Capitolo 16

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"Qualunque cosa ti riservi la vita, tu vivila. Ne varrà sempre e comunque la pena."

MarylinEN

Nick

Ora sono intrappolato per sempre. Non volevo che accadesse, o forse si, ma non in questo modo. Lei mi ama. Ha detto di amarmi. Le parole di mio padre echeggiano nella mia mente, e non riesco a cacciarle.

"Alla fine di tutto lei si sentirà tradita e usata, e la colpa sarà solo ed esclusivamente tua. Lo vuoi tu Nick. Sei ancora in tempo per cambiare idea."

La guardo. Sta aspettando una mia risposta, una mia spiegazione. E cosa le dico? Che ho scoperto di essere padre? Che cazzo le dico ora che mi ha detto di essere innamorata di me?

"Hai detto di volere la verità Skyler. Sempre. Bella o brutta che sia. La pensi ancora così?" le domando.

Si avvicina, mi prende la mano bendata e la accosta al suo petto. "Tu sei parte di me. Qualunque cosa dirai io resto qui. Non scappo, Nick. Non voglio più nascondermi. Parla. Ti ascolto."

È più forte di quanto pensassi. Spero lo sia anche quando arriverà quel momento. Vado dritto al punto, senza tanti giri di parole, che a questo punto servirebbero a ben poco.

"Evelyn mi ha confessato che Lisa è mia figlia." dichiaro.

Lei, dapprima sembra spaesata e esterrefatta, poi però sento il tocco cosi delicato e dolce della sua mano sul mio viso. Mi lascio cullare da quel gesto, improvviso, e al contrario atteso e desiderato. Ho bisogno di lei, ora più che mai.

"Penso che sarai un padre fantastico. Nessuno potrà ridarti i giorni persi, i suoi primi sorrisi, i suoi primi passi, ma sono sicura che recupererai tutto. Pian piano. Un passo alla volta."

L'avvolgo fra le mie braccia. La stringo così forte che ho quasi il timore di farle male. "Non sono pronto a fare il padre Skyler. Non è questo il momento in cui doveva accadere. Non adesso. Non posso."

La mia voce sembra un urlo disperato. Annuso il suo profumo. È inebriante. "Non si è mai pronti a nulla nella vita Nick. Ce la farai. Fidati di me." sussurra.

Sento il suo respiro sulla mia pelle e un brivido corre lungo la mia schiena. "Resta con me. Non te andare, Skyler." Sì alza dal divano e mi tende la mano.

"Andiamo a letto. È tardi." mormora.

Non mi oppongo, è quello che speravo. Voglio solo accarezzare la sua pelle e sentirla mia. Le faccio strada fino alla mia camera. Quando entriamo si guarda attorno un breve istante e poi va a sedersi a bordo del letto.

"Spegni la luce e si te stesso. Solo per una notte Nick. Non chiedi altro." Me lo sta implorando. Perché non riesco a dirle di no? Perché?

Faccio quello che mi dice: spengo la luce e vado verso di lei.
Tolgo gli occhiali e li lascio a terra, affianco del letto. Mi tira per la maglia e io scivolo sopra di lei. Credo le piaccia sfiorarmi il viso. Lo sta facendo ancora.

Bacia i miei occhi, incurante del loro pericolo. Con la bocca sfiora le mie labbra per poi scendere sul collo dove azzarda un piccolo morso. La sento sorridere. Sembriano due anime che si completano nell'oscurità della notte. Senza timori, ne paure. Siamo solo io e lei, il resto, è un ricordo lontano.

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