La nuova storia

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Simone

Vedere Giusy vestita con quel vestito rosso, mi ha fatto vergognare dei miei pensieri così impuri mentre eravamo in chiesa, se in quel momento gli avessi dato voce la chiesa se ne sarebbe caduta a pezzi, mandando in rovina anni e anni di storia. Non l'ho mai vista vestita come una donna, truccata in maniera accurata, i capelli raccolti con eleganza. Camminare con grazie su delle scarpe con un tacco vertiginoso. I suoi modi da scaricatore di porto hanno lasciato il posto ad una bellissima e seducente ragazza. Sono mesi che la conosco, inizialmente non mi stava molto simpatica, forse perché avevo da subito capito che non era la tipa che la dava facilmente, e sembrava acida e distaccata, la tipa che non si fa una risata neanche per sbaglio. Col tempo ho capito i motivi della sua freddezza, ho cercato ed ho ottenuto la sua amicizia. In me è nato subito un senso di protezione, non ho mai avuto una sorella. Lei è una ragazza in gamba, che ha già sofferto molto, non è come tutte le mie amiche che hanno avuto tutto dalla vita. Loro inorridirebbero all'idea di dover lavorare per potersi pagare gli studi. In verità più la frequento e più mi rendo conto di quanto io sia una nullità!. Ecco perché in questi mesi ho spento con lei tutti i miei istinti sessuali, per me è come una cugina piccola. Con lei non posso azzardarmi a fare lo stronzo, lei non è la tipa da una notte e via. Io in questo momento della mia vita sono una persona che deve fare ordine, ho venticinque anni e devo decidere cosa fare da grande, e sto ancora cercando di smaltire e metabolizzare a modo mio la mia più grossa delusione d'amore.

"Cugina!!" Cerco di ricordare a me stesso mentre la vedo avanzare nella chiesa, "Cugina!" mi ripeto mentre qualcosa mi si smuove nel ventre. Distolgo lo sguardo e cerco di concentrarmi sugli sposi Marta la mia vera cugina e Pierre.

Sembra che stia funzionando, la cerimonia passa in fretta e in men che non si dica ci ritroviamo in macchina io Damiano; Rossella che è tornata per la gioia di tutti e Giusy. Ci stiamo dirigendo al ristorante, loro due sono sedute indietro a parlare, io e Damiano stiamo consumando lo specchietto retrovisore a furia di guardarle. Io le ho rivolte poche parole non so perché ma oggi la sua presenza mi imbarazza. Non so spiegarmi il perché, l'ho vista anche in costume da bagno, praticamente quasi tutte le domeniche veniva al mare con noi, si avevo una specie di turbamento ma mi bastava guardarmi intorno per farmelo passare. "Forse sono solo stressato e ho fame!" alla fine mi do questa spiegazione.

Giusy

Oggi Simone non mi ha considerata per niente, non che gli altri giorni mi consideri! Però sono stata per ore a tentare di apparire decente. Che poi non lo so manco io perché o per chi farmi bella. Siamo arrivati al ristorante e lui imitando Damiano che sta aprendo la porta della macchina a Rossella, fa lo stesso con me. Gli prendo la mano che mi sta tendendo e gli faccio un bel sorriso, lui ricambia, ma abbassa subito lo sguardo. Lo sento farfugliare qualcosa del tipo <<Stai molto bene!>> Stupita del complimento lo ringrazio. E' arrivata la sposa e mi metto vicino agli altri per accoglierla con un applauso. Mentre loro fanno le foto, ci dirigiamo al buffet, riempio subito il mio piatto ho fame e le cose preparate hanno un aspetto davvero invitante. Prendo posto a un tavolo vicino a Simone, e ad altri loro cugini che non conosco. So che oggi ci saranno anche i genitori di Simone, infatti lo vedo parlare con un uomo di mezza età con capelli brizzolati e occhi azzurri come il ghiaccio, che abbia uno sguardo perennemente severo, però un bel uomo nonostante l'età. Vicino a loro c'è una donna molto bella bionda con occhi castani, ma molto particolare per come è vestita, completamente fuori luogo con l'ambiente circostante sembra essere uscita da un raduno di Hippy. Simone si accorge che li sto fissando e mi fa cenno di avvicinarmi.

"Ecco accussi ti impari! La prossima volta fatti gli affari tuoi!" Mi avvicino e Simone mi presenta a suoi. Quando stringo la mano a suo padre mi guarda e nel suo sguardo leggo un misto di confusione e sconcerto; sembra che stia vedendo un fantasma. "Devo essere proprio così brutta!" Ammetto a me stessa. Sua mamma invece mi saluta in maniera molto affettuosa mi abbraccia e mi stringe come se mi conoscesse da una vita. Ad un primo quadro della situazione non posso che sentenziare che sono una strana famiglia!


Senza impegno vi lascio l'inizio di quella che sarà la nuova storia. Se volete potrete continuarmi a seguire. E' solo una piccola bozza dei due protagonisti principali. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora