvicinata a lui, si era subito messa al suo posto, e aveva evitato di guardare nella direzione di Pierre.

Dopo qualche ora....

Tutti gli inviati compresi gli sposi si erano diretti al ricevimento nella splendida location che era la terrazza dell'Excelsior, ovviamente la vista era mozzafiato, tutto era addobbato con gran classe, erano le 14 del pomeriggio e sulla terrazza si svolgeva un buffet aperitivo , il pranzo lunghissimo si sarebbe svolto nella sala principale. Gli sposi erano ancora impegnati a farsi le foto. Rossella era sotto attacco di sua madre e sua sorella che la stavano rimproverando per la scelta del suo abito troppo " anonimo e senza personalità " così lo definì sua madre, che invece indossava un abito bellissimo che la fasciava alla perfezione, ovviamente tutti la guardavano, senza parlare di sua sorella Elisabetta che non era da meno di sua madre.
Sua padre Arturo rideva, e stringeva la mano di Rossella in segno di solidarietà nei suoi confronti, come facevano sempre erano molto complici.
Damiano osservava il tutto mentre parlava con suo cugino Ludovico, parlavano del più e del meno, non aveva voglia di mettersi a ricordare i teneri ricordi dell' infanzia così dirotto la loro conversazione sul loro lavoro. In realtà teneva sotto occhio Rossella, aveva bisogno di parlare un'attimo da solo con lei.

In un angolo Marta discuteva con Pierre.
<< Insomma cherry!! Che ti ho fatto?>> chiedeva Pierre avvicinandosi al suo orecchio e sfiorandole con un dito un braccio. Era già la terza volta che glielo chiedeva senza nessuna risposta.
<< Pierre....lo sai bene ! Sei uno stronzo...>> si decise a rispondere Marta.
In realtà lui aveva compreso bene cosa la turbava.
<<Mi dispiace ! Ok .....ma non potevo dirti chi era! Era importante la privacy per lui, la sua situazione familiare non è delle migliore, gli strappi non sono ancora ricuciti.>> le disse Pierre.
<< Non mi importa. Tu non hai avuto fiducia in me. Io e te allora cosa siamo? Me lo chiedo spesso e ora so la risposta. Non stiamo costruendo niente, mesi che ci vediamo che stiamo insieme .... È vero non mi sono mai sbilanciata molto sulla natura dei miei sentimenti per te, però l'onesta la fiducia la complicità non c'entrano niente con l'amore. >>disse Marta con molto rammarico, quasi senza guardarlo a testa bassa.
<< Per favore ... >> sbuffò Pierre << lo sai che la discrezione non è il tuo miglior pregio...>> Sentiva che la conversazione stava diventando troppo seria e non sapendo come affrontarla cercò di buttare il peso su di lei. In realtà avrebbe voluto dirglielo, ma non lo fece.
<<C O S A? >> urló lei. <<Io avrei mantenuto il riserbo su una cosa così seria, insomma so che loro hanno avuto dei problemi, dimentichi che io sono amica di Diana? Neanche fosse stato un'autorità come che so.... Saviano che vive sotto scorta!>>
<<Smettila di urlare! >> ringhio Pierre prendendola per un braccio.
<<Lasciami subito...>> disse lei liberandosi dalla presa<< stanno arrivando i miei, farai bene a restare qui, perché non ho più intenzione di presentarteli.... Anzi ritieniti libero di poter frequentare chi ti pare io farò lo stesso!>> è detto ciò lo lascio solo nell'angolo e si diresse dai suoi.
<<Merde!!! >> sibilò tra i denti.

Damiano si era liberato di suo cugino e stava bevendo un drink, continuava a seguire con gli occhi Rossella, ora Ludovico si era unito a lei e alla sua famiglia, "il quadro è completo" pensò.
Non si era perso neanche la scenetta di Marta e Pierre,  "gli sta bene! brava Marta hai fatto bene a lasciarlo lì come uno stoccafisso!".
I suoi pensieri furono interrotti da sua nonna.
<<Damiano, cosa è successo tra te e Rossella... Hai un conto in sospeso anche con lei?>> gli chiese la nonna.
<<No! Nonna ...>> sospiro lui <<l' ho rivista in questi giorni, ma nessuno dei due ha riconosciuto l'altro... E per un attimo siamo stati molto intimi.>>
<<In che senso intimi? >>disse la nonna mettendosi le mani sulla bocca per trattenere un gridolino di stupore.
<<Ha dormito con me, l'ho baciata, e ho passato un pomeriggio con lei!. >>
<<Tutto qui? >> chiese la nonna<< Bhe!! Ti sei limitato di parecchio, conoscendo un po' le tue storie passate.>>
<<Il fatto è che mi ha mentito, pensavo che lei fosse come me, che si fosse liberata di questo circo, invece guardala ci sta a pennello!>> sbottò Damiano.
<<Forse lei è semplicemente diversa così come l'hai percepita tu. Forse dovresti parlargli, ma ti prego non giudicare quella ragazze senza sapere chi è veramente. Non pensare che tutto il mondo ti sia contro. Anche lei ha perso qualcosa.>> le disse sua nonna con fare conciliante, e poi proseguì<< Cosa hai provato quando l'hai baciata?>>
<< Il pomeriggio che venne a parlarmi mia mamma; è allora che l'ho baciata. Poco dopo che mamma se ne andò lei si presentò alla mia porta per portarmi l' agenda che avevo lasciato la sera prima nella sua macchina, avevo dipinto sulle faccia tutti i segni della fatica che avevo fatto per parlare con mia mamma, il dolore era tutto dentro di me, Rossella se nè accorse subito, mi fece una carezza e mi guardò come si guarda un animale ferito. Non accettavo che lei mi potesse guardare così dentro, che lei vedesse tutta la mia debolezza, capisci? Una sconosciuta che mi spogliava di tutti gli strati della mia corazza....così l'afferrai e là baciai. Era meglio che mi disprezzasse ma non che mi compatisse. >>racconto Damiano sentendosi più leggero dopo quella confessione, per poi continuare
<Come faccio a non giudicarla male, è fidanzata con quel bamboccio di Ludovico.... È così nonna credimi ha solo giocato a fare l' ingenua e adesso deve darmi qualche spiegazione...>> così finendo si alzò dal tavolo. Rossella era sola e si stava dirigendo all'interno lasciando la terrazza. Damiano gli era qualche passo dietro. La stava seguendo, lei stava prendendo la direzione dei bagni.

I bagni erano a un piano sotto la terrazza, fuori dai bagni c'era un piccolo salone con poltrone che davano su un balcone. Appena Rossella uscì dal bagno si andò a scontrare con il forte fisico di Damiano. Non ebbe il tempo di pensare che lui l'afferro per un polso e la trascinò sul balcone accostando i vetri.
Il balcone era molto stretto quindi Rossella era con le spalle attaccate al muro e con il fisico di Damiano che la sovrastava.
<< Sei impazzito??>> gli urlò lei.
<< Non c'è bisogno che urli, siamo così vicino che ti sento benissimo!>> rispose lui accostando il suo corpo a lei, e prendendola per i polsi, glieli tiro sulla testa, obbligandola ad alzare la testa per guardarla dritta negli occhi.
<<Guardami!>> gli ordinò.
<<Che cosa vuoi ? Lasciami o comincio a urlare...>> gli ringhiò lei cercando di liberarsi, è tenendo gli occhi puntati sui suoi.
<<Ti sei divertita a giocare con me? A prendermi in giro a fare finta di non sapere chi ero?Hai raccontato a mio cugino dei nostri incontri?Brava ...sei come  La Gioconda: sfuggente, misteriosa, enigmatica hai un'anima che è presente ma inaccessibile.... eccoti qui, alla fine  sei un "fake" adattata perfettamente nel falso mondo in cui vivi! La sceneggiata è finita. Rossella De Carolis.>>

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora