Capitolo 66

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Rossella passò un bellissimo Natale, circondata dalla sua famiglia, da Damiano e dai suoi amici.
Tutti si erano lasciati contagiare dalla magia del Natale, avevano ritrovato è vissuto la stessa felicità che si prova da piccoli quando è festa.
Le tavole imbandite, le decorazioni nelle case, la voglia di scambiarsi piccoli regali. Erano anni che nessuno di loro viveva in maniera così spensierata.

L'anno vecchio era arrivato al capolinea, passando il testimone al nuovo anno.
Quello che si prospettava era un anno ricco di belle cose, a cominciare dalla nascita di due bambini.
Diana e Kevin aspettavano un maschio.
Rossella e Damiano una femmina.
Invece Marta e Pierre partirono per la loro luna di miele.
In clinica la situazione economica stava migliorando, grazie alla confisca dei soldi che fu fatta dai conti illeciti di Ludovico, che era ancora in carcere.

Tre mesi dopo, marzo.

"La tipica giornata pazza di marzo, mo c'è il sole e mo piove!"
Sbuffó Rossella, mentre era fuori l'università.
Era venuta a prendere Damiano, ma come al solito lui era in ritardo.

Era incinta di sette mesi, aveva smesso di lavorare non perché non c'è la facesse ma perché suo padre gli aveva proibito di mettere piede a lavoro.
Quindi passava le sue giornate tra le faccende di casa, la spesa e due volte a settimana veniva a prendere Damiano a lezione per poi andare a pranzo insieme.

Diana aveva partorito un bel bambino, e molto spesso il pomeriggio andavano a farle visita.
Nei week end uscivano con Marta e Pierre, o passavano le domeniche in famiglia.
La parte migliore della giornata era la sera quando lei e Damiano se ne stavano accoccolati sul divano a guardare la TV.
Così avevano passato l'inverno i due innamorati, e adesso aspettavano la primavera con ansia perché sarebbe arrivata la loro bambina.
Non avevano ancora deciso come chiamarla.
Damiano era impazzito di gioia all'idea di avere una figlia femmina. Insieme avevano comprato tutto ciò che sarebbe servito alla loro principessa.

Simone era partito per Milano e Giusy era caduta nel suo solito mutismo.
Ma che preoccupava Rossella era Marta.
La sua amica era un po' giù di morale, erano mesi che era sposata e per lei ancora niente cicogna. Lei le aveva consigliato di rilassarsi e godersi le gioie del matrimonio.

Ecco appunto! Era questo l'unico pezzettino che mancava a Rossella per essere completamente felice,
il matrimonio.
Nonostante vivesse con Damiano, ed era chiaro che la loro era una relazione seria a lei ancora non andava giù il fatto che lui non parlasse mai di matrimonio, anzi evitava l'argomento come se fosse una malattia.
Quindi lei si era rassegnata, forse non avrebbe mai portato la fede nuziale!
Ma lei lo amava, sapeva che lui era una persona particolare fuori dalle righe, per questo non voleva mettergli pressione.

Aspetto ancora cinque, alla fine gli telefono. << Ehi sono qui fuori, e sta diluviando ti manca molto?>> chiese lei un po' imbronciata.
<< Scusa tesoro... vieni in aula la 103, devo coprire un ora di buco.>> rispose lui sbrigativo senza darle nemmeno il tempo di protestare.

" Non mi poteva avvisare prima?"
Borbottò raggiungendo l'aula da lui indicata.

Alcuni studenti si girano distratti dal rumore della porta che si apriva, Damiano che gli stava parlando si zitti vedendo Rossella entrare.
Quella donna aveva sempre lo stesso effetto su di lui, gli bastava solo sentirla nei paraggi che il cervello gli andava in fumo.
Gli rivolse un dolce sorriso che lei prontamente ricambio.
<< Allora !!!>> urlo lui, per richiamare l'attenzione su di se.
In men che non si dica tutti tornarono in silenzio prestandogli attenzione. 

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora