Capitolo 7

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Erano le otto, Rossella apri gli occhi si guardò intorno ci mise qualche secondo per rendersi conto che non era a casa sua, e ricordo cose era successo. Aveva dormito bene anche se per tutto il tempo aveva sempre pensato al quadro a quel posto raffigurato che gli sembrava tanto familiare. Ma non c'è niente da fare se i cassetti dei ricordi non si aprono è inutile forzare la serratura. Cosi senza indugiare troppo balzo giù dal letto,si sentì presa dal panico.                       ''Ma che ho combinato? Managgia a me? Mi pigljass a schiaffi da sola !" Si ripeteva in mente,      "I miei vestiti dove sono?Ah eccoli! Me ne devo andare e devo fare piano, non voglio far svegliare quello, tanto chi lo vede più! Il telefono la borsa le chiavi. Ecco ho tutto me ne vado !"
Si rivestì in un baleno , prese le scarpe in mano, passo piano davanti a Damiano che ancora dormiva, non si fermò a guardarlo ma si diresse verso la porta la apri piano e sgattaiolo fuori. "Sono salva !" Penso. Si infilò le scarpe prese l 'ascensore e scese a piano terra, saluto il portiere e uscì da quel albergo . "Buon giorno !" disse a se stessa riempendosi i polmoni dell'aria intorno a se.
Si mise in macchina e prese il cellulare,era quasi scarico,trovo quattro chiamate di Ludovico e un suo messaggio e un messaggio di Marta. Ignorò subito quello dell'amica, e lesse quello di Ludovico:

'Ciao Tesoro , ho provato a chiamarti, forse già dormi. Richiamami domani, mi manchi baci Ludovico.'

Mise in moto e si diresse verso casa.
Arrivata a casa la prima cosa che fece fu mettere il telefono in carica e chiamare Ludovico, dopo tre squilli rispose:
" Buon giorno, cucciola ! Come stai ?" Le chiese Ludovico
"Buon giorno Lud. Sto bene"
"Ti sei svegliata adesso?"
Senza esitare lei rispose "si sì ! Certo ! Ho dormito come un ghiro, ieri sera sono stata con Pierre e Marta. "
Gli disse mezza verità, non gli avrebbe mai detto che aveva dormito da uno sconosciuto mezza ubriaca.
"Ho capito, senti tesoro ho una cattiva notizia  per te ma buona per me " disse lui sospirando " il congresso è finito, però un mio collega qui di Bologna deve eseguire un intervento chirurgico molto interessante e potrei fargli da aiuto, sai una tecnica nuova devo trattenermi ancora due al massimo tre giorni ."
"Ah ! Va bene, non so che dirti se ci tieni tanto, ricordati però del impegno che abbiamo sabato, oggi è lunedì farai in tempo?" Rispose Rossella, quasi sollevata dal non doverlo subito rivedere, aveva paura di non saper mantenere questo piccolo segreto.
"Ma si tesoro ! Certo non mancherò! Adesso ti devo lasciare, un bacio a dopo. "Fece lui rapido.
"A dopo buona giornata."

E riattaccò. Fu presa in un attimo dalla frustrazione, che provava quando Ludovico si vantava della sua bravura professionale, quando si rendeva conto che aveva gettato all' aria la sua carriera il suo talento per la medicina. Se non fosse stato per il suo passato oggi si sentirebbe realizzata. Invece si sentiva inferiore a lui, inadeguata sempre in cerca di approvazione. Un tempo lei era migliore di lui, tutti lo sapevano nella clinica dove lavoravano. Alcuni avvenimenti avevano profondamente cambiato la sua vita, mettendo a rischio la sua carriera e quella di altri, così lei aveva dovuto mettere un freno alle sue ambizioni, si era imposta di andare avanti e rimediare agli errori fatti, però avvolte si sentiva in trappola e non era riuscita a superare il trauma di non aver salvato l 'unica vita che per lei aveva un senso salvare a ogni costo a ogni prezzo. È così decise di non farsi guastare la giornata e andò a farsi un bagno caldo.   Rossella e Ludovico stavano insieme da 3 anni, Ludovico era stato molto paziente con lei. Non era stato facile conquistare Rossella che veniva da un periodo duro e difficile. Lui sapeva tutto del passato di lei, aveva aiutato il padre a tirarsi fuori dai guai, e con  molta delicatezza riuscì a far breccia nel cuore di Rossella. Lui l'aveva sempre desiderata da quando erano adolescenti, ma lei era sempre attorniata da ragazzi,e lo considerava solo un amico.
Poi ci fu lui, il suo primo grande amore, che la destabilizzò completamente, le deviò la vita, fino a trascinarla nel fondo.
Tutti volevano che lei si allontanasse da lui, ma non ci fu modo loro si amavano alla follia, si misero contro tutti, fino ad arrivare alla fine in maniera tragica. Per fortuna dopo un lungo periodo Rossella riuscì ad uscire dal tunnel, e Ludovico era lì pronto a tendergli le mani.  Rossella riconobbe in Ludovico una tenacia e una discrezione che la fecero attaccare a lui, si sentiva protetta e non giudicata, lui gli trasmetteva stabilità, ed è per questo che aveva accettato di sposarlo. Gli voleva bene, provava un sentimento vicino all'amore, e lui lo sapeva ma gli bastava così.
L'amore aveva già fatto troppi danni.
Il suo cuore era pieno di crepe, se ne avesse aggiunte altre  si sarebbe sbriciolato così come si sbriciola la terra durante un terremoto.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora