Capitolo 23

512 75 38
                                    

<<Vuoi ballare con lei?>> gli sussurrò la nonna.
<<Non lo farebbe mai nonna...>>rispose Damiano.
<<Immagino che sia lei che ti ha detto quelle cose sgradevoli. Tu cosa gli ha fatto? >>
<<Uhm...niente..! Gli ho detto solo che è snob come sua madre e sua sorella, che è una figlia di papà!...>> rispose Damiano come un bambino che cerca approvazione.
<<Te lo sei meritato... >>
<<Il problema è che io non sarò mai alla sua altezza. >>
<<Io, >> disse la nonna <<penso che tu stai giudicando una persona senza sapere niente di lei, ti stai basando solo sulla facciata esteriore e da cosa la circonda, se entrassi dentro a vedere troveresti un'anima affranta e forte come la tua. Io conosco la sua storia si porta molte cicatrici.>>
<<Si né ho vista una sul polso...>> disse Damiano.
<<Quelle guariscono nipote mio... Ma per quelle che hai dentro ci vuole molta forza.>>
La nonna vide che Rossella e Ludovico erano molto vicini a loro, altre coppie ballavano e stavano un po stretti, così si protese verso la coppia e disse:<<Mio nipote mi ha stancato è un tronco....Ludovico si muove meglio. >> e protese le braccia verso di lui << Non ti dispiace cara prestarmi il tuo cavaliere...intanto tu balla con Damiano.>>
Ludovico era un gentiluomo e non si tirò in dietro, prese tra le braccia la signora è la fece ballare.
Intanto Rossella era in piedi in mezzo alla sala vicino a Damiano che la prese per mano e con l'altra la attiro con dolcezza alla sua vita. Fu un gesto leggero e delicato, non brutale come quello del balcone. Erano di nuovo a contatto i lori corpi, questa volta erano molto rilassati, e Rossella sentiva le gambe molli come gelatina. Damiano affondò la testa nei suoi capelli e ne inalò il suo profumo, era un profumo così buono.
Lei si lasciò condurre dalle sue braccia forti e avvicinandosi al suo orecchio gli disse:<<Scusami per prima, sono stata sgradevole...>>
<<Non fa niente - gli sussurrò lui-diciamo che non siamo partiti con il piede giusto. >>
<<Già...-sospiro lei-non riesco a capirti!.>>
<<Dimmi cosa vorresti capire? >> gli che chiese Damiano continuando a non guardarla in viso ma appoggiando sempre di più la sua bocca nel suo orecchio. Era una cosa azzardata ma aveva visto che si erano molto allontanati dagli altri specie da Ludovico. Rossella non si mosse di un centimetro, sentiva dei brividi lungo la schiena, per il solo fatto che la bocca di lui era vicino al suo orecchio.
Ora ne era sicura Damiano è quella persona che un'attimo prima di fa a pezzi e un attimo dopo con il solo calore del suo corpo ti rimette tutti i pezzi apposto. È quella persona che sembra tante sfumature di colori cupi e scuri, ma che quando sorride esternamente a lui si crea un area di arcobaleno irradiato dal bianco del suo perfetto sorriso. Quei capelli così neri sembrano petrolio, eppure sono belli e preziosi come oro! I suoi occhi cupi e neri come la notte, eppure di notte fai le più belle cose come guardare le stelle, la luna o fare l'amore. E allora ben venga l'obbligo in cui ti può rinchiudere!
<<Sembri così distaccato, ma oggi ho visto in più occasioni che hai un cuore, seppur un po' maculato... Ma c'è l'hai ed è bellissimo ...il modo in cui guardavi Diana in chiesa, come hai fatto ballare tua nonna, come la guardavi. >> gli disse Rossella guardandolo direttamente negli occhi. Damiano aveva uno strano bruciore nel petto, e un ritmo frenetico nella sua cassa toracica gli ricordò di avere veramente un cuore.  Sul fondo si sentivano le note di 'she's like the wind'. La voleva più di qualunque altra cosa, se ne accorse in quel preciso istante, ma non poteva averla era la donna di un altro. Lei gli aveva letto dentro dal primo minuto che l'aveva vista quella sera alla mostra;guardava i suoi quadri con una vivacità e una curiosità che solo una persona affamata di vita può guardare in quel modo. Come era adorabile un po' sbronza vestita di rosso e nero, con un velo di rossetto rosso, la sua malinconia, la sua propensione al pianto....come in quel momento si stava lasciando andare....
<<Shh!! ...>> le fece segno Damiano mettendo un dito sulle labbra << Ascolta le parole di questa canzone ...te la dedico...>> gli disse con un velo di rimpianto negli occhi.


Lei é come il vento tra i miei alberi
Lei cavalca la notte al mio fianco
Lei mi conduce attraverso il chiaror di luna
solo per bruciarmi con il sole
Lei sta prendendo il mio cuore
ma lei non sa quello che ha fatto
Sentire il suo respiro sul mio viso
Il suo corpo vicino a me
Non posso guardare nei suoi occhi
Lei non é alla mia portata
Solo un pazzo puo credere
Che io ho qualcosa di cui lei ha bisogno
Lei é come il vento
Guardo nello specchio e tutto cio che vedo
é un giovane vecchio uomo con solo un sogno
sto solo fingendo a me stesso
che lei fermerà la mia sofferenza
Vivere senza di lei
Mi farebbe impazzire

Spazio autrice.
Il capitolo è un po corto, volevo creare un momento intimo tra i due protagonisti senza nessuna interferenza da parte di altri personaggi. Questa tregua durerà veramente poco..... A presto.
Grazie a chi mi dedica un minuto del proprio tempo.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora