Capitolo 43

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Skyler

Ho sempre ritenuto Mary, una delle migliori amiche di Sarah, una ragazza seria, con la testa sulle spalle e per nulla...diciamo pure 'pazza' come invece lo è mia cugina. Beh, ora che mi guardo allo specchio posso affermare con assoluta certezza che Mary è fuori di testa!

"Sky, hai visto in giro le mie scarpe da corsa?" Ecco, adesso chissà cosa penserà. "Sky, ma cosa..?" Nick, non riesce nemmeno a concludere la frase che scoppia in una risata superlativa. 

"Non ci trovo nulla da ridere, Nick." Oddio, dopotutto mi metterei a ridere anch'io se mi ritrovo davanti una vestita con un gonnellino di paglia, canotta e corona al collo di fiori, un paio di sandali rigorosamente raso terra e un fiore di ibisco tra la folta chioma bionda che è stata volutamente gonfiata a dovere con phon e lacca.

Oh, scusate, dimenticavo che la ragazza in questione è incinta di 39 settimane, quindi più che una ragazza caraibica assomiglia ad un tacchino ripieno pronto per essere infornato nel giorno del ringraziamento.

"Perché ti sei conciata in quel modo amore?" La domanda di Nick è tutto fuorché sarcastica.
"Avevo finito i vestiti nell'armadio." Rispondo alterata. "Secondo te? Mary ha organizzato un addio al nubilato in stile hawaiano."

"Ricordami che quando sarà il mio turno, me lo organizzo da sola l'addio al nubilato." Aggiungo con una nota di rammarico. Se Sarah è ancora più pazzoide di Mary, non immagino neppure cosa combinerebbe.

Come minimo mi travestirebbe da Umpa Lumpa per poi farmi leccare degli enormi lecca lecca davanti ad un gruppo di spogliarellisti vestiti da pompieri. "Mi sembri un", ci pensa un attimo, forse non lo sa nemmeno lui a cosa assomiglio realmente, "un bon bon variegato all'amarena."

"Anziché sfottere, prendi le chiavi della macchina, devi accompagnarmi. Olivia ha detto che c'è stato un problema con la limousine. A quanto pare ci verrà solo a riprendere, ho capito solo questo."
"Posso venire vestito cosi, o devo indossare la divisa da autista, madam?"

Lo guardo. Stava per andare a correre, quindi ha addosso solo paio di pantaloncini neri e un T-shirt bianca ultra compressa. Riesco a contare ad un ad uno ogni suo muscolo addominale. Santa madre!

"Direi che così può andare. Mi hai vista, no? Secondo te chi è preso peggio?" La butto sul ridere. "Sei bellissima ciambellona mia."
"Fottiti, Nick!"

Sono l'ultima ad arrivare, non che  cambi qualcosa, però avrei preferito entrare con qualcuno anziché marciare in solitaria fino alla saletta privata messa a disposizione della sposa. "Ehi, Hawaii. Quando vuoi posso darti lezioni di surf in privato."

Mi mancava anche questa. Un uomo seduto ad un tavolo se la ride sotto i baffi con i suoi amici. Faccio il giro più lungo, passando appositamente davanti a loro. Mi soffermo. Sorseggia la birra mentre continua a ridere.

"Lo sapevi che farsi il bagno nella birra rende la pelle più luminosa e liscia?" Naturalmente sto dicendo la prima cavolata che mi passa per la testa, ma tutti i loro cervelli messi assieme non capirebbero ugualmente.

Prendo il boccale di birra ancora pieno del tipo seduto difronte a lui e lo svuoto in testa al Cafone con il pizzetto ossigenato. (Ma va ancora di moda?)

"So già surfare, grazie. E che io ricordi gli istruttori di surf sono dei gran fusti, non uomini col doppio mento, la botte piena di birra, l'alito che puzza e quattro spaghetti in testa. Ti ricorda qualcuno?"

Ricevo un boato di approvazione con a seguito fischi e risate per 'Mr Pizzetto biondo'. "Stronza. Questa me la paghi." Dirigna a denti stretti. "Che paura! Prova solo a sfiorarmi e ti castro nel giro di cinque secondi. Buona serata."

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