Capitolo 19

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Diana era davanti allo specchio della sua camera. Oggi era il gran giorno,  un misto di sentimenti riempivano il suo cuore. Aveva sognato questo giorno fin da bambina, aveva sognato il principe azzurro che l'avrebbe portata via da Palazzo Carafa, che stava lì sulle colline del Vomero. Quel Palazzo era stata la sua prigione dorata,  non pensava che il suo principe azzurro l'avrebbe trovato dall'altra parte del mondo! Del resto è così le cose belle non sono alla portata di mano, bisogna aprire lo sguardo a 360 gradi. Inizialmente neanche gli stava simpatico quell'americano,il classico Ken di Barbie, lo tollerava perché era amico di suo fratello. Gli era grata per quello che faceva per Damiano, ma non riusciva e non essere impertinente con lui. Non sapeva perché gli dava fastidio se lui si vantava delle sue conquiste amorose. Così si punzecchiavano a vicenda quando si vedevano. Un giorno mentre Diana era a New York decise di mettere alla prova i suoi sentimenti e quelli di Kevin. Accettó l'invito di un altro amico di suo fratello, a Napoli usciva con altri ragazzi, niente di serio, Kevin era lontano non era la stessa cosa, accettare di uscire con un altro sapendo che lui era nella stessa città o che si potevano incontrare, era diverso.  Lui doveva sapere che lei usciva con altro.                      Era un azzardo, avrebbe potuto perderlo. La sera dell'appuntamento si vestì in maniera molto sexy, un vestito rosso molto aderente fasciava il suo fisico prospero, ovviamente le cosce erano molto scoperte e indosso delle  scarpe nere con tacchi vertiginosi. Prima di varcare la porta di casa passo davanti a Damiano e Kevin che erano seduti sul divano a bere birra e guardare la partita, alla vista di Diana Kevin si strozzò con la birra, e Damiano fece un fischio.
<<Qualcuno sta sera avrà un infarto! Domani ci sarà il funerale di Tommy! Vado a ordinare i fiori...>> disse Damiano .
<<Sto bene? O sono troppo semplice? >> chiese Diana facendo un giro su se stessa con un finto tono di preoccupazione, sapeva bene che era una bomba sexy.
<<Tommy? >> sgranò gli occhi Kevin, << Hai un appuntamento con quel irlandese? >> disse Kevin livido in volto, il pensiero delle mani di lui sui fianchi di lei lo fece rabbrividire avrebbe voluto prenderlo a calci, si ricompose in un attimo non voleva dargli soddisfazione. Se ne andò in cucina a farsi un Martini, senti solo la porta chiudersi.
Diana uscì con Tommy ma tutta la sera non face altro che pensare a Kevin, guardava di continuo l'entrata sperando che lui apparisse, controllava il cellulare sperando in qualche chiamata da Damiano...ma niente, non riusciva a rilassarsi, pensava solo alla faccia di Kevin a come a momenti si strozzava con la birra e all ira che c'era in fondo ai suoi occhi quando aveva saputo di Tommy. "Che stupido.... Gli piaccio e anche lui mi piace non ha senso che stia qui. Andrò a casa a dirglielo chi se ne frega se devo fare io il primo passo. L orgoglio non ha mai portato a niente di buono...voglio solo le sue labbra sulle mie ! " Così  liquidò Tommy con una scusa e andò a casa. Arrivata a casa si ritrovò un Kevin furioso che gli fece una scenata di gelosia, sembrava pazzo, aveva perso il suo autocontrollo sicuramente aveva anche alzato un po' il gomito, Diana non riuscì a spiegarsi, la situazione gli stava sfuggendo di mano. Lui uscì di casa come una furia, si ritrovò in casa da sola con suo fratello che la guardava con aria interrogativa. Dopo poco tempo arrivò una chiamata sul cellulare di Damiano, era l ospedale. Mentre lei e Damiano raggiungevano l'ospedale, lei non faceva altro che pregare a Santa Chiara, infatti oggi si sposava lì nella chiesa di Santa Chiara a piazza del Gesù Nuovo.

Marta e Rossella entrarono nella stanza e corsero ad abbracciare l'amica. <<Su diamoci da fare! >> disse Marta asciugando una lacrima che rigava la guancia di Diana. << Su dobbiamo andare a un matrimonio! >> incalzò Rossella.
Marta tirò fuori il vestito da sposa dal fodero e Rossella comincio a stringere il corsetto di Diana.
<< Sono così felice, oggi mi sposo con l'uomo che amo, ho tutta la mia famiglia con me compreso mio fratello e le mie migliori amiche!>> disse Diana. <<Vorrei potervi donare un po della mia felicità!>>
<< Lo sappiamo, questa felicità te la meriti tutta tesoro! Noi siamo felici di essere qui a vederla e percepirla! I tuoi occhi oggi sono luminosi più del sole! >> rispose Rossella che aveva finito con il corsetto, Marta aiutava Diana a infilare il vestito che era tutto bianco stile principessa tutto di pizzo sulle schiena. Diana era bella in quel vestito come una modella delle riviste. I capelli raccolti in una acconciatura semplice. << Sei bellissima amica!>> esclamarono entrambe, aiutandola ad infilarsi  gli orecchini.
<<Mi manca qualcosa? >> si chiese Diana << Ah sì la giarrettiera blu! Dov è? >> cominciando ad agitarsi e chiamando sua madre. << È andata alla dependance >> disse Rossella , l'aveva vista quando era arrivata. <<Ti prego la vai a chiamare non resta molto tempo!>> supplico Diana a Rossella.
<<Certo! Non ti agitare>>
In un attimo Rossella si trovò alla dependance la porta era socchiusa e dentro c' erano delle persone si sentiva il vocio da fuori, così apri la porta.
<<Ella!! >> esclamò Blanca, <<Sei bellissima come sempre ...>>. Nella stanza c'era Blanca due persone anziane che Rossella ricordo per la somiglianza , erano i genitori di Blanca, e c'era  Eduardo Carafa. Lei stava rivolgendo un saluto a tutti, quando nella stanza entro Kevin accompagnato da un'altra persona. Quando Rossella vide l'altra persona pensò che era uno scherzo, che qualche essere oscuro stava giocando a prenderla in giro. Ormai Napoli non era più una metropoli dove è difficile incontrarsi per più di due volte al giorno con la stessa persona anche si ti dai un appuntamento. No! Era diventata la città del Monopoli dove tu sei una pedina e una freccia che gira senza nessuna logica, ti fa fare il giro del tabellone e ti ritrovi sempre  con le stesse pedine a occupare delle caselle del tabellone. Erano giorni che lei e lui si incontravano per caso.  Appena Kevin la vide le andò incontro << Ella!!! Allora tutto bene di là non è che Diana ci ha ripensato? >> Rossella non riusciva a emettere nessun suono era paralizzata dallo sguardo di Damiano che la guardava con aria interrogativa come a volerle dire che ci fai qui?. Lui la guardava era a pochi passi da Kevin nel suo abito da cerimonia, i capelli raccolti in maniera ordinaria una parte gli ricadevano sulle spalle ed erano lisci la barba corta e curata.

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora