"La speranza è qualcosa con le ali, che dimora nell'anima e canta la melodia senza parole, e non si ferma mai."
Emily Dickinson
Un anno dopo
"Allora Skyler, che mi racconti oggi? Hai fatto qualche altro incubo?"
L'odore di pelle nuova della poltrona non se né ancora andato. Non che mi dispiaccia, al contrario, credo mi aiuti a rilassarmi. Certo, se poi consideriamo la vista oltre la vetrata, direi che sono in paradiso.
È mozzafiato. La mia città, Seattle, in tutto il suo splendore. Vedo persino lo Spece Needle. Ci sono andata solo una volta con i miei genitori, avrò avuto sei o sette anni. Devo ritornarci.
Si! Lo farò!"Nulla di nuovo Dottore. Incubi? Uno. Questa volta però ricordo ben poco. C'era un uomo o un ragazzo, non saprei dirle l'età, era troppo distante. Indossava una tuta grigia con un cappuccio in testa e portava un paio di occhiali da sole neri.
Continuava a chiamarmi, anzi ad urlare, Sky, e m' implorava di perdonarlo.""Ti ha chiamata Sky?"
"Sì. Solo Brian mi chiamava in quel modo, o meglio, solo lui poteva chiamarmi così. Non l'ho mai permesso a nessun altro, ma non era Brian. Non capisco." rispondo confusa.
"E perché implorava il tuo perdono, Skyler?" Vedo che prende nota sulla sua agenda, che io mi diverto a chiamare diario.
"Beh, a questo non so risponderle. L'ultima cosa che ricordo è una moto nera, una luce abbagliante e due occhi rossi che bruciavano. Orribile, glielo assicuro." Il solo ricordo mi mette i brividi.
Vedo il dottor Jhons sfregarsi il mento e chiudere gli occhi per pochi secondi. "Direi che è molto meno orribile degli ultimi incubi che hai fatto se consideriamo che la scorsa settimana un'auto ti ha investita e fatta in mille pezzi, mentre due settimane fa sei annegata in una vasca da bagno. Prova a guardare il lato divertente della situazione. " dice.
Alzo leggermente la testa, per guardarlo dritto negli occhi. "Vale a dire?" domando curiosa.
Accenna un sorriso. "Che questa volta non sei morta."
Mio Dio, dice sul serio?
"Divertente. Davvero." ribatto sarcastica."Skyler, non puoi vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Devi uscire da questa bolla dove ti sei rifugiata un anno fa. La vita va vissuta, non calpestata. Esci, fa nuove amicizie, divertiti."
Inizio a sbuffare. "Il lavoro occupa gran parte del mio tempo, e comunque sono andata a convivere con mia cugina. Ora sono indipendente, direi che è già un buon passo."
"Tu sei scappata, è diverso. Abitavate l'uno di fronte all'altro Skyler. La tua decisione è stata più che comprensibile, ma questo non vuol dire che devi rimanere rintanata in un angolo tutta la vita. Come vanno le cose con tua cugina?"
Guardo l'orologio appeso al muro alla mia destra. Mancano cinque minuti.
"Oh, come al solito. Ho provato a fare come mi ha suggerito, ovvero instaurare una conversazione amichevole e pacifica, ma lei non ne vuole sapere. Che si fotta!" affermo.Posa la penna. "Direi che questo non lo scriviamo. Ci vediamo la settimana prossima, Skyler." Gli sorrido.
"Alla prossima Dottore. Grazie."
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Con Gli Occhi dell'Amore
ChickLitE se a vent'anni vi portassero via una parte del vostro cuore? Riuscireste a sopravvivere? Skyler non ha mai chiesto nulla dalla vita, per lei è sempre stata perfetta così com'era. Una famiglia amorevole, un lavoro come cameriera del Wallas, un chih...