Capitolo 63

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<< Ecco accosti qui...>> disse Rossella all' autista. Erano passati tre mesi dalla sua partenza, aveva lasciato la città in estate, e adesso era pieno inverno.
Mancavano pochi giorni a Natale.
Scese dal taxi pago la sua corsa e si guardò intorno.
Un'aria fredda le pizzico la faccia.
Via Toledo era piena di luci colorate e addobbi, i musicisti in strada suonavano le tipiche musiche della festa.
La gente si affrettava a fare le ultime compre di Natale.
La bella atmosfera intorno a lei la avvolse, prese un profondo respiro, voleva ossigenarsi dell'aria della sua città. Un sorriso le si affacciò sulle labbra, poi a se stessa disse:
" casa ....dolce casa.... "
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<< Oddio sono orribile!!!>> disse Marta per la centesima volta mentre si guardava allo specchio, era agitata non la smetteva di muoversi, impedendo a Diana di abbottonarla dei piccoli bottoni di perla del suo abito da sposa.
<< Smettila! >> la riproverò esausta.
Il suo pancione cominciava ad essere evidente, ed era anche stanca.
Cucire il vestito di Marta era stata un impresa titanica, era stata la sposa più difficile da accontentare.
Gli aveva fatto fare mille modifiche, era sempre indecisa su cosa volesse. Tutti i preparativi erano stati più difficile è stressanti del normale. Nessuno era stato risparmiato.
La povera parrucchiera pure aveva patito le pene del inferno, ogni acconciatura gli sembrava banale e già rivista.
Ma la verità era che Marta non era agitata solo per il matrimonio, la sua paura più grande era che Rossella non si presentasse alle sue nozze.
Era riuscita a rintracciarla tramite Renato, gli aveva mandato una lettera.
Un giorno Rossella l'aveva telefonata e gli aveva detto che ci sarebbe stata; gli aveva dato la sua parola.
Lo sapeva che avrebbe mantenuto la promessa.
Ma adesso era il giorno delle nozze e della sua amica non aveva ancora ricevuto nessuna notizia.
Stava iniziando a perdere la speranza.

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In chiesa Pierre cercava di nascondere la sua agitazione. Che le spose fossero ritardatarie era una cosa risaputa, ma la sua aveva un ritardo di un'ora abbondante.
Aveva attraversato più volte la navata della chiesa, facendo da spola tra l'altare e l ingresso principale.

Damiano e Simone al suo fianco cercavano di calmarlo e dispensavano sorrisi rassicuranti agli invitati. Ognuno a modo suo era agitato.
Pierre per la sposa, Damiano forse avrebbe rivisto Rossella dopo tre mesi, e Simone iniziava ad avere un certo turbamento quando Giusy gli girava intorno.

L'unico sereno e rilassato era Kevin, lui c'era già passato ed ora era ben felice di starsene seduto su una panca a vederli sudare nonostante fosse dicembre!
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<< Sta tranquilla... >> cercò di replicare Giusy.
<< Sto male...>> incalzò lei, incrociando le braccia al petto come una bambina capricciosa.
<< Invece sei bellissima...>> disse una voce un po' inclinata dalla commozione.
Quella voce Marta l'avrebbe riconosciuta in mezzo a mille.
Si girò di scatto, e vide Rossella avanti a se.
Le due si mossero uno incontro all'altra e si abbracciarono forte, sciogliendosi in un pianto di gioia. << Ferme !!! >> urlo il truccatore isterico di Marta, << il trucco è andato ....mo è una schifezza!. >>

Tutte le presenti nella stanza risero a quella battuta, lui invece era arrabbiato.
<< Adesso che ci siamo tutte posso andarmi a sposare. Forza datevi da fare!>> ordino a tutti Marta.
Moriva dalla voglia di parlare con la sua amica, ma per questo c'era tempo.
Rossella si mise a parlare con  Diana, guardava il suo pancione, gli mise una mano sopra con fare affettuoso.
Era molto bella la futura mamma.
Indossava un abito color prugna stile impero.
Anche Giusy partecipo alla loro conversazione, e Rossella noto che era molto bella, indossava un abito corto rosso, che le dava un aria di femminile.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora