Capitolo 28

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<<Ti prego Marta smettila, ascoltami un secondo è tutto il giorno... >> . Pierre continuava a supplicare Marta.
<<Basta!! - controbatte Marta- non ho parlato con te per tutto il giorno figurati adesso in piena notte, sei ubriaco e poi mi hai svegliato. Io odio quando vengo svegliata!! >>Sentenziò lei molto stizzita per tutte queste ragioni.
<<Proprio perché sono ubriaco dovresti ascoltarmi.... in genere gli imbriachi dicono la verità. Com'è che si dice in Vino veritas..>> e comincio a ridere senza motivo come se aveva fatto una battuta divertente.
<<Sei pietoso, se c'è una cosa che non tollero più di Pierre, è Pierre ubriaco. >>
<<Ah si ragazzina!!! -Pierre si passo una mano tra i capelli- Basta non starò più qui a farmi massacrare da te. Mi ascolterai!>> assunse un aria seria, e un tono autoritario.
<<Basta che ti muovi... sai com'è se fatta na certa ora, me voless i à durmi.>> rispose Marta, incrociando le braccia al petto, e stando dritta davanti a Pierre, che era seduto sul letto. Non osava avvicinarsi, sapeva di poter perdere il controllo, sarebbe bastato anche solo sentire il suo profumo. Manteneva una distanza di sicurezza.
Pierre si alzò dal letto per poter essere alla sua stessa altezza e per poterla guardare in faccia mentre parlava.
Prese un respiro, sapeva che quello che stava per dirle avrebbe potuto solo peggiorare le cose, però Marta non era stata una santa per tutto il giorno, anche lui si sentiva umiliato.
Così raccolse tutte le sue idee, la sbornia era passata, si sentiva abbastanza lucido:<<Lo so che sei arrabbiata perché non ti ho detto chi era Damiano, non l'ho fatto solo per mantenere il riservo che lui mi ha chiesto. Non sapevo che la cosa ti avrebbe portato a pensare che per me non conti niente. Forse se non ho pensato a ciò è perché tu stessa mi dai segnali contrastanti.... >>
<<Certo è sempre colpa mia!!Guarda risparmia il fiato già so come va a finire!>> lo interruppe lei, cercando di ricacciare una lacrima.
<<Ti ho detto di parlare? Non mi pare! Ecco come sei, arrivi subito a conclusioni sbagliate.>>sbuffò Pierre, cercando di trattenere uno moto di ira. Era ben consapevole del fatto che poteva risolvere la questione in un attimo, la avrebbe presa e sbattuta sul letto e avrebbe fatto l'amore con lei fino a sfinirla, in modo da non farla più parlare. Era tutto il giorno che la desiderava, non ne poteva più.
Era così bella e sapeva farlo ingelosire. Già la gelosia un sentimento a lui sconosciuto fino a oggi. Avrebbe strozzato il cameriere con il suo stesso cravattino. Ed era proprio sulla base di questo nuovo sentimento che voleva capire una volta per tutte: Marta che relazione voleva?Loro insieme dove potevano arrivare? Lei lo amava? È lui l'amava? Perché lei aveva sempre un certo distacco?Il sesso non avrebbe risposto a queste domande.
Marta si allontanò da lui, si sedette su una poltrona. Abbasso lo sguardo si sentiva rimproverata come una bambina.
'Lui pensa che sono una bambina viziata.' Sospirò.
Pierre lesse in quel sospiro un segno di resa. Si risedette sul letto, era di fronte a lei, ma distante. E continuò:<<Avvolte ho l'impressione che tu metti un freno, a te stessa, e di conseguenza a me. Io non so come leggere dei tuoi comportamenti, non puoi dirmi che vuoi una relazione più seria, o essere considerata di più, quando sei la prima che si comporta da una che gliene frega poco e niente di noi.>>
<<Cosa?? Oh ti prego fammi un esempio...Illuminami?>>disse Marta, rossa in viso dalla rabbia.
<<Vuoi un esempio? Ok -ci pensò su un attimo- Oh ecco ... abbiamo una storia part-time noi. In pratica dal venerdì sera alla domenica sera!
Dal lunedì al venerdì giusto una telefonata qualche messaggio.!>>
<<Pensavo ti andasse bene così!-esclamò Marta-Poi ?Vai avanti!>>
<<Quindi come puoi pretendere di essere così importante? Se pensi che a me va bene così? Un'altro esempio facciamo l'amore e dopo mi mandi a dormire a casa mia, dormiamo insieme solo se il giorno dopo dobbiamo fare qualcosa insieme, allora per comodità dormiamo insieme. >>
<<Non ti seguo, la mia colpa sarebbe quella di non essere appiccicosa? Quindi non sarei considerata come voglio per queste cose? Sono delle cazzate.!
Semplicemente ho i miei spazi e i miei impegni, come li hai tu.>> ribatte Marta, consapevole del fatto che forse Pierre aveva ragione in parte. Lei non lo avrebbe mai ammesso, semplicemente non voleva mettere vincoli a nessuno, già una volta era stata abbandonata. Cercava di non attaccarsi troppi agli uomini, anche se con Pierre era diverso, lui era già uno spirito libero, e lei accentuava il suo distacco perché lui gli piaceva e aveva paura di soffrire ancora. Il freno che sentiva Pierre era vero. Si morse un labbro, come a voler trattenere le parole, avrebbe voluto dirgli che aveva paura, che aveva sofferto e non voleva soffrire più. Poi ci ripenso non poteva buttare su di lui il peso del suo passato, e soprattutto non voleva sembrare patetica a gli occhi di lui raccontando la sua sventurata storia.
<<Per non parlare del fatto che la mattina appena ti alzi parli a raffica, io amo il silenzio appena sveglio!! Mi fai aspettare per ore giù al portone, cioè se sei in ritardo perché non mi fai salire mai su? Che ho la peste?>> attacco subito lui, approfittando del silenzio di lei<< per non parlare di oggi, tutti o quasi a quel dannato matrimonio sanno che stiamo insieme, devo presentarmi ai tuoi, invece che fai?!? Mi lasci e ti metti a fare la stupida con un' altro! Con il cameriere..Dimmi come pensi mi sia sentito? Lo zimbello della festa, ecco cosa sono stato. Poi io dovrei pensare che tu ti ritieni così importante da doverti confidare i miei segreti più intimi? Ma per piacere! >> concluse Pierre rosso di gelosia.
Marta rimase zitta, per la prima volta non sapeva che dire. Le ultime parole le capi bene, Pierre era geloso di lei, lo lesse nei suoi occhi, vide una scintilla mentre gli rinfacciava di aver flirtato con il cameriere. Non sapeva se era un bene o un male, la cosa la lusingava ma gli faceva anche paura. Pierre cominciava a provare un sentimento per lei. Che fosse solo geloso per stupido orgoglio maschile? O altro?
<<Non so cosa dirti Pierre, mi pare che l'alcol ti ha dato molto alla testa, stai vaneggiando! >> Ripose Marta in maniera ironica, cercando di sdrammatizzare la situazione. Si sentiva messa in un angolo, per dirla alla Pierre 'touche'.
Questa non era la risposta che Pierre avrebbe voluto sentire, si arrese, arrabbiarsi ancora di più non sarebbe servito a niente, era stanco, non voleva avere ragione ma voleva essere capito. Ma davanti a se aveva una persona che capiva benissimo ma faceva finta di non capire. Aveva sperato che lei si lasciasse andare, invece lei lo guardava sembra con aria di sfida, con sguardo fiero. Pierre dietro quella facciata però lesse anche tanta fragilità, vide una persona che era combattuta, in bilico tra la voglia di lasciarsi andare e la paura di cadere.
Chiuse gli occhi Pierre, prese aria dalle narici e fece appello a tutte le sue forze:<< Bien!!Eh bien ! Lorsque vous retirez votre masque faites le moi savoir !>> disse tutto di un fiato incrociando le braccia al petto.
<<Bien!!! Pensi che porto una maschera?-chiese Marta-Allora non c'è niente più da dire, non mi conosci per niente è come immaginavo! Non ti farò sapere quando mi toglierò la maschera perché non la indosso! >> e se uscì sbattendo la porta della camera. Si mise a dormire su un divano in cucina, non era molto comodo però che poteva fare? A casa di notte a piedi non poteva tornare e Rossella aveva con se le chiavi della macchina. Chiuse gli occhi cerco di dormire, ma davanti ai suoi occhi si presentava sempre la stessa scena, di quando la sua ingenuità e la sua fiducia di tradita dal suo primo e vero amore, risalire dal basso fu molto doloroso.Una lacrima le rigo il viso, la raccolse con un dito, ricordò a se stessa che non valeva la pena piangere per il passato. Forse quelle lacrime che non versava da tanto tempo erano il segno che il giaccio intorno al suo cuore si stava sciogliendo.
Pierre rimase nella stanza, ripenso a tutto ciò che era successo, alla fine sprofondo nel sonno.


Buona sera, capitolo per Marta e Pierre. Chissà cosa sarà successo a Marta? Spero il capitolo vi piaccia. Mi raccomando se vi piace mettete una stellina, e commentate. Il vostro parere è prezioso. Come sempre vi ringrazio per il tempo che mi dedicate, infinitamente fantastiche!
A presto 😘😘😘😘

Nelle mani di un pittore ( #Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora