Nick
"Skyler apri la porta!" Urlo. Continuo a battere alla sua porta da oltre dieci minuti. Ha deciso di tagliarmi fuori senza nemmeno darmi la possibilità, una sola misera possibilità di spiegarle come sono stanno le cose. "Vattene." Sentirla piangere è peggio di una tortura. -Maledizione!- "Sky. Apri la porta. Ti prego." È una supplica la mia, non una richiesta. "Non. Osare. Chiamarmi. In. Quel. Modo." -Ti prego. Perdonami.-
"Perché?...Dimmi perché?" Respiro a fondo. Frustrato. "Perché sono un vigliacco. Perché volevo proteggerti da tutto questo. Perché non sono stato in grado di mantenere una promessa. Perché avevo paura. Una paura fottuta di guardarti negli occhi e non vedere più te, ma il tuo passato."
"Smettila. Stai mentendo." Sussurra appena, ma basta un attimo, e la sua rabbia cresce a dismisura. E urla. Urla con tutta la sua forza. "VATTENE VIAAAAA!" Reagisco allo stesso modo sferrando un pugno contro la porta. La mia mano inizia a pulsare, il dolore che sento è nulla paragonato a quello che si sta scatenando dentro di me. Il turbinio che sto provando mi spaventa e mi uccide minuto dopo minuto. Appoggio la fronte alla porta, lei è ancora qui, lo sento. "La verità è che guardavi, ma in realtà non vedevi. Io non sarò mai lui Sky. Mai." Sento qualcosa di inaspettato comparire sul mio volto. Sono lacrime. L'ultima volta che ho pianto è stato dieci fa, per la morte di mia madre. La donna che mi ha cresciuto con tutto l'amore che solo una mamma sa dare. Lei voleva solo prendersi cura di me, non poteva immaginare che quel bimbo in realtà era stato strappato alla sua vera famiglia e venduto con l'inganno.
"Ti amo Sky." Lei non può sentirmi. La mia voce è troppo fragile.
Rientro in casa, con una dura verità: ora sono un uomo impotente.
Ester se ne andata non appena Skyler l'accusata di averle mentito per così tanto tempo. In realtà voleva solo assicurarsi che le nostre vite non si scontrassero. Io e Skyler non avevamo il diritto di conoscerci perché lei avrebbe visto in me il ricordo di un amore spezzato e io meritavo al mio fianco qualchno che mi amasse indipendente da chi sono e chi ero.
Vago da una parte all'altra. Entro ed esco da ogni stanza cercando in ognuna un frammento di lei, di noi. A terra, vicino alla libreria, vedo i miei occhiali. Intatti. Ora non servono più a nulla. Ho desiderati questo momento dalla prima volta che li ho indossati. Mi avvicino e li pesto. Una. Due. Tre. Quattro volte. Disintegrati.
Il telefono vibra sopra il divano. È mio padre.
'Pronto?'
'Nick. Mi ha chiamato Ester. È successo davvero?' È arrabbiato.
'Prima o poi doveva saperlo.'
'Sei un idiota." Sbraita. 'Lo sapevo, non dovevo permetterlo. Se parla, Nick. Se dice solamente una parola, siamo fottuti. Lo capisci questo o no?'
'Sei, fottuto, non siamo, papà. Perché a me non interessa niente. A te importa solo del potere. Ti rendi conto che non mi hai nemmeno chiesto come sto? IO, sono la vittima papà, non tu.'
Qualcuno inizia a battere alla porta violentemente. "NICK! NICK!" È Sarah. "NICK! APRI!" Urla. È un urlo lacerante.
'Che succede Nick?' Chiudo il telefono in faccia a mio padre e corro verso la porta. "NICK!" La apro di colpo. Ha il trucco sbavato dal pianto e sembra in stato di shock. "Sk-Skyler. Lei. Lei." Balbetta. "Cosa?" La squoto per le spalle. "Skyler cosa? Guardami Sarah." Il panico inizia a farsi strada lungo il mio corpo. "È tutto pieno di sangue." Mormora accasciandosi a terra tremante. -Sangue. Skyler. Sky.- Piombo dentro il loro appartamento e vedo Bri guaire difronte alla porta del bagno. Avanzo correndo e quando sono li, la vedo. Sky. La mia Sky. A terra. In un lago di sangue. "SKY!" Grido a squarciagola. Le prendo la testa fra le mani. "Mio Dio. Sky. Apri gli occhi. Ti prego, Sky." Il suo polso sinistro è imbrattato di sangue. Continua ad uscire. Non si ferma più. Prendo un asciugamano e lo avvolgo attorno premendo forte. "Sarah!" Urlo. "Sky. Ti prego. Ti prego. SARAH!" Tremo e piango. "Ti prego amore mio. Sky." Sento il pianto isterico di Sarah seguito dalle convulsioni e poi la intravedo dietro di me. "Chiama un ambulanza. Subito!"
Non doveva accadere questo. Non a noi. Non a Sky. Tutto perché sono stato egoista sin dal primo giorno. "Perdonami Sky. Io volevo solo che tu...mi amassi."Skyler
Vi siete mai chiesti come sia il paradiso? Oh, io l'ho fatto talmente tante volte che credo di aver perso il conto. L'ho sempre immaginato pieno di persone, scunosciute e non, e perché no, con tanti angeli che cantano una dolce melodia. Non so se dove mi trovo ora posso definirlo il 'mio paradiso'. Sono sola, attorniata da centinaia e centinaia di rose rosse e bianche. Non che sia brutto, anzi, lo scenario è a dir poco stupefacente, ma oltre a me, non c'è nessun altro. Nessuno con cui poter parlare, nessun angelo canterino e non ci sono nemmeno delle dolci e soffici nuvole su cui potersi sedere.
Sul polso sinistro ho un taglio netto e profondo. Non fa male, sento più una piccolo fastidio, sembra quasi che qualcuno mi faccia il solletico. Non so perché l'ho fatto, ma credo che la mia fosse più una richiesta di aiuto. Può la disperazione portare a questo? Ho forse un fallimento? Ho la perdita di qualcuno? Qualunque sia la causa che mi ha spinta a compiere quel gesto riesco a captarne solo la paura. Una folle paura di essere stata abbandonata a me stessa ancora una volta. Ho vissuto inconsciamente gran parte della mia vita con la fobia di restare sola. Ho passato giorni a riflettere se valesse o meno vivere una vita offrendo agli altri ciò che so fare meglio: amare.
Vedete, amare qualcosa o qualcuno rende perfetto l'imperfetto. Amare vuol dire andare alla ricerca dell'anima gemella e riuscire a conquistarla. L'amore è svegliarsi ogni giorno con affianco l'uomo o la donna che vi fa battere il cuore. È portargli la colazione a letto e vedere il suo sorriso che statene certi, vale più di un banalissimo "Grazie". È stargli accanto nel bene o nel male. Amore vuol dire sacrificio, vuol dire donare all'altro la parte migliore di voi, quella che non rimpiangerai mai e poi mai. Amore è gioia e tristezza. È il vostro 'e vissero felici e contenti'. È invecchiare insieme, mano nella mano. È guardare il proprio compagno con gli stessi occhi anche quando i suoi capelli non avranno più lo stesso colore di un tempo. Amore è esserci l'uno per l'altro,sempre, in salute e in malattia. Amore è rimpiangere tutto questo, perché arriverà il giorno in cui dovrete proseguire da soli, ma con il sorriso sulle labbra. Fidatevi, lui o lei vorrebbe così. Amore è amore. Sempre e per sempre.
Anch'io ho qualcuno che mi ama. Ma sento che è lo stesso che mi ha tradita. E l'amore non è inganno, per questo ho paura di tornare.
"Skyler. Tesoro. Mi senti?"
Ho paura. Non voglio tornare.
"Skyler? Apri gli occhi amore. Sono la mamma." -Mamma. Sei davvero tu? Tu non mi tradirai mai. Promettimelo.-
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Con Gli Occhi dell'Amore
ChickLitE se a vent'anni vi portassero via una parte del vostro cuore? Riuscireste a sopravvivere? Skyler non ha mai chiesto nulla dalla vita, per lei è sempre stata perfetta così com'era. Una famiglia amorevole, un lavoro come cameriera del Wallas, un chih...