"È dentro al mio fiore che mi sono nascosta, così che tu, quando quel fiore appassirà dal vaso, senza saperlo, possa sentire per me quasi una Solitudine."
Emily Dickinson
Nick
Quando apro gli occhi è già buio. Devo aver preso sonno. La sveglia sopra il comodino segna le 9.
Merda, e adesso chi la sente quella?Mi sistemo i capelli alla rinfusa, infilo scarpe e occhiali ed esco. Proprio mentre sto per bussare sento un tonfo. Qualcosa di vetro dev'essersi rotto. Mi sa che non è serata, ma decido di bussare ugualmente.
Pochi istanti dopo apre la porta e noto subito che ha uno straccio premuto sulla mano. "Tutto bene, Skyler?" Indossa un paio di short neri e un top bianco che mette in risalto il tatuaggio che ha sulla spalla: un fiore di loto rosa con delle sfumature rosse.
Ha i capelli ancora umidi. Prima non mentiva, doveva realmente farsi la doccia. Un piccolo chihuahua beige si fa spazio tra i suoi piedi iniziando a scodinzolare.
"Ciao. Beh, a dire il vero non proprio. Ne ho combinata una delle mie. Comunque prego, accomodati pure. Lui è Bri. Bri, ti presento Nick. Ora va a cuccia, da bravo." Dice.
Bri abbia una volta e come per magia se ne torna nella sua cuccia azzurra.
L'appartamento è molto ben arredato, sui toni del bianco e nero. Le pareti bianche hanno delle leggere sfumature di grigio e su una predomina un quadro paesaggistico con un tramonto a dir poco paradisiaco.Il divano ad L nero è grande abbastanza per ospitare comode dieci persone e la libreria alla sua destra è ricolma di libri incastrati a regola d'arte. Donne! Solo loro hanno il potere magico di scovare angoli nascosti dove poter conficcare qualsiasi cosa.
"Hai qualcosa per poter medicare la ferita?" le domando. Mi guarda con aria interrogativa, come per farmi capire che qualcosa non va.
D'istinto mi guardo le scarpe, forse nella fretta ne ho indossate due paia diverse.
Le scarpe sono apposto: stesso modello, stesso colore. Una destra e una sinistra."C'è qualche problema, Skyler?" Ride. "Perché porti ancora gli occhiali da sole?" Già, gli occhiali. "Scusami. Non sono un maleducato o un demente che se ne va in giro con gli occhiali da sole a qualsiasi ora. Ho subito un piccolo intervento e la luce mi da ancora fastidio. In questo modo li tengo al riparo da possibili infezioni."
Il sorriso scompare dalle sue labbra. Ora credo sia imbarazzata. "Oh, mi dispiace. Scusami. Non volevo essere inopportuna." si giustifica.
Questa volta sono io a ridere. "Non c'è problema. Ammetto di essere un po fuori dal comune ultimamente. Ora però è meglio se ci occupiamo della tua mano."
Finita la medicazione insisto per aiutarla a sbarazzarsi del non più vaso da terra. "Grazie. Ultimamente non so dove ho la testa." ammette.
"Figurati. Come va la mano?" Guarda la fasciatura che le ricopre il palmo e alza le spalle. "È okay." mi sorride.
Più la guardo e più sembra bella. Il suo sguardo è ipnotico, a tratti intimidatorio, ma basta un sorriso per far brillare il verde dei suoi occhi. La sua pelle è dorata dal sole e sa di zucchero filato. Lo si sentirebbe lontano un miglio. Si è accorta che la sto fissando.
"La signora Garzia non viene. Dice che ha un terribile mal di testa. Io direi che è una tira pacchi a tradimento." Pronuncia quelle parole aspramente, forse perché non gradisce restare sola con me.
"E io che pensavo di essere in ritardo. Avevo preso sonno. Ci sarà un'altra occasione. Tolgo il disturbo."
"No." Sussurra. "Resta. Se ti va." Sembra quasi una supplica.
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Con Gli Occhi dell'Amore
ChickLitE se a vent'anni vi portassero via una parte del vostro cuore? Riuscireste a sopravvivere? Skyler non ha mai chiesto nulla dalla vita, per lei è sempre stata perfetta così com'era. Una famiglia amorevole, un lavoro come cameriera del Wallas, un chih...