Capitolo 27

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Damiano si svegliò, sentiva un profumo di mille aromi fioriti pizzicargli il naso, spostò lo sguardo dal soffitto e vide la massa di capelli castani  di Rossella che erano sparpagliati sul suo torace nudo. Un po' di sole filtrava dalla finestra illuminando i capelli di Rossella, lui poté notare le varie sfumature di colore dei suoi capelli.
Osservando bene trovo che quel contrasto tra il marrone dei capelli di lei, stava molto bene sulla sua pelle molto scura. Si sposto un po', con delicatezza, quel tanto che serviva per osservarla meglio.
Con un indice, tracciò tutto il profilo del suo viso. Si fermò su quelle labbra, non molto carnose, ma comunque attraenti. Era semplicemente perfetta e lui né era ben consapevole.
Era stato con molte donne: modelle, attrici o aspiranti tali. Rossella era la classica bellezza mediterranea, questo era ciò che lo attraeva il fatto che lei era una ragazza comune, una donna non consapevole del proprio fascino.
Il cervello di Damiano, al tocco delle sue dita sulla pelle di lei si accese, un cassetto della memoria recente si aprì, gli occhi guizzarono alla ricerca della cicatrice sul polso. Con cautela girò  il polso di Rossella, la vide quella piccola cicatrice a forma di luna, la sfiorò con il pollice, non voleva farla svegliare. Era cauto nel muovere l'indice come quando con precisone deve creare una sfumatura sulla tela.
Un mare di pensieri si affacciarono nella sua mente; "È mai possibile che abbia tentanti il suicidio? Quanto tempo fa? E perché? Per chi? Possibile che abbia sofferto così tanto da desiderare di morire? Povera ragazza, più ci penso e più mi convinco che non può stare con uno come Ludovico, un narcisista. "
Un inaspettato senso di tenerezza e protezione lo invase, non era lo stesso che provava per la sorella, era qualcosa che andava oltre, qualcosa che gli fece stringere tra le sue grosse braccia Rossella, per la prima volta senti che poteva prendersi cura di qualcuno, che aveva qualcosa da poter dare.
In quell'abbraccio cerco di infondere a lei tutta la sua forza, Rossella aveva sofferto come lui, però non era stata forte come lui, non si era costruita un muro di cinta dove aveva chiuso il mondo fuori. Lei per un attimo si era lasciata andare, lui invece è stato alla deriva per un periodo, poi si è costruito una fortezza. Adesso deve trovare le chiavi e aprire tutte le serrature che ha chiuso a doppia mandata per permette a Rossella di entrare. Si riprese e gli sussurrò
'Devo allontanarmi da te bella mbriana mia. Non posso restare, combinerei un casino. Sei così bella, che voglia matta di entrare dentro di te.
Vorrei che tu sparissi dentro di me, come la luna all'alba sparisce nel mare, per poi rinascere di sera.
Così vorrei che tu rinascessi da me sempre più bella, da far invidia alla luna.'

Dalla mente di Rossella.
Sto dormendo così bene, mi sono addormentata con il rumore del mare che si infrangeva sugli scogli, era come un moto perpetuo, una ninna nanna. Ah sì.... Ecco dove sono, ho circa 15 anni la scuola sta per finire, è inizio giugno, il caldo afoso inizia a farsi sentire. Sono con Diana nel suo splendido giardino. Stiamo studiando abbiamo le ultime interrogazioni, io voglio rimediare al quel otto di latino, deve passare almeno a un nove. Diana spera di prendere un sei, per non essere rimandata a settembre. Damiano suo fratello di qualche anno più grande di noi è seduto su una panca di ferro, che disegna perso nel suo mondo. Tra di noi c'è solo un 'ciao' detto per educazione. Ogni tanto da sotto gli occhiali lo guardò di nascosto, mi piacerebbe conoscerlo un po meglio. Ovviamente mia sorella riesce sempre ad attaccare bottone con tutti, anche con lui. Certo lei è più bella di me. Vengo interrotta da Blanca, sua madre, viene da noi in giardino e porta un vassoio con bibite fresche e panini. Adoro la mamma di Diana. Mi chiedo come fa essere amica con la mia, sono praticamente l'opposto. Blanca è sempre molto gentile, disponibile, non alza mai la voce, incoraggia i figli e li elogia sempre. È elegante oltre che bella. Mi piacerebbe diventare come lei, non è appariscente o volgare.
Ora sta di fronte a me con un vestito semplice con spalline, i capelli biondi con qualche colpo di sole. Lascia le cose sul tavolo ci incoraggia a studiare, si gira su se stessa e se ne va, io rimango colpita dal suo bellissimo scialle di seta colorato.
Si intona perfettamente con la sua pelle un po' abbronzata. Diana si accorge che rimango colpita dalla bellezza dello scialle, e mi dice che glielo ha regalato Damiano e che lei non se ne separa mai.
La vedo allontanarsi, si ferma un attimo ad aggiustarsi lo scialle che gli cade dalle spalle, intorno a lei ci sono piante fiorite e foglie, sembra che le facciano da cornice... Come in un quadro!!!
Il mio cervello si accende nel quadro la donna di spalle è Blanca.
Ecco perché ero sicura che quella scena l'avevo già vissuta.
Damiano è stato bravissimo ha ricordato ogni dettaglio e lo ha messo su tela.
Il mare lo sento ancora, qualcosa mi sta sfiorando il naso, sarà una mosca? Mi sento toccare il polso.
Il bracciale ...cazzo me lo sono dimenticata di nuovo! La cicatrice..
Mi sento avvolta da un calore, sono due braccia forti, mi stringono ma non mi fanno male, anzi starei in queste braccia per sempre. Dopo tanto tempo mi sento al riparo in una fortezza.
Sento qualcuno che parla.... bella mbriana, mi chiama....

Ciao a tutte !!!!!
L'attesa è finita, capitolo un po' corto e di passaggio.
Che farà Damiano? Partirà?
E Pierre e Marta faranno la pace? Chissà!!!
Grazie per il sostegno, spero vi piaccia , mi raccomando votate se vi piace . Alla prossima 😘😘😘😘

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora