La mattina delle nozze.....
Damiano si alzò da quello che era diventato il suo giaciglio dove passava le notti insonni, ovvero la poltrona.
Aveva toccato il fondo, era arrivato ad aggredire anche sua sorella, gli occhi di lei pieni di panico gli erano sempre impressi. Nei giorni a seguire cerco di scusarsi con lei, sua sorella che lo amava lo perdonò a patto che lui smettesse di comportarsi come uno sprovveduto.
Si recò a lavoro, doveva solo passare quella giornata, quella che non sarebbe mai dovuta arrivare. Aveva sperato in un eruzione epica del Vesuvio che però non era arrivata.
In un terremoto devastante. Ma niente la terra sembrava muta!. Lei si sarebbe sposata e lui avrebbe trovato un po' di serenità?.Mise in moto la sua moto, il cielo era limpido e il sole splendeva alto nel cielo.
Gli scogli davanti casa sua era occupati dai bagnanti, che cercavano un po' di sollievo dal caldo asfissiante di agosto.
L'asfalto sotto le ruote della sua moto era rovente, ma un leggero venticello gli accarezzava le guance e faceva aleggiare i suoi capelli neri.Anche su quella moto poteva percepire l'assenza di Rossella. Non c'erano le sue ginocchia che si stringevano a lui nelle loro folli corse, non c'erano le mani di lei a cingergli la vita.
Alla villa trovò Giusy a lavoro, a quante pare anche lei aveva declinato l'invito, disertando il matrimonio.
Si guardarono per un secondo che sembro infinito, non avevano bisogno di parlare.
Giusy sapeva quanto lui stesse soffrendo, e lui sapeva quanto lei non trovasse giusta quella unione. Si scambiarono un debole sorriso come a dire "passera questa giornata di merda".
Persi ognuno mei suoi pensieri si misero a lavoro.Era quello l intento di Damiano: lavorare. Ma come poteva fare finta di niente?
Il loro ultimo incontro era ancora vivo nei suoi occhi.
Lei vestita di bianco, un attimo dopo nuda sopra di lui.
Lei che si era donata in modo malinconico, e lui che l'aveva amata senza mai lasciare i suoi occhi. Come era possibile che lei non avesse letto quanto l'amasse?
Forse non si era spiegato bene.
Le sue parole: "Io avevo bisogno di te" , " Io ho bisogno di altro!"gli rimbombavano dentro, come un disco rotto.Lascio cadere dalle mani il pennello, guardò l'orologio sul polso.
" Forse sono ancora in tempo!" Una scossa di adrenalina lo invase. Passo di corsa davanti a Giusy che gli chiese dove stesse andando.
<< A prendermi Rossella!>> esclamò a gran voce.
Giusy batte le mani dalla gioia. <<Vengo con te !>> non si sarebbe mai persa una scena tanto romantica, già godeva immaginando sconfitta di quel bamboccio di Ludovico.Sfrecciava lungo la città, per raggiungere il più in fretta possibile la chiesa.
Non aveva ancora un piano preciso, non sapeva cosa dire. Avrebbe improvvisato. Non voleva fare una sceneggiata, ma nel caso fosse stato necessario avrebbe fatto un pandemonio. Era un po' preoccupato dalla reazione di lei, non sapeva come avrebbe reagito. Ad ogni modo lui l'avrebbe presa e se la sarebbe caricata in spalla e portata via.
Si sentiva un carro armato, avrebbe schiacciato chiunque avesse tentato di fermare la sua follia. Non era un tipo da buone maniere, per una volta la sua durezza e i suoi modi bruschi sarebbero state le sue armi vincenti.
In quanto a Ludovico avrebbe fatto bene a non sfidarlo perché lo avrebbe preso a pugni.
Era pur sempre un napoletano è il sangue gli stava ribollendo nelle vene, pompando il suo cuore al limite.Convinto di questo suo modo di agire arrivo fuori la chiesa.
Lui e Giusy la varcarono.
Davanti ai loro occhi c'erano la chiesa addobbata, gli invitati ben vestiti parlavano con vociare basso, uniti in più gruppi sparpagliati.
<< Perché non sono seduti tutti in maniera ordinata e silenziosa ad aspettare la sposa?>> chiese Damiano a Giusy. Non sembrava che stessero aspettando una sposa, davano l'impressione di stare fuori a un bar a fare chiacchiere da comare!.Mentre avanzavano videro davanti all'altare Ludovico.
Mostrava agitazione, i primi bottoni della camicia slacciati, le maniche tirate su fino si gomiti, la giacca gettata su una panca. Era sudato con i capelli appiccicati sulla fronte. Come si sarebbe sposato in quello stato? Penso Damiano.La madre di Rossella seduta su una sedia, la mamma di Ludovico la sventola con un ventaglio. Era pallida e sudata, sua zia invece era nervosa mentre agitava il ventaglio.
Arturo non parlava, anche lui aveva un aria affranta si passava spesso la mano nei capelli, con occhi bassai parlava con il padre di Marta e con suo padre Edoardo.
Damiano guardava la scena aventi a lui, nessuno sembrava aspettare una sposa.
Un braccio lo afferrò.
Era Pierre. << Che ci fai qui?>> gli chiese.
<< Sono venuto a portare via Rossella. >> disse ostentando sicurezza.
Il francese era vicino a Marta, Diana e Kevin.
Questi quando sentirono le parole decise di Damiano lo guardarono, lo fissavano.Era increduli davanti alle sue parole. << Scusa- era la voce di Marta- ma Rossella non è venuta da te?>>
<< No! Quando?>> rispose in maniera confusa Damiano.C'era qualcosa che non quadrava, perché loro erano conviti che lei fosse da lui?
<< Scusate ma dove è Rossella?>> chiese.
Una sensazione strana iniziò a farsi largo dentro di lui .
Tutti si guardarono, sui loro visi espressioni differenti.
Quel silenzio lo stava uccidendo.
Poi la voce di Diana disse che la mattina Arturo era passato a casa di sua figlia per prenderla e portarla in chiesa ma non l'aveva trovata. Nessuna l'aveva vista, era come sparita nel nulla. Loro pensavano che lei fosse scappata da lui. Adesso erano nel panico. Dove era Rossella?<<Mio Dio! >> esclamò Giusy. <<E se le fosse successo qualcosa...>> iniziò a tremare e a piangere.
<< No, hanno trovato un biglietto a casa sua in cui dice di non cercarla e che sta bene. >>Tutte quelle parole e quei bisbigli nella testa di Damiano erano come un ronzio fastidioso. "...se n'è andata..." Era questo il sunto di tutte quelle parole inutili.
Perché lo aveva fatto? Perché non era andata da lui?
Ludovico che aveva notato la presenza poco gradita di Damiano si avvicinò con passo veloce verso di lui.
Lo afferrò per le spalle da dietro come fanno i vigliacchi che non ti affrontano di faccia. << Dove sta Rossella...>> iniziò a urlare e colpendolo.Damiano reagì subito a quei colpi, gli assesto un bel po di pugni sul viso. Se Rossella era scappata era colpa di Ludovico. Pub di non sposarlo si era data alla fuga.
Iniziarono a darsele per bene. Il povero Don Antonio che in trent'anni di sacerdozio ne aveva viste di tutti i colori l intimava di smettere, quei Dio stavano oltraggiando la casa di Dio.
Gli altri uomini della famiglia cercarono di dividerli, ma quelli erano due demoni con il sangue agli occhi.
Calci, pugni, insulti, volarono in quella chiesa.
Damiano incolpava Ludovico era un bastardo aveva ricattato Rossella, mentre l'altro diceva di essersi approfittato di lei.Il rumore di sirene spiegate li fece fermare.
La guardia di finanza entrò in chiesa.
Il maresciallo seguito dai suoi uomini si fermò al centro della chiesa. << Chi è De Angelis Ludovico.>> Chiese guardando la scena raccapricciante davanti a lui.
<< Io..>> rispose l'interessato, era tutto sporco di sangue e il suo vestito da sposo costoso era ridotto uno straccio. Il maresciallo lo guardò e con voce sicura gli disse : << Lei è in arresto, per truffa ai danni della clinica privata Salute. E per altri reati connessi. Ha diritto a un avvocato. Intanto deve seguirci in caserma. >>
Lo ammanettarono sotto lo sguardo di tutti che erano sorpresi e ammutoliti.
Solo Elisabetta non mostrava alcuno stupore e sorrideva soddisfatta.Certo i giornali di gossip avrebbero avuto il pane assicurato per giorni, quello che doveva essere il matrimonio dell anno si era rivelato una vera e propria sceneggiata.
La sposa che non si era presentata, sparendo senza lasciare traccia, lo sposo e l'amante di lei che si picchiano. Infine il chirurgo che viene arrestato perché è un truffatore.
Che dire è proprio vero che ai nostri matrimoni non ci si annoia mai!Buona sera..... piccolo colpo di scena. Aspetto i vostri commenti.
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Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)
RomanceRossella una ragazza che deve sgomitare nel mondo della chirurgia per essere apprezzata e per dimostrare chi è al di là del suo importante cognome. Il suo primo amore finisce in tragedia.... Tutta la sua vita cambia, le ripercussioni di quella trag...