Skyler
Sto facendo colazione quando sento la porta di casa aprirsi.
"Mi manchi anche tu amore. Ci vediamo domani. Baci." dice Sarah.
Wow! Non potevo desiderare un risveglio più svenevole di questo.
"Ti avverto: sono in cucina che faccio colazione. Prima che te la fai sotto come al tuo solito." urlo appena.
Il rumore dei tacchi sul palche mi avverte del suo arrivo.
"Ah, sei tu?" La guardo con aria attonita. "No! Sono Madre Teresa. Sono venuta per darti la benedizione." rispondo a tono.
"Simpatica. Come sempre." Sì versa una tazza di caffè e si siede difronte a me.
"Buongiorno anche a te, Sarah. Com'è andato il viaggio?" Fa spallucce.
"Molto bene, grazie. È arrivata posta per me?" chiede.
"Sì. È tutto in camera tua. Vado a lavoro e questa sera ceno fuori, quindi non mi aspettare." le dico mentre spreparo la tavola.
"Davvero? Fammi indovinare...con il nostro vicino. Giusto?" La sua euforia è equivalente a quella di una bambina di 10 anni.
"Vedo che il sesto senso non ti manca cugina. Buon per te. Puoi occuparti tu di Bri?" domando speranzosa.
"Sì, non c'è problema." conclude.
Metto le ballerine e prendo la borsetta da sopra il divano. "Ah, Skyler?" Mi fermo ancor prima di uscire. "No, niente. Buona giornata."
Al sabato il locale è sempre molto affollato. Il tempo è passato talmente velocemente che non mi rendo conto che sono già le 4 del pomeriggio ed ora di andare.
"Kevin, io vado. Vuoi che resti ancora un po? Olivia non c'è e non vorrei lasciarvi nel caos più totale." sostengo.
Sta cambiando il fusto della birra maledicendo qualcosa o qualcuno."Kevin? Tutto bene? Mi hai sentito?"
"Oh, al diavolo!" urla. Mi guarda. È sudato dalla testa ai piedi. "Scusa, Skyler. Questo fusto a quanto pare non vuole perdere la sua amata birra. Comunque non preoccuparti. Ce la caveremo." dichiara, asciugandosi con il braccio il sudore dalla fronte.
"Va bene, come vuoi." rispondo.
"Senti...volevo sempre chiedertelo. Chi era il tizio che stava per mettere le mani addosso al cazzone di Matt? Sembrava molto...protettivo nei tuoi confronti." dice.
E io che pensavo non si fosse accorto di nulla.
"Si chiama Nick. È... un amico. Mi dispiace per l'inconveniente. Non succederà più." mormoro intimorita.
"Non fa niente. Quel Matt ha la lingua un po troppo lunga. Prima o poi qualcuno gliele suonerà di santa ragione." sostiene.
"Sì, lo penso anch'io. A lunedì Kevin."
Nick
Ogni volta che la vedo impongo alla mia mente di ricordare, ma è del tutto inutile. Per quanti sforzi io compia, non ricordo assolutamente nulla. Niente. Il suo profumo assomiglia a quello dei gelsomini. È buono. Sa di fresco. Di bello. Proprio come lei, perché lei è bellissima.
Siede sulla poltrona e sta lavorando a maglia. Ha detto che vuole farmi una bella sciarpa di lana per questo inverno. Per me può fare anche uno di quei maglioni rossi natalizi con la renna, tanto lo indosserei comunque pur di renderla felice.
"Ho conosciuto una ragazza." Sì ferma e mi guarda. "Oh, ma è bellissimo Nick. Sono felice per te." Sorride. "Tuttu qui? Non mi chiedi com'è?" Le domando. "Non voglio sembrarti inopportuna, Nick. Sarà sicuramente bellissima e alla tua altezza. Ne sono sicura." dichiara. Come faccio a farle capire che può chiedermi qualsiasi cosa se teme le mie reazioni?Io e Skyler abbiamo appuntamento alle 7. Le ho chiesto di indossare un abito elegante perché il posto dove voglio portarla richiede un certo tipo di vestiario, ma ho mentito.
In realtà voglio farle una sorpresa.Faccio una doccia e indosso lo smoking fresco di tintoria. Metto i gemelli (l'ultimo regalo di compleanno che mi fece mio padre prima che la mamma ci lasciasse), le scarpe e sono pronto.
Guardo i miei occhi allo specchio e vedo un'abisso nero che fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno di avere. Ha un nome. Si chiama ripugnanza. "Perché dobbiamo essere così simili?"
Skyler é bellissima. Indossa un abito nero, che lascia scoperta metà schiena, con uno spacco lungo tutta la gamba destra che si mostra nuda durante le sue movenze.
Le spalline sembrano finissimi fili d'oro che risplendono sul suo volto, e ai piedi porta un paio di sandali dorati impreziositi da alcuni swarosky.
Ha lisciato i capelli e il trucco degli occhi così delicato è un netto contrasto con le labbra rosso fuoco."Sembri nervosa." dico.
"Sono, nervosa, Nick. Ho indosso un abito che mai avrei pensato di mettere in vita mia, tu sembri pronto per sfilare sul Red carpet, stiamo andando a cenare in un posto dove se mi va bene riuscirò a distinguere una forchetta da antipasto da una da insalata e se mi va mele farò come Julia Roberts in Pretty Woman, e infine come giliegina sulla torta sono a bordo di un auto che fa da 0 a 100 km/h in si e no tre secondi facendomi, scusa la sincerità, cagare sotto dalla paura."
Scoppio a ridere. Prendo la sua mano e le bacio il dorso.
"Ti avevo detto che mi piacciono le auto sportive, no? Comunque non preoccuparti, ci sono qui io, Skyler. Sarà una serata bellissima. Tu sei bellissima. E io sono l'uomo più fortunato del mondo." ammetto.
Quando arriviamo, anche se un po titubante, si lascia bendare gli occhi affidandosi completamente a me.
"Ti prego, non farmi cadere Nick." dice.
"Non lo farei mai, Skyler. Adesso prendiamo l'ascensore e siamo arrivati, okay?" Annuisce.
Mentre la tengo stretta per la vita percepisco tutta la sua apprensione.
C'è un solo modo per farla tranquillizzare.."Fidati di me, Sky. "
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Con Gli Occhi dell'Amore
ChickLitE se a vent'anni vi portassero via una parte del vostro cuore? Riuscireste a sopravvivere? Skyler non ha mai chiesto nulla dalla vita, per lei è sempre stata perfetta così com'era. Una famiglia amorevole, un lavoro come cameriera del Wallas, un chih...